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La mattina dopo mi trovai nel letto con Mattheo, abbracciati.

Appena guardai l'orario vidi che erano le 9.
La sveglia non era suonata e noi avevamo saltato la colazione e la prima lezione.

Mi affrettai a svegliare Mattheo che mi rispose con quella voce roca così fottutamente attraente.

-Theo sono le 9, abbiamo saltato la prima ora- lo avvisai.

-Non fa niente, oggi rimaniamo qui- disse con voce assonnata girandosi dall'altro lato.

-No non possiamo, muoviti- lo tirai dal braccio.
-Dio, va bene, ora mi alzo-

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Mentre camminavamo per andare a lezione, pensai che ero qui da due notti, e due notti avevo dormito con Mattheo. Era la cosa giusta?

Volevo chiedergli cosa eravamo, ma con quale coraggio? Dovevo.

Feci un bel respiro e iniziai a parlare.
-T-theo?-
-Dimmi- si girò verso di me.

-Volevo chiederti, io...noi, cosa siamo?- c'era davvero un 'noi'?

Non rispose, mi guardò scuotendo la testa, accennando una risatina con le labbra.

Delusa, entrai subito alla seconda lezione della giornata.

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Dopo aver finito le lezioni incontrai Brian in corridoio.
-Ehi bellezza, come va?- mi chiese.

-Bene! Andiamo a mangiare?-
-Sisi, vieni- così ci dirigemmo verso la Sala Grande.

Incontrammo tutti i nostri amici, ma mancava lui.

Io mi sedetti vicino a Draco e Brian di fronte a me.

-Ehi, hai...hai pensato un po'?- parlò Draco.
-Oddio Draco, mi stai cogliendo di sorpresa, io...no, non ancora- mi affrettai a rispondere quando vidi Mattheo entrare in Sala Grande, a fianco a lui c'era la Greengrass.

Lei continuava a parlargli ma lui guardava dritto verso di me.

-Draco, in realtà, ci ho pensato. Per me non era solo un obbligo.-
Cosa avevo appena detto.

Draco sorrise e senza dire una parola continuò a mangiare.

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Il pomeriggio io e Mattheo avremmo dovuto recuperare la lezione saltata alla prima ora, pozioni.

Il professor Lumacorno ci fece entrare in aula.
-Allora ragazzi, di certo non ho il pomeriggio libero per farvi lezione, ma tra due ore mi presenterò qui e avrete preparato un distillato di morte vivente, a dopo- senza neanche farci ribattere, il professore aveva lasciato l'aula.

Sentimmo bisbigliare qualcosa da fuori, e avevamo capito che il professore aveva chiuso la porta con un incantesimo.

-Bene...che vuoi fare?- chiese Mattheo stupendomi.

-Ehm...il distillato?- dissi con tono ironico.

-Quanto sei noiosa, sicuramente ci sarà in questa stanza. Accio distillato di morte vivente!- e una boccetta arrivò tra le sue mani.

-Ok, ora...che vogliamo fare?- continuò.

-Mattheo, il professore potrebbe scoprirlo e finiremmo nei guai, avendo un'altra punizione e...- venni interrotta.

-No, no, no- si stava avvicinando.
-Stai parlando troppo e avrei due modi per zittirti. Decidi. 1 o 2? anzi no, voglio decidere io...il 2.-

Mi mise una mano sulla testa, e stava facendo pressione verso il basso, per farmi inginocchiare.

Appena arrivai all'altezza del suo amichetto, vidi che iniziò a sbottonarsi i jeans e proprio mentre stava per abbassarsi i boxer sbottai alzandomi.
-Cosa cazzo sono, la tua bambolina?- indietreggai fino ad arrivare al muro.

-Sulla prima parte ci siamo, sì, sei mia. Ma... come dire, "bambolina" non mi piace come nomignolo- continuava a venire verso di me.

-Se questo metodo non ti piace, facciamo il primo.- Mi prese in braccio, mettendo le mani sotto la mia gonna e mi fece sbattere la schiena contro il muro.

Iniziò a baciarmi, mi sono lasciata andare. Ricambiai il suo bacio, mettendo le mie mani sulla sua nuca, accarezzandoli i capelli anche se continuavo a pensare che per lui probabilmente ero un giocattolo.

Con le mani sotto la gonna, iniziò a stuzzicare l'elastico delle mie mutandine, fino a sfilarmele. Dopodiché tolse le mani e si avvicinò di più, facendo combaciare i nostri corpi.

Potevo sentire contro la mia parte ormai scoperta il suo rigonfiamento.

Decisi di staccarmi dal bacio e inginocchiarmi.
Alzai la testa per controllare se la sua espressione fosse di approvazione: mi stava guardando, e mi accennò un sì con la testa.

Così presi a sbottonargli i pantaloni e tirarli giù, e subito dopo i boxer.

Lo maneggiai prima un po', e intanto pensavo se ci fosse entrato nella mia bocca.

Mattheo, tra un gemito e l'altro parlò: -Ce lo farò entrare io, tranquilla piccoletta-

Che cazzo, doveva leggermi la mente anche mentre scopiamo?
-Per l'esattezza non stiamo scopando, non ancora, ma...sì- per farlo stare zitto lo presi in bocca.

Iniziai ad andare avanti e indietro con la testa fin quando lui mi prese dai capelli, iniziando a controllare i miei movimenti e aumentando il ritmo.

Continuò fino a venirmi in faccia, per evitare di sporcarmi però aprii la bocca e lo ingoiai.

-Credo che adesso sia il mio turno- si alzò i boxer ed i pantaloni.

Mi mise una mano sotto la gonna e iniziò a sfiorare con un dito il mio clitoride, facendomi bagnare ancora di più.
Infilò un dito. -Sei fradicia cazzo- Potevo vedere il cavallo dei suoi pantaloni gonfiarsi di nuovo.

Dopo aver spinto il dito 2/3 volte, ne infilò,inaspettatamente, anche un altro, facendomi gemere.

Continuò a stuzzicarmi, facendomi richiedere sempre di più, e penetrarmi, seguendo movimenti circolari, cambiando ritmo fino a farmi venire.

Era la seconda volta in tutta la mia vita che sentivo questa situazione in cui ti sembrava di essere in una specie di paradiso.

Mi rivestii e intanto Mattheo iniziò a parlare. -Ci restano solo 20 minuti, cosa
vuoi fare?- si sedette su un divanetto che c'era nell'aula.

Mi sedetti all'estremo del divano per poi stendermi sulle sue gambe. -Nulla.- risposi poi.

Continuammo a fissarci fin quando entrò il professore in aula ed il mio sguardo diventò spaventato.

-Bene, vedo che avete finito- esordì.

Mi affrettai ad alzarmi ed andare a presentare il nostro "lavoro" al professore.

-Si professore, è arrivato giusto in tempo, abbiamo appena finito il nostro distillato di morte vivente, una pozione estremamente potente che spedisce chi la beve in un sonno simile alla morte, come se la vita della persona stessa fosse appesa ad un filo.- dissi mentre gli porgevo la boccetta.

-Ben fatto, questo contribuirà ad alzarvi il voto, ora potete andare-

Ci dirigemmo subito in Sala Grande, e notammo che tutti gli studenti erano lì, impazienti di avere un annuncio da Silente.

It's dangerous, I'm falling // Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora