Andrea si era rivestito del tutto, mentre Cristina indossava solo la camicetta, le calze che non aveva tolto e le mutandine. Attraverso la camicetta, visto che non indossava il reggiseno, era ben visibile la forma dei capezzoli. Questa era una cosa che ad Andrea piaceva in modo particolare e non riusciva a smettere di guardare quelle due punte attraverso il cotone della camicetta, mentre questa gli porgeva una tazzina di caffè.
«Ma vuoi smetterla di fissarmi il seno?»
«No scusa è che...»
«Cosa? Me lo stai consumando...» Cristina non resistette oltre ed iniziò a ridere.
«È che mi hanno sempre fatto impazzire le donne cui si vedono i capezzoli attraverso gli abiti» Andrea pronunciò la frase tutta di un fiato.
«Questa mi piace come risposta» acconsentì Cristina. «Allora, ti senti più rilassato adesso?»
«Certo.»
«Devo dire che me ne sono accorta. Per fortuna. Te lo dicevo che non dovevi preoccuparti delle misure. In fondo anche io dovrei preoccuparmi delle misure di qualcosa se ci pensi bene.»
Cristina si toccò i seni avvicinandoli tra loro.
«Non ti devi preoccupare di niente.»
«Una cosa posso chiedertela però?»
«Dimmi.»
«Perché non mi hai voluta baciare?»
Andrea aveva temuto questa domanda. Ora gli toccava rispondere, non poteva esimersi.
«Spero non ti offenderai, ma abbiamo detto che è solo sesso, giusto? E baciarci mi darebbe l'impressione che non sia solo quello. Preferisco così.»
Cristina sembrò riflettere mentre beveva il suo caffè.
«Per me va bene. Finché fai tutto il resto come oggi, posso farne a meno.»
Andrea sorrise imbarazzato.
«Guarda che sei andato proprio bene. Sei durato parecchio. Credimi in molti hanno problemi da quel punto di vista. Pure io, se sorvoliamo sul primo orgasmo, dopo vengono a raffica.»
Sentendo quelle parole Andrea non poté non pensare che la donna avesse avuto dei partner in passato capaci di dargli piacere "a raffica", eppure gli aveva appena detto che era stato all'altezza. Si sentì lusingato.
***
Nei due giorni successivi al loro primo incontro, nessuno dei due contattò l'altro. Si erano salutati dicendo che quando uno dei due avesse avuto voglia, si sarebbe fatto sentire. Andrea in realtà avrebbe avuto voglia appena uscito dall'appartamento della donna, ma preferiva non farsi sentire troppo, non voleva dare l'impressione di essere troppo eccitato.
In quei due giorni aveva pensato tanto a ciò che era accaduto. Ogni volta che iniziava a pensare, però, aveva l'impressione di complicare le cose. Si poneva domande su quanto fosse giusta quella situazione, su che sviluppi avesse potuto avere, ma poi, finiva con non volere risposte. Andrea era solito, e ne era consapevole, complicare le cose pensando troppo, ma quella volta, promise a se stesso di compiere ogni sforzo perché ciò non accadesse. Si sforzava di semplificare il più possibile la situazione: una donna assolutamente piacevole era attratta sessualmente da lui. Il resto non contava.
In fondo, il resto cosa era? Tutte le ragazze che non se lo filavano di striscio? Tutte quelle che si sarebbe voluto fare e, invece, poteva solo guardarle?
Meglio pensare che ora c'era una donna che aspettava solo una chiamata per fare sesso.
Fu tentato di prendere il cellulare in mano ed inviare un messaggio a Cristina. Poi ci ripensò lasciando perdere. Quella mattina non aveva corsi all'università, aveva pensato di fare una passeggiata per la città, ma si era svegliato troppo presto.
Per ammazzare il tempo, accese il computer e si collegò a Facebook. Come al solito non c'erano messaggi per lui, solo una notifica. Chiara Borselli aveva modificato la sua foto del profilo. Tale fanciulla era una delle tante che non si accorgevano di lui. Gli aveva inviato diversi messaggi, aveva commentato le sue foto, ma niente era valso a scalfire la totale indifferenza di lei, a stento gli concedeva un "ciao" se lo incrociava per strada. Cliccò per vedere quale era la nuova foto del profilo di Chiara e ciò che vide gli fece subito avvertire un movimento fra le gambe.
Chiara, dotata di un fisico formoso, quarta abbondante di seno, fianchi conturbanti, sedere alla brasiliana, aveva messo come foto del profilo, una foto in cui la si vedeva di schiena, inginocchiata in riva al mare, con indosso un costume verde che nella parte inferiore e posteriore, era formato solo da un ridottissimo triangolo.
Andrea spense subito il computer. Se avesse continuato a guardare, gli sarebbe venuta voglia di masturbarsi, ed il pensiero di masturbarsi, sapendo che Cristina non aspettava altro che un suo messaggio per fare sesso, gli appariva ridicolo. Anche se era ancora presto, decise di uscire per la passeggiata che aveva programmato.
Un'oretta dopo aver ammirato le grazie di Chiara Borselli sullo schermo del computer, Andrea la vide di schiena, mentre guardava una vetrina. Guardandola di schiena non poté fare a meno di ripensare alla foto ed anche se sapeva che Chiara non lo considerava per niente, decise di avvicinarsi e chiederle se gli andava di prendere un caffè.
Quando fece per avvicinarsi questa si girò, lo vide avvicinarsi, Andrea accennò ad alzare una mano per salutarla, ma lei afferrò il braccio dell'amica sussurrandole qualcosa e senza rispondere al saluto si allontanò a passo svelto.
Andrea restò imbambolato, con il braccio sollevato. Abbassato questo, piombò in un mulinare di pensieri. Rimase impalato per una decina di minuti, lì dove si trovava, con alcuni passanti che dovettero evitarlo come un birillo, prima di decidersi a prendere in mano il cellulare ed inviare un messaggio a Cristina.
STAI LEGGENDO
VENT'ANNI
Short StoryVent'anni di differenza possono essere tanti tra un uomo e una donna, ma se i due volessero solo colmare le rispettive solitudini?