Terzo capitolo

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< sono davanti a una porta, la apro ed è una stanza piena di quadri, al centro della stanza c'è una persona di spalle che sta dipingendo. Mi avvicino a mi siedo al suo fianco, mi ci vuole poco per capire che quella persona è Niklaus, appoggio la testa sulla sua spalla e sorrido "ciao nik" dico mentre resto concentrata a guardarlo dipingere. "ciao tesoro" mi sorride lui in risposta>

Sento qualcuno scuotermi dolcemente e apro gli occhi, vedo Reb che mi guarda con uno sguardo malizioso e io la guardo in modo confuso.

"Stavi sognando Klaus" continua a ghignare lei.

Spalanco gli occhi sorpresa "Come fai a saperlo?" le rispondo imbarazzata. Lei di tutta risposta mi ride in faccia ma fa finta di niente "Vieni giù è pronta la colazione". Lei esce dalla porta così io inizio a sistemarmi.

Vado in bagno mi sciacquo la faccia, mi faccio la coda alta e mi vesto con una tuta grigia e un top nero. Scendo le scale e mi siedo al tavolo, noto che mancano Elijah,Kol e Nik ma non ci faccio caso e inizio a parlare con le ragazze.

"Allora Belle, Rebekah ci ha detto che hai sognato Klaus" Dice Freya con sguardo indagatore.

"Può essere" sorrido imbarazzata. Beh il mio imbarazzo deve essere divertente visto che sono scoppiate a ridere. Sentiamo dei passi e ci giriamo, entrano Kol e Elijah che si buttano sul divano come se avessero corso una maratona.

" Dov'è Nik?" chiedo curiosa,mi guardano tutti sorridendo probabilmente per il nomignolo che ho usato ma prima che potessero rispondermi sentiamo un altro rumore. Merda. Lo vedo entrare con la canottiera strappata che lascia poco all'immaginazione con i jeans leggermente tirati in basso tanto da far vedere l'elastico delle mutande. È sporco di sangue ma non ci faccio caso perché non è il suo.

"Ho caldo,voi non avete caldo?Perche io si,perché fa così caldo?" inizio a balbettare rossa come un pomodoro,ho bisogno di una doccia fredda dopo questa visione decisamente. "Che c'è tesoro ti faccio così tanto effetto?" mi chiede Klaus con il suo ghigno incredibilmente affascinante.

Perfortuna c'è la piccola Hope a tirarmi fuori dai guai, vuole andare in giardino così propongo io di andare con lei.

Usciamo in giardino e lei va sull' altalena mentre io mi siedo sull'erba davanti a lei, prendo il blocco da disegno che ho portato con me e inizio a disegnare, ci metto un po' a capire che sto disegno Klaus, precisamente sto disegnando il mio sogno. Sento qualcuno sedersi di fianco a me, riconosco il suo profumo ma faccio finta di niente e continuo a disegnare con la testa sulla sua spalla. Poco dopo ci raggiunge la piccola Hope che si mette in braccio a lui.

Siamo tutti e tre seduti sull'erba in silenzio fino a che non sento dire, " Sei parecchio brava,se non fossi già bellissimo direi che mi hai disegnato più bello di quello che sono" ridacchio per il suo inguaribile ego e rispondo "su questo non posso darti torto" dovrei collegare il cervello alla bocca prima di parlare.

Hayley viene a prendere Hope ma io e Nik stiamo ancora sull'erba. Appoggio il blocco da disegno e mi avvicino ancora di più a lui stendendo la mi testa sulle sue gambe e sentendo il suo braccio circondarmi i fianchi e la sua mano accarezzarmi i capelli. Mi addormento cullata dal suo forte ma non fastidioso profumo.

Apro gli occhi e vedo che sono nella stessa posizione di prima, Nik dorme appoggiato a me così inizio a svegliarlo dolcemente. Apre gli occhi un po' disorientato ma dopo un po' si riprende e mi porge la mano per alzarmi. Entriamo in casa e vediamo tutti con degli sguardi  tipo "vi abbiamo visto e siete fatti l'una per l'altra" ma entrambi li ignoriamo e ci sediamo a tavola per cenare.

Dopo cena Niklaus sparisce e ognuno va nella sua stanza. Non riesco a prendere sonno così esco dalla mia camera e entro nell'unica stanza con una leggera luce soffusa. Proprio come nel mio sogno. È una stanza piena di quadri e al centro c'è una persona che sta dipingendo, Klaus, mi avvicino e mi siedo al suo fianco, appoggio la testa sulla sua spalla "Ciao Nik" gli dico sbadigliando, "Ciao tesoro" sorride lui in risposta. Chiudo gli occhi e l'ultima cosa che sento sono le sue forti braccia che mi appoggiano sul letto e che mi circondano i fianchi. Mi addormento così cullata dalla persona che forse vorrei di fianco a me per tutta la vita.

You are not a moster ||Klaus MikealsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora