Capitolo 2

34 5 0
                                    

Varcai per la prima volta la soglia della mia nuova scuola con mille pensieri nella testa e con una preoccupazione sempre più grande. Le persone sfrecciavano veloci davanti a me sicure di sé e della loro destinazione. Io, confuso, mi guardai intorno. Beh...forse non è stata proprio una buona idea cambiare scuola nel bel mezzo del secondo trimestre. Improvvisamente si fermò davanti a me un ragazzo dai grandi occhiali rotondi che aveva con se una mastodontica macchina fotografica al collo.

- "Piacere, sono Kensuke Aida, del giornalino scolastico. Tu sei quello nuovo giusto?"

- "S-sì, sono io ma-"

- "Perfetto, sai dovrei scrivere un articolo su di te, che ne dici se ci sediamo accanto a pranzo per farti qualche domanda, ti va bene, sì?" mi interruppe lui.

- "No...io veramente preferirei di no, in realtà non hai nessun diritto di-"

Vidi una nota leggermente delusa nei suoi occhi, anche se non smise mai di sorridere.

- "Hei hei, tranquillo non sei obbligato, e puoi comunque sederti con me a pranzo se non hai nessun altro. Ci si vede" disse allontanandosi velocemente verso un'aula.

...

Chiedendo informazioni a un'insegnante riuscii a trovare la mia classe e seguii le prime lezioni della giornata senza grandi problemi. Non ero un granché a scuola. Certo, non ero neanche una frana, solo nella media. Il vero problema era socializzare con i miei coetanei, cosa che si ripresentò verso l'ora di pranzo. Fortunatamente una mano mi fece cenno di avvicinarmi, proprio quando mi stavo per arrendere a mangiare da solo sul banco. Kensuke mi trascinò sul tetto della scuola, dove ci sedemmo accanto a un ragazzo e una ragazza intenti a chiacchierare fra di loro.

- "Tu devi essere Shinji, giusto? Piacere, Hikari Horaki, sono la rappresentante della nostra classe" disse lei.

Era una ragazza carina, portava i capelli lunghi legati in due codini e aveva delle lentiggini sul naso. Il ragazzo bruno invece si presentò come Toji Suzuhara, era molto alto e aveva una carnagione olivastra. Mi ritrovai ad arrossire quando poggiò una mano sulla mia spalla e la strinse con delicatezza, con un sorriso dolce. Sussultai per la sorpresa ma, in qualche modo, mi scaldò il cuore. Certo, inizialmente fu un po' imbarazzante assistere alle loro conversazioni, poi però iniziai a sentirmi a mio agio nell'ascoltarli.

Poi arrivò quel momento, il momento in cui la mia vita cambiò. Erano in tre, stupendi ed eterei, il mondo quasi si fermò quando entrarono sul tetto. La prima era una ragazza dai capelli corti e azzurri, con gli occhi incredibilmente rossi e uno sguardo di ghiaccio. La seconda invece aveva degli splendidi capelli rossi, portava dei fermagli e aveva un'aria di sufficienza, non degnava di attenzione nessuno tranne l'ultima ragazza del trio, dagli occhi azzurri e i lunghi capelli marroni decorati da un cerchietto. Lei sembrava una persona dall'aria frivola a differenza delle altre dalle facce molto serie, e aveva uno sguardo furbo che spuntava da sotto gli occhiali rossi. Erano attorniate da una bellezza quasi insostenibile dal mio sguardo e, quando pensavo che la sorpresa fosse finita, vidi lui.

Era semplicemente la persona più bella che avessi mai visto, anche se inizialmente cercai di evitare di pensarlo. Aveva un sorriso stampato sulla faccia e i suoi capelli grigi gli incorniciavano il viso in modo perfetto. I suoi stupendi lineamenti formavano espressioni che lo rendevano angelico, ultraterreno. Persi qualche battito e mi affrettai a chiedere chi fosse ai ragazzi intorno a me.

"Lui è Nagisa, Kaworu Nagisa".

Twilight - Kawoshin VersionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora