Li sento urlare dentro di me, ora che sono in frantumi, ora che non posso fare più niente, questi pezzi di me.
Che senso ha continuare a lasciare che le lacrime bollenti mi solchino il viso, lasciare che il tempo scorra senza un senso, senza una ragione.
La morte, quando la vediamo da vicino ci ricorda di quanto fino a quel momento fossimo fortunati.
E oggi che è Natale vedo i visi sorridenti delle persone che mi circondano, e penso solo "tenetevela stretta! Non lasciatevela sfuggire, quella felicità, quell'attimo di respiro che cerchiamo come drogati!".
Ma ovviamente chi se ne rende conto sul serio?
Si è felici per un momento, e altre volte si rovina il momento senza neanche saperlo, ci lasciamo sfuggire i momenti come sabbia tra le mani, non ce ne accorgiamo mai, solo quando è andato o quando ne abbiamo bisogno che solo allora ci togliamo le bende dagli occhi.
Quanto bisogna essere saggi per riuscire a vivere il momento, a comprendere quella gioia, e sorridere più forte e abbracciarsi un istante in più, solo un istante in più, in modo da far solidificare il ricordo.
Saranno sempre così dolce amaro questi ricordi? Questi momenti che in un istante ti riscaldano il cuore ma ti lasciano una nostalgia tanto forte da bloccarti il fiato in gola.
Quando andrà il saldo in pareggio tra tutto lo struggente e forte dolore e la misera gioia di quegli istanti?
Quando arriverà la pace nell'animo, da poter dire sono stato così felice, così felice...

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