EDEN
«Che hai? Sembra che tu abbia visto un fantasma...». È Queeny a chiedermelo, dopo avermi dato una piccola spinta alla spalla.
Non credo sia un vero fantasma, ma qualcosa di simile senza dubbio.
Il gruppo di lode ha fornito e ha lasciato il palco, e con loro Adam.
Adam.
Adam.
Adam.La mia mente è come un disco interrotto. Continua a chiamare il suo nome e non si dà pace, perché è un elemento talmente imprevisto da non riuscire a elaborarlo, come un virus che ha mandato in avaria il sistema centrale.
No-non è possibile. Che diavolo ci fa Adam qui?
Continuo a rimanere come imbalsamata, gli occhi fissi nel vuoto che poco prima era colmato dalla sua figura.
Un deciso scrollone mi fa trasalire.
«Ehi, stai bene?». È di nuovo Queeny.
«S-sì», rispondo io ancora attonita. «Sì», cerco di confermarle con tono più convinto.
Rimango ancora per qualche istante impallata, poi sbrigativamente le annuncio: «Devo andare in bagno». E così dicendo prendo e fuggo via.
Solo una volta uscita fuori dalla sala e raggiunto l'atrio di ingresso realizzo che non ho idea di dove si trovino i servizi.
Sebbene non ci sia anima viva a cui chiedere, dal momento che sono tutti impegnati a seguire la funzione, mi dico che non sarà così difficile trovare un bagno, anche se la chiesa di Queenie è una delle più grandi in cui io sia stata.
Uno scrosciare di acqua e il vociare che lo accompagna mi suggerisce la direzione, così mi incammino decisa e, finalmente trovato, entro nella prima porta disponibile.
Non appena richiudo la porta alle mie spalle la mia schiena ci si appoggia e i miei occhi si chiudono. Sento le palpebre tremare sopra i bulbi oculari.
Il respiro che fino a quel momento avevo quasi trattenuto inizia a farsi sempre più corto, sempre più corto. Mi gira la testa e vorrei solo urlare.
Urlare.
Scappare.
Piangere.Tutto il mio corpo inizia a tremare, quasi fosse l'emozione che troppo intensa fatica a rimanere imprigionata dalla barriera che è la mia pelle.
Sento improvvisamente caldo e mi sento avvampare.
Brucio.
Il mio cuore brucia.
Non ce la fa.
Non ce la fa a sopportare tutto questo.Dio, cosa mi sta succedendo?
Dio, perché tremo?
Dio, perché ho paura?
Dio, perché...?Ascolto il battito del mio cuore ormai impazzito e provo a dirmi che presto passerà. Ma non passa.
Sto impazzendo. È certo.
Sto impazzendo e forse ho anche le allucinazioni. Forse non è Adam quello che ho visto e la canzone... forse non la ricordo bene ed era solo simile. Forse ho immaginato tutto! Sì è così.
La mia mente si affanna in tentativi di elaborazione della realtà che gli si è appena schiaffata di fronte, ma pure io, in queste condizioni, mi rendo conto che sono tentativi disperati e fantasiosi, privi di fondamento.
Quello sul palco era veramente Adam e la canzone che ha cantato era veramente quella canzone che mi ha fatto ascoltare ormai più di 5 anni fa, con le mani incerte e l'emozione nella voce, accoccolati sul letto della mia vecchia cameretta. Tra le stesse pareti che hanno accolto i nostri primi baci, i primissimi per me, insieme alle prime carezze, le prime attenzioni che io ho dedicato a qualcuno.
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Come Fossimo al Terzo Cielo
Mystery / ThrillerEden Neve è prossima a compiere il suo primo quarto di secolo e ha una bella vita. Ogni cosa è andata secondo i suoi piani ed è a un passo dal compiere ciò che ha sempre desiderato. Tuttavia non riesce a spiegarsi come mai allora avverta un senso di...