8.

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La mattina ci svegliammo in orario.

Io decisi di rimettermi il vestito della sera precedente e correre in camera per mettermi la divisa e rendermi più presentabile.

Le lezioni proseguirono normalmente.

Mattheo non mi rivolgeva la parola mentre Draco mi stava attaccato e si faceva scappare qualche bacio a stampo da coppietta felice.

Mi sentivo tanto in colpa per come avevo trattato Draco: dentro di me lo sapevo che stavo facendo tutto ciò solo per ripicca, solo per Mattheo.

Il mio cervello diceva di fare così, ma il mio cuore diceva di smettere, stavo illudendo una persona d'oro, e presto se ne sarebbe accorta.

.

Erano passate settimane da quando Mattheo si limitava a guardarmi, e ogni fottutissimo giorno tutta Hogwarts mi guardava disgustata. Che cazzo sanno loro?

Ero persa nei miei pensieri, mentre camminavo per raggiungere l'aula di erbologia, quando una figura maschile mi urtò contro
-Oh, Michelle non ti avevo vista-.
Riconobbi quella voce, era Mattheo.

Alzai lo sguardo, e mi ricordai quanto fosse alto  -Zitto Riddle, non voglio fare scenate in pubblico-.

Mi guardò intensamente e avvicinandosi al mio orecchio sussurrò -in camera mia, alle 17. Puntuale-.

In quel momento sentii le farfalle nello stomaco, e mi limitai a rispondergli con un semplice "ok".

Non dissi a nessuno dell'incontro con Mattheo; non potevo farlo se volevo conservare quel briciolo di dignità che mi era rimasta.

Per vederlo mi preparai molto bene, e misi anche un filo di mascara, cosa che non ero solita fare.

Fuggitiva entrai nel dormitorio maschile, sperando che non mi vedesse nessuno, e andai nella stanza di Mattheo.

Era a petto nudo, con i capelli bagnati e coperto solo da un asciugamano.

-Michelle...sono già le cinque?-

Io ero letteralmente pietrificata e risposi balbettando -A-a quanto pare-.

Sapevo che l'avevo fatto apposta per sedurmi, e ci era riuscito. Ci era riuscito cazzo.

Non potevo fare altro che fissarlo, lui faceva finta di niente ma era evidente che sapeva che lo stessi guardando.

Potevo intravedere un sorrisetto sulle sue labbra, fin quando si girò verso di me.

-Cosa c'è da guardare Michelle?- mi disse mentre camminava in avanti, costringendomi ad indietreggiare.

Non potevo fare altri passi indietro, ero arrivata alla parete della stanza.

Mise le sue mani sul muro, intrappolandomi. Il suo viso si avvicinava al mio fin quando le nostre labbra si toccarono.

Non so quanto durò il nostro bacio, ma sapevo che era stato intenso e pieno di desiderio.

Iniziò a sbottonarmi la camicetta e a togliermela, mantenendo il bacio.

Mi prese in braccio fin quando sentimmo bussare.

Fanculo.

Proprio ora?

Mattheo andò ad aprire e io cercai qualcosa per coprirmi.

Quando vidi che era Brian, mi tranquillizzai, avevo un bel rapporto con lui.

Appena entrò, guardò me e Mattheo con un sorrisetto e io, alzando gli occhi al cielo, andai in bagno.

-Cazzo fra, potevi dirmelo- sentivo la voce di Brian divertita, ma io non mi stavo divertendo affatto.

Avevo intenzione di aspettare che se ne andasse, ma non fu così; quindi mi vestii, uscii dal bagno e senza nemmeno guardare i ragazzi nella camera, andai dritta all'uscita, rossa per la vergogna.

Avevo anche lasciato qualche bottone della camicia aperto per la distrazione e per la fretta, e notai che Brian abbassò gli occhi;
anche Mattheo lo notò, tanto da dargli un calcio sulle parti basse.

Quel giorno non volevo sentire più nessuno, quindi mi chiusi in camera, andai in Sala Grande per cenare e ritornai in camera per concludere la mia giornata e dormire.

.

Il giorno dopo a svegliarmi non fu il mio gufo, ma una voce assonnata.

Erano le quattro del mattino quando fui distolta dal mio sogno sconcio.

Aprii gli occhi e vidi Draco accanto a me -sbrigati, fra un po' se ne vanno-

Non avevo idea di chi o di che cosa stesse parlando ma mi misi la felpa che mi prestò Mattheo e un jeans nero, e quatti quatti io e Draco ci dirigemmo verso il prato.

Faceva freddo, quindi mi appoggiai a lui. Ci fermammo in un punto in cui l'erba era alta, sotto le stelle.

Sussurrò qualcosa, e dal prato si alzarono pian piano delle lucine: erano lucciole.

L'adrenalina travolgeva il mio corpo, e le farfalle nello stomaco si facevano sentire.

Lo baciai e lui mi prese per la vita. Inizió a toccarmi, poi mi prese in braccio e mi portò in un posto più riservato.

Mi sbottonò i jeans, e sentii le sue dita scorrermi per la coscia; arrivarono ai miei slip fradici e, con un movimento delicato, li spostarono. In qualche secondo le sentii dentro di me e in quel momento avevo sempre più voglia di farlo con lui...ma non potevo.

Dovevo parlargli.

Forse non proprio ora, ma dovevo farlo.

Sentivo le sue dita muoversi esperte e stavo letteralmente impazzendo dall'eccitazione.

All'improvviso, però, sentimmo dei passi vicini a noi.

Draco si bloccò un attimo, ma quando ricalò il silenzio riprese, ancora meglio di prima.

In quel momento dal buio spuntò Hagrid.

Rimasi paralizzata.
Immediatamente si coprì gli occhi e si girò, Draco si mise davanti a me e mi rivestii.

-non oso nemmeno chiedere a Malfoy dove stesse mettendo le mani-

Diventai rossa dalla vergogna, e Hagrid proseguì -questa volta vi copro, ma non voglio beccarvi più, intesi? ora andate a dormire, ognuno nel proprio letto-.

Io e Draco ci mettemmo a ridere, e mano nella mano corremmo al castello. Mi buttai nel mio letto e contemplai ciò che era appena successo.

Non ebbi nemmeno il tempo di addormentarmi, che già il mio gufo mi svegliò.

Mi preparai e, contenta, andai a lezione.

Incontrai Mattheo, era da troppo che non ci parlavamo, volevo risolvere ciò che c'era tra noi.

Mi avvicinai verso di lui.
-ciao- dissi.

Non mi guardò neanche.

-Theo? Cos'hai?-

Andò dritto al punto -vi ho visti stanotte, e potevi anche non mettere la mia felpa-.

SPAZIO AUTRICE
eii, sto iniziando a pubblicare un po' più spesso, spero che questo capitolo vi sia interessato e piaciuto. Fatemelo sapere con una stellina. Baci <3

It's dangerous, I'm falling // Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora