· Premessa ·

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Ovvero, ma è ancora Rebecca che scrive?

Fa strano ammetterlo, ma sì, ci sono ancora io dietro la tastiera

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Fa strano ammetterlo, ma , ci sono ancora io dietro la tastiera. Fa strano perché, nonostante il fantasy e la fantascienza siano tuttora i generi su cui più amo scrivere – e su cui sto comunque lavorando –, mi trovo di nuovo a presentare una storia che si avvicina più al mondo del romantico e della narrativa generale.

Il fatto che trovo più semplice e rilassante usare un'ambientazione che mi è nota e non richiede troppa fatica deve essere tre le cause principali di questa mia inclinazione, la necessità di analizzare tramite personaggi e vicende avvenimenti e sensazioni con cui ho a che fare una delle minori. Come mi è capitato di dire altre volte, non credo sia un processo molto sano, ma non farò troppe sottigliezze. Devo parlarvi di Selcouth, in fondo.

Cerchiamo di essere onesti fin dal principio: è diversa da Milquetoast e da Twitterpated. Quando l'ho iniziata a scrivere – attorno alla fine di settembre 2020, cosa che ha piazzato la stesura proprio in uno dei momenti peggiori della mia vita – ho pensato fin da subito che desideravo fare qualcosa di lontano da ciò che avevo esplorato fino a quel momento: volevo una protagonista difficile da digerire, una controparte maschile più rozza e adulta, tematiche complesse da esplorare e scene in cui non mi ero mai cimentata – e che ho censurato per amor vostro, chi vuole intendere cosa riguardassero intenda, gli altri vivano in una beata ingenuità.

Per tutti questi motivi, non era una storia che voleva essere condivisa. Dopo che ho messo il punto finale mi sono detta "Ok, Rebecca, ci hai provato e non ha funzionato più di tanto, quindi pace" e l'ho lasciata a prendere polvere nella cartella del pc a lei dedicata per mesi. Questo fino a quando una mia lettrice – un salutino e cuoricino a LadySeegard – mi ha chiesto se avessi scritto qualcosa sul genere delle due storie precedenti per farle un po' di compagnia. Io le ho detto di sì, lei l'ha letta, io l'ho riletta ed eccoci qua.

Non so bene cosa mi abbia fatto cambiare idea. Sono molto affezionata ai personaggi e alcuni snodi della vicenda, a rileggerli a distanza di più di un anno, mi hanno lasciata senza fiato nel rendermi conto di quanto parlassero di un disagio che stavo vivendo – legato a situazioni diverse, ma comunque tosto. Mi fa molta paura essere qua, quindi, molta più di quanta ne avessi quando vi ho proposto Milquetoast.

Però è anche giusto provare a superarla, no?

Però è anche giusto provare a superarla, no?

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Detto ciò, tecnicismi di vario tipo.

Come le sue sorelle, anche Selcouth è una storia dal formato mignon: quindici capitoli più prologo ed epilogo, tutti non troppo lunghi, di conseguenza la pubblicazione non dovrebbe coprire un arco di tempo importante – penso che per maggio i giochi saranno belli che conclusi, ma vedremo. Riguardo il giorno in cui saranno pubblicati e la frequenza, a causa delle pubblicazioni di Hydrus che già mi occupano il lunedì, avevo pensato al giovedì sera. Mi porterà carichi e carichi di sfortuna questa rottura delle tradizioni? Chi vivrà vedrà.

La richiesta che vi faccio è poi la solita: ogni commento, positivo o negativo che sia, è ben accolto e molto apprezzato! Mi piace confrontarmi con voi, e so che da tale confronto posso sempre attingere tantissimo e migliorare sempre di più.

Non mi resta quindi che augurarvi una buona lettura!

Rebecca

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