~0.5~

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Alex

Più passano settimane, più bar frequento, più passano settimane, più aumenta l'alcol, più passano settimane, più faccio cazzate.
Più passano settimane più cerco di tenere la mia mente occupata, su chiunque, basta che non sia Jake.
Jake.
Era finita tra noi no?
Cosa vuole da me?
Una parte di me ha sempre avuto paura di quel ragazzo.
Ho visto come si è comportato con le altre ragazze dopo di me.
Onestamente ci sono stata male, il che è giusto no?
Però ho sempre nascosto tutto ciò che riguardasse noi.
Le scopate troppo violente, le litigate, i pianti.
È sempre rimasto tutto dentro di me.
Neanche Eva o Kate lo sapevano.
Non credo lo saprà mai nessuno.
Ormai è finita.
Niente più pianti, niente più urla.
C'è silenzio ora.

Tranquillità.
Libertà.
Solitudine.
Paura.

Guardo le parole scritte sul muro con il pennarello rosso.
Ecco dove sono ora: ferma a quelle parole.

Paura.

Paura. Paura. Paura.
Jake. Jake. Jake.

Se c'è una cosa che so su quel ragazzo è che ciò che vuole lo ottiene. Non ho idea di cosa passi per la sua testa, ma la sua mente è tanto malata come quella di mio padre.

Scaccio via i pensieri concentrandomi sul fumo per evitare un attacco di panico.
Neanche di quelli sa nessuno.
Mi hanno sempre reputato una bambina capricciosa, quindi è stato facile non farli notare.

Espiro facendo uscire il fumo dalle mie labbra.

Però una domanda costante nella mia testa c'è: dov'è finito quel ragazzo?
Dove sono finite quelle iridi verdi?
Dov'è finita quella chitarra nera?

Ma tanto era solo un ragazzo passeggero, che mi importa?
Eppure devo ancora dargli una sigaretta.
Una sigaretta. Chi razza di idiota chiede una sigaretta indietro?
Eppure gliela darò lo stesso.

"Alex!" salto dallo spavento, non pensavo Niall fosse in casa. Mi alzo andando a buttare la canna ormai finita.
"Preparati ti porto in un posto"alzo gli occhi al cielo. Odio quando fa così.
Decide tutto all'improvviso, senza specificare dove e quando.

Velocemente mi cambio i vestiti indossando un semplice top bianco e dei jeans.
Il mascara è leggermente colato ma lo lascio così, non so neanche dove andiamo.
Prendo le chiavi e le sigarette accorgendomi che ne resta solo una.

Guardo la scatolina di carta rossa non sapendo che fare. Soprattutto non sapendo se avrei visto il riccio dalle iridi verdi.

"fanculo" prendo un pennarello nero e la sigaretta scrivendoci il mio numero sopra. Carino.
La metto in tasca e velocemente esco raggiungendo Niall al piano di sotto.

Nonostante io continui a chiedere dove stiamo andando lui mi ignora prendendo strade diverse che portano al centro della città.

"Dovresti bere di meno comunque" lo ignoro come ha fattovlui con me fin ora.
"e tu dovresti farti i cazzi tuoi" mi fulmina con lo sguardo ignorandomi.
Pari.

Svolta qualche altra volta, per poi iniziare a parcheggiare davanti ad un palazzo grigio.
"Niall dove siamo?" chiedo per la milionesima volta.

Niall entra nel palazzo e io lo seguo fin quando si ferma e bussa il campanello.
Un ragazzo castano viene ad aprirci, non ho idea di chi sia ma è coperto di tatuaggi.
"Zayn lei è Alex" lo saluto e lui fa lo stesso facendoci entrare.
Noto subito che è uno studio per tatuaggi. Mi ha portata veramente?

"Volevi un tatuaggio no? Ecco ora lo farai così poi ti levi dalle palle" dolce come lo shampoo negli occhi.
Tutti i ragazzi in questa stanza hanno facce familiari. Li ho già visti ma non ricordo dove.

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 ¦ 𝐇.𝐒.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora