~0.8~

5 0 0
                                    

Alex

L'oceano,
le onde che si infrangono sulla sabbia,
il silenzio,
l'unico rumore sono i pensieri nella tua testa.

È incredibile come una cosa così essenziale come l'acqua, possa distruggere tutto in due secondi.
Come un onda insignificante possa trascinarti al disotto di essa senza esitazione.
Senza speranze di essere salvata.
Senza alcuna fonte per aggrapparti.
Da sola tra le urla che finiscono subito.
Eppure, è calmante pensarci.
Finisce tutto così in fretta senza ripensamenti.
Ci sono persone che cercherebbero di sopravvivere anche in questi casi.
E chissà magari se ci ritroviamo in questa situazione in un momento felice lo faremmo anche noi.

Ma sapendo che non ci sono speranze, nessuno verrà a salvarti, sei solo tu in un oceano immenso, ti lasceresti andare?

Sposto lo sguardo su Harry affianco a me.
Ha una sigaretta tra le labbra e i capelli che gocciolano sul viso.

"Vuoi?" mi porge il pacchetto di Marlboro, ne prendo una e prima che possa fare qualcosa per cercare l'accendino sento la sua mano calda sul mio viso.
L'altra mano accende la sigaretta e rimette l'accendino in tasca.
Prendo la sigaretta tra le mani facendo uscire il fumo dalle labbra.

"Sei congelata" faccio un mezzo sorriso spostando lo sguardo.

"Non sono io quella che ha voluto fare il bagno" Butta il fumo fuori dalle labbra e fa per ribattere.

"Non dare la colpa a me che due secondi fa stavi praticamente urlando il mio nome, Alex" gli do un pugno sul braccio cercando di non arrossire.

Prende i miei capelli tra le mani cercando di strizzarli il più possibile.

"Harry" lo chiamo per attirare la sua attenzione. Probabilmente non dovrei fargli queste domande ma non mi interessa più di tanto cosa pensa di me.
Lui incrocia lo sguardo con il mio in segno di continuare.

"Se le onde ti stessero travolgendo...tu che faresti?" Guardo la sabbia tra le mie gambe distruggendo il contatto visivo tra di noi.

"Credo che le lascerei fare..Perché?" C'è una conchiglia bianca con delle striature azzure e verdi. Sembra quella che avevo da bambina.
Quella che ci aveva regalato il padre di Kate.
L'unica persona presente come figura paterna.
Quella conchiglia, quella che ha rotto Jake.

"Alex hai freddo? stai tremando" Cazzo. Queste cazzo di pillole non potrebbero durare di più?
"N-No" Harry si alza, prende una mia mano per tirarmi su e mi trascina a se, chiude velocemente la sua camicia che mi aveva messo sulle spalle appena usciti dall'acqua e mi attira per abbracciarmi.

Il suo corpo è così caldo, la mia testa arriva a malapena sul suo petto.
Da quanto tempo non mi lasciavo abbracciare?
Una lacrima scivola sul mio viso, mi sposto velocemente come se avessi preso una scossa.
Non piango da anni, eppure ora sento un grande bisogno di tornare tra le sue braccia e sfogarmi. Prenderlo a pugni. Piangere e urlargli contro.
Cazzo devo andarmene.

"Mi porti a casa?" Sembro una cazzo di bambina. La sua mano si appoggia sulla mia schiena guidandomi verso la macchina.
Quella sensazione però non va via, inizio a camminare più veloce.
Finalmente arriviamo alla macchina.

Appena apre le porte mi affretto ad entrare.
Lui sale al posto di guida e mette in moto.
Appoggio la testa sul finestrino consapevole del fatto che avrebbe iniziato a farmi cinquecento domande.

"Perché sei scappata così?" ecco qua. Decido di non rispondergli.
La sua mano avvolge il volante con forza.
Calma Alex. Non è Jake.

"Puoi rispondermi quando ti faccio una cazzo di domanda eh Alex? Smettila di fare la bambina porca puttana" Faccio un respiro per non pensarci.

