~0.7~

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Harry Styles

Dove sei Alex?
Sono ore che giro la città, magari le hanno già fatto qualcosa.
L'ho vista a malapena due volte non posso sapere dove andrebbe con chi o a fare cosa.
Nonostante ciò continuo a guidare, avvisando Niall che ci avrei pensato io.
Nemmeno lui sa dove potrebbe essere andata, il che è strano visto che è sua sorella.
E poi un idea mi travolge la mente.
La spiaggia.
Subito svolto a destra prendendo la strada per arrivarci.
Ovviamente il mondo è contro Styles e c'è traffico.
Riprovo a chiamarla, nulla.

"Accendi questo cazzo dì telefono" passo una mano tra i capelli sbuffando quando finalmente le macchine iniziano a camminare.

Continuo a cambiare strade fino all'arrivo.
Spengo l'auto ed esco cercandola con lo sguardo.
Me la farà pagare.
Cammino verso le scale per scendere sulla sabbia tiepida.
Ormai è sera quindi non scotta più.

Cammino come se nulla fosse per tutta la spiaggia, fin quando mi sembra di vedere una persona.
Sono troppo distante per dire che sia lei ma ci spero. Altre tre ore di traffico non le farei neanche morto.
Cerco di camminare in lontananza cercando di non farmi vedere.
Più mi avvicino più sembra essere Alex.
I suoi capelli neri ondulati sono scompigliati dal vento, le ginocchia portate al petto, i piedi nudi nella sabbia, la testa tra le mani poggiate sulle ginocchia.

Mi avvicino da dietro "Alexis Rea Horan" dico il suo nome facendola sussultare dalla paura. Si gira come se avesse appena perso vent' anni di vita.
"Che cazzo hai nel cervello" Ritorna a guardare le onde che si infrangono sulla sabbia.

"Prego per esserti venuto a salvare nel caso qualcuno decidesse di rapirti" Le rispondo con un tono freddo sedendomi accanto a lei.

Prende una sigaretta e mi porge il pacchetto da cui ovviamente ne prendo una.
Fa per cercare qualcosa nelle tasche che suppongo sia l'accendino, ma io sono più veloce. Prendo il suo viso in una mano girandolo verso di me, lei sembra spaventarsi al contatto. Le accendo la sigaretta senza fare domande. Perché fa così ?

"Nessuno te lo ha chiesto o ti ha obbligato" Risponde cercando di non lasciarmi guardare i suoi occhi.
"La prossima volta ti lascio morire" le scappa un piccolo sorriso, non posso negare di aver fatto lo stesso.

Non avevo mai notato quante lentiggini avesse, devono essere aumentate con il sole.
"Come sta il tatuaggio?" cerco di rompere la tensione tra noi due.
Lei non risponde e capisco che non ci ha neanche fatto caso.

Rimaniamo lí seduti a guardare le onde per quella che sembra un eternità. E io non posso che pensare al perché si sia spaventata prima. Si aspettava che la picchiassi?
Con la coda dell'occhio vedo che si stende nella sabbia posando un braccio sulla sua fronte e tenendo gli occhi chiusi.
Capisco che sarebbe rimasta lí ancora per un po, senza dire una parola, immersa nei suoi pensieri.
Così inizio a spogliarmi sfilando la maglietta.
Togliendo i pantaloni, i suoi occhi cadono su di me per il rumore della cintura.

"Che stai facendo Harry?" Si tira sù. C'è sempre un tono strano nella sua voce.
Non le rispondo e vado verso l'oceano, in acqua.
Mi tuffo senza esitare, quando torno a galla scuoto la testa come un cane sentendo una piccola risata da parte sua.

"Dovresti venire è magnifica l'acqua" lei si alza camminando verso la riva, dove l'acqua le arriva alle caviglie.
"Come entrerai in macchina dopo?" La guardo, ha le braccia conserte e i capelli all'indietro per il vento.

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 ¦ 𝐇.𝐒.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora