Freddo nel cuore.

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Premessa: Dopo la terza serie. 

Pochi giorni a Capodanno. Los Angeles. Pomeriggio. Centro commerciale.

Chloe era sollevata di aver trovato finalmente un posto per l'auto nel parcheggio coperto del centro commerciale. Rimase per un attimo ferma nell'auto ripensando alla sua strana mattinata. Una mattinata passata nell'abitazione di Linda parlando con Amenadiel. Per lei il culmine di un periodo che poteva dire oltre ogni sua immaginazione. Neanche due settimane prima c'era stata tutta la scoperta di Pierce che era in realtà un boss della criminalità. Poi la morte di Charlotte con quella resa dei conti nel loft che le aveva fatto scoprire che Lucifer era veramente il re dell'inferno. Chloe si ritrovò con sentimenti contrastanti verso Lucifer, paure primordiali verso il diavolo, voglia di riflettere. 

In un tornado di dubbi, aveva deciso di fuggire via, magari in Vaticano con Trixie. Un'idea che accantonò trovandosi una influenzata Trixie con una enorme bronchite. Cercando di non rovinare le feste natalizie alla figlia, Chloe lasciò che Trixie andasse con il padre Dan dai genitori di lui. Quell'anno Trixie doveva passare con il padre solo il Capodanno. Chloe con la scusa che gli ex suoceri abitavano in una zona vicino al Messico, una zona calda quasi tutto l'anno, acconsenti per la forte bronchite della figlia che seguisse il padre da Natale. Nella sua mente Chloe risentiva la frase che gli aveva sussurrato Trixie prima di partire con il padre Dan
"Mamma cerca di parlare, chiarirti con Lucifer. Ti vuole bene"
Lasciandole in quel momento, chiusa nella sua auto nel parcheggio dell'ipermercato un profondo senso di colpa. Una colpa perché era stata pronta nel giudicare Lucifer troppo in fretta.

Quel Natale in pratica da sola non era dispiaciuto a Chloe. Si sentiva ancora sicura che il suo allontanamento da Lucifer fosse stata una buona idea. Trascorse un Natale pensando e ripensando a tutto il suo rapporto con Lucifer, trovando più prove a favore di un re dell'inferno diverso dall'iconografia classica, continuando nella sua certezza che Lucifer potesse tramare qualcosa di pericoloso. Fu grazie a Linda che Chloe capì quanto si sbagliava. La terapeuta due giorni dopo Natale le inviò un video. Linda era rimasto l'unico contatto vicino a Lucifer che Chloe aveva lasciato aperto nel suo cellulare. Nel video Linda gli mostrava un triste Lucifer che cantava nel Lux la canzone Creed. Chloe finì per commuoversi. Lei aveva chiesto a Lucifer di lasciarle il suo spazio, cosa che aveva fatto. In quel video Chloe vide che per Lucifer come per lei quella separazione era una sofferenza. Alla stessa Linda, Chloe chiese di contattare Amenadiel, voleva parlare con lui. 

Risvegliata dai suoi pensieri dal suono del clacson di un'auto, Chloe era grata ad Amenadiel per la sua sincerità.  Le aveva raccontato tutto quello che Lucifer aveva fatto per lei. Uscita dell'abitazione di Linda, Chloe aveva sentito il bisogno di bere qualcosa. Ricordò in quel momento che non aveva nulla nell'appartamento tra cibo e bevande. Non fosse stata per l'insistenza di Trixie neanche avrebbe appeso decorazioni natalizie, pentendosi di quanto era stata ottusa. Con un profondo senso di pentimento, Chloe ripensò con un peso sul cuore Trixie che parlava solo al telefono con Lucifer e Maze. La detective sentiva di essere stata non meno crudele dei parenti angelici di Lucifer in paradiso o tutti quelli che lo avevano diffamato nei millenni. 

Scesa dall'auto, Chloe era confusa vedendo alcune auto entrare nel parcheggio coperte da neve. Guardando le news sul cellulare scoprì che Los Angeles era coperta da neve. La detective decise di sbrigarsi nel fare la spesa prima che le strade fossero impraticabili. 

Nell' ipermercato.

Chloe spingeva il carrello della spesa prendendo roba a caso. Stava afferrando una scatola di ceci quando una voce dietro di lei quasi le provocò un infarto. Una voce femminile gridò 
"Detective Decker!"
Voltandosi trovò un elfo del reparto giocattoli dove c'era il villaggio di Babbo Natale. Con un po' di difficoltà Chloe disse alla donna dai lineamenti asiatici che l'abbracciò con la veemenza di Ella
"Mi ricordo di te. Facevi parte di un caso seguito con Lucifer…"
Come gli mancava il suo consulente civile
"...mi sembra che studi all'università"
La donna si allontanò dalla detective quel tanto per guardarla in faccia, spiegando con un enorme sorriso
"Proprio io detective. Sono Suki Price. Ora studio informatica. Lavoro al villaggio di Babbo Natale…"
Suki si guardò intorno, domandando alla detective sottovoce
"...posso darti del tu?..."
Chloe annuì positivamente, continuando Suki
"...ma Lucifer non si trova qui con te?"
Chloe sorpresa si guardò intorno. Prima di parlare con Amenadiel avrebbe provato quasi del timore. In quel momento era emozione e ansia nel vedere Lucifer. Si sentiva così in colpa verso di lui. Con voce debole Chloe disse a Suki
"Abbiamo avuto delle...divergenze. Siamo per un po' divisi"
Suki le indicò dietro di lei
"Vuoi vederlo? Io conosco punti nel supermercato da dove puoi vedere le persone in altre zone"
Meccanicamente Chloe annuì positivamente. 

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