"Non ti risponderò" Si passa una mano tra i capelli, cerco di spostarmi più vicino alla portiera della macchina.

"Dio santo Alex hai 18 anni, c'è gente che ti stuprerebbe senza pensarci due volte, sono l'unico tra tutte le persone che hai che ti è venuta a cercare e tu mi rispondi anche male?MI SPIEGHI CHE CAZZO HAI CHE NON VA?" sbatto la mia mano sulla mia coscia.

"Niente Harry! Non c'è niente cazzo! Non voglio rispondere a queste cazzo di domande fattene una ragione, e nessuno ti ha pregato di venirmi a cercare la prossima volta lasciami stare ok? non venirmi a cercare me la so cavare se mi stuprano!" Lui si zittisce.

"Scusa" sposto lo sguardo su di lui per meszo secondo.
"È che... si vede che hai qualcosa che non va" Faccio un mezzo sorriso scuotendo la testa.

"Vai a fanculo Harry. Sto bene" Lui sbuffa.
"Solo perché non rispondo a qualche domanda non significa che ho bisogno del tuo cazzo di aiuto ok? Cresci Harry che qui il bambino sei tu."

Dopo minuti di silenzio arriviamo a casa mia.
Scando velocemente dall'auto.
Senza preavviso scende anche lui.
Mi affretto ad aprire la porta e per mia sfortuna c'è Niall seduto proprio vicino l'entrata al tavolo della cucina.

"Perché cazzo sei tutta bagnata" Indico la persona dietro di me.
"Perché cazzo siete entrambi bagnati gesù cosa avete fatto"
Faccio per andarmene e salire al piano di sopra ma il mio polso viene strattonato da Harry.

"Harry lasciami." Cerco di liberarmi dalla sua presa. Lui prende anche l'altro polso in una sola mano e infila l'altra nella tasca dei pantaloncini.
Apre il pacco di Marlboro, Prende una sigaretta che mette tra le labbra, riposa il pacchetto e mi lascia andare.

"Fanculo Harry" ritorna in macchina come se nulla fosse e urla "Sei tu la bambina Alex" .

Niall mi guarda confuso.
"Spara quel cazzo di amico tuo prima che lo faccia io" Cerco di andare al piano di sopra ma per mia sfortuna vengo fermata dinuovo.

"Spiegami perché non rispondi, perché te ne sei andata, perché tu e harry siete tutti bagnati e hai la sua camicia addosso e poi puoi andare."
Dice Niall con uno sguardo freddo e fisso nei miei occhi.

"Ho il telefono scarico" corro verso di sopra per non rispondere al resto ma lui mi rincorre tirando la camicia.

"Stai giocando ad acchiapparella? in quel caso stai perdendo comunque"

"Mi andava di fare un giro in spiaggia tutto qui" Niall mantiene la presa sulla camicia rossa e io continuo a mentire. Un bel gioco di squadra no?

"Harry mi ha convinta a fare il bagno." Lui mi guarda ancora più confusa.

"Ma sei tornata senza zaino e con i vestiti bagnati Alex" Scuoto la testa. Lui lascia la presa sulla camicia.

"Infatti non avevamo il costume" Rido correndo via nella mia stanza prima che possa accorgersene.
Chiudo la porta alle mie spalle sentendolo imprecare dietro di essa.

"Che cazzo significa non avevate il costume ?! Gesù lo uccido quel coglione! Da quanto va avanti questa cosa?" Continuo a ridere, Niall è una di quelle persone che non cambieranno mai.
Dalla mia stanza urlo che non è successo niente ed eravamo vestiti sperando che ci credesse.

Controllo l'orario, cristo santo sono le 22:00.
Mi sfilo i vestiti bagnati, appena tolgo la camicia sento un profumo di tabacco e vaniglia.
Profuma ancora come lui nonostante il mio corpo bagnato.

Sfilo in resto dei vestiti e mio fiondo sotto l'acqua bollente della doccia.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 12, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 ¦ 𝐇.𝐒.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora