'L'ho sognato?'
'No. È tutto vero'.
'Chi sei?'
Dith è immobile, incapace di muovere il suo corpo addormentato; le dita, le braccia, le gambe le formicolano. È la stessa sensazione che prova nei suoi sogni: come se tanti spilli le si conficcassero nella carne. La sua mente è l'unica cosa reattiva in questo momento; la sente accelerare sempre più, incapace di metterle un freno. Accelera nel buio, nell'oscurità, senza una meta.
'Sto cercando di ricordare' continua la voce. È un sussurro, molto inquietante, e il timbro molto profondo. Sembra apparentemente la voce di una donna.
'Ricordare?...'
'Dith!'
Quest'altra voce è familiare. 'Non è nella mia testa anche questa. No, questa no. O sì?»
«Dith! Svegliati! È importante!»
Aunius insiste nel cercare di svegliare la sua nuova amica, immobilizzata sul mucchio di paglia fetida.
'Aunius?'
La ragazzina sente pian piano lo spiacevole formicolio allentarsi, fino a poter muovere la punta delle dita di mani e piedi. In seguito, comincia a respirare profondamente, espandendo la gabbia toracica ai limiti delle sue capacità, inspirando quanta più aria è possibile. Infine, in un'espirazione di sollievo, Dith riesce ad aprire gli occhi e a ritrovare il contatto con la realtà. La luce della Nova Madre l'acceca, ma preferisce questo al buio in cui si trovava prima.
Aunius assiste a questi pochi secondi di agonia, domandandole: «Tutto bene?»
Dith riesce finalmente a sollevarsi in posizione seduta, ancora tremante e sconvolta dalle sensazioni che aveva provato per tutta la notte, fino a pochi attimi prima.
'Aunius, ma certo. Non posso dirgli cosa è successo. Non saprei nemmeno da dove iniziare'.
«Sì. Che c'è?» si limita a dirgli.
«Alcuni prigionieri, più avanti, stavano parlando di una nuova guardia carceraria che verrà ad occuparsi di quest'ala della prigione. Pare cominci oggi e che non sia un tipo così amichevole».
«Mi ci voleva una notizia positiva, stamattina» ironizza lei.
«Almeno non ci annoieremo, no?» le risponde allo stesso modo Aunius.
Una fitta alla testa fa socchiudere gli occhi a Dith, la quale comincia a massaggiarsi la fronte in maniera spasmodica.
«Sei sicura che va tutto bene?»
'Certo che no, idiota. Ma chi è questo qui?'
Dith geme, premendo forte le dita sulla fronte e sulle tempie, spingendo i palmi contro gli occhi in un disperato tentativo di far tacere quella voce.
«Sì, ho solo mal di testa».
'È inutile che ci provi, non puoi zittirmi'.
«Smettila, silenzio!» urla la ragazza in preda all'esasperazione.
«Mi dispiace, non volevo farti arrabbiare».
Dith guarda Aunius, capendo che tutto ciò che lui vedeva era una povera ragazzina in preda a una crisi di nervi. Probabilmente anche pazza.
«Scusami tu. Sono dei giorni davvero stressanti per me. Tu non c'entri nulla».
Il sussurro pare essere scomparso, per ora. Dith sente le meningi distendersi alleviando la tensione al capo, provando un impagabile sollievo. Trovata la forza per alzarsi, si avvicina alle grate della sua cella per parlare con Aunius più da vicino.
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Links & Kings - Selva Crescente
FantasiDopo ormai secoli di guerre, nel Nuovo Continente di Artifisia i Re degli Uomini hanno quasi completamente cancellato ogni traccia del Vecchio Continente e degli esseri di cui esso è padre. Ma qualcosa sembra reagire: nel Nord, il Re della Dinastia...