Alex
È il giorno del mio compleanno.
Fortunatamente i giorni sono passati velocemente, non perché stessi aspettando i miei 18 anni, semplicemente non posso rimanere ogni ora a fissare il soffitto ascoltando la musica e fumando.
Per quanto le sigarette mi calmino e mi facciano riflettere avvolte mi annoio anche di loro.La verità è che non ho nulla da fare, nulla a cui pensare se non Jake e I suoi giochetti del cazzo.
Ma sono stufa di lui, torna dopo un anno per cosa? Perché mi vesto da troia e so scopare? Fanculo no.
C'è di meglio in questo mondo monotono, almeno credo.Non è che stasera cambierà tutto, ma almeno sarò ubriaca legalmente e avrò la testa completamente bruciata da non riuscire a pensare.
Dopotutto le feste non sono così male.In realtà non ho idea di cosa abbiano organizzato Niall ed Eva, non mi hanno detto nulla, ma sicuramente qualcosa.
Per loro questa festa è importante come la fine della scuola o una canna.
Per me? È solo un compleanno.
Cosa cambia una volta compiuti i 18 anni? Ormai le cose per i maggiorenni le fanno anche i minori. Cosa c'è di così importante?
Alcuni dicono che si matura mentalmente, si infatti, ed è per questo che sono tutti drogati?
Non so neanche chi ci sarà stasera con noi.Il fumo della sigaretta esce dalle mie labbra rosee e carnose mentre cambio canzone e mi alzo dal letto sul quale spendo la maggior parte del mio tempo.
Infilo una maglietta larga trovata sul pavimento. La mia stanza è un disastro.
Passo una mano tra i capelli mentre esco dalla mia stanza e richiudo la porta alle mie spalle.
Attraverso il corridoio con ancora la sigaretta in bocca sperando che non ci sia nessuno apparte niall e vado a bussare alla sua porta."Nialler apri" dico contro il legno bianco e freddo della porta.
Il biondino apre sbadigliando, poi mi squadra da testa a piedi portandosi una mano in faccia."che cazzo fai c'è mamma in casa" sbarro gli occhi.
Assolutamente non deve sapere che fumiamo altrimenti ci ammazza, e se lei reagisce così non oso sapere mio padre cosa farebbe. Quel coglione di David sa sempre trovare una scusa per picchiare i suoi figli.
Niall mi prende la sigaretta e la spegne buttandola sotto il tappeto."beh che vuoi?" chiede uscendo dalla sua stanza per andare a prepararsi la colazione.
"cosa avete organizzato tu e Eva?" lui sembra confuso per un momento poi si blocca sulle scale.
"cazzo scusa ! È il tuo compleanno vero" alzo gli occhi al cielo quando viene ad abbracciarmi come se avessi compiuto sette anni. Lo fa apposta perché sa che odio essere abbracciata, soprattutto quando è sudato
"comunque andiamo in un bar, c'è musica alcol e dovrebbe esserci anche l'erba ma questo non dirlo in giro sorellina" mi scuote una mano tra i capelli per poi andare al bancone di marmo nero per farsi i cereali.
Si gira a guardarmi mentre mangia quello schifo che ha preparato e con la bocca piena dice "dovresti mangiare se non vuoi vomitare dopo uno shot stasera" non mangio spesso a dire la verità. Forse ha ragione ma non ho fame.
"lo farò più tardi e sicuramente non mangerò lo schifo che prepari tu" sento dei passi dietro di me non appena finisco di parlare e una mano si poggia sulla mia spalla. Mi giro e vedo che è mamma.
"oggi cucino io tranquilla Alex, e buon compleanno" le rivolgo un sorriso mezzo falso, se cucina lei significa che dovrò mangiare perché sarà presente.
Rimaniamo tutti in silenzio per un po fin quando decido di alzarmi e andare a sistemare quell'inferno che è la mia stanza.
Appena entro mi rendo conto di non aver stoppato la musica, chiudo la porta e inizio a sistemare il casino che c'è sul pavimento.
Un milione di magliette e top sono sparsi per tutta la stanza.
Schifo, ecco cosa fa la mia stanza.
Ci vorrà tutta la giornata per mettere in ordine.
E in tanto continuo a pensare a quante volte abbia dovuto sistemare perché non si poteva più camminare qui e quante volte abbia messo in disordine per tenermi occupata e non vedere mio padre.
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𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 ¦ 𝐇.𝐒.
FanfictionEntrai in quel bar perché Niall mi fece uscire con i suoi amici. Era un solito club per adolescenti, uno di quelli dove ci sono anche le band. Non sapevo che avrei avuto una dipendenza dal cantante, non ne avevo la minima idea. Chiunque va a quei cl...