Nome: Gin Kanzaki, il cui nome significa "argento", in riferimento ai capelli chiari del ragazzo.
Età: 20 anni.
Prestavolto: Ragna the Bloodedge, BlazBlue series
Carattere:
> Gin, seppur l'apparenza poco socievole e riservata, è un individuo che si affeziona facilmente. Ha il problema di farsi suoi i problemi degli altri, tanto da dover offrirsi per poterli risolvere. Tuttavia tende a trascurare sé stesso, trovando più importante riuscire a soddisfare il prossimo che sé stesso, con tutte le conseguenze che ne riguardano.
> da quando ha iniziato il suo viaggio, la causa che perseguiva la riconosceva propria ai suoi genitori. Col tempo però l'ha inglobata in sé, attaccando con aggressività chi critica la sua scelta. Non ha degli amici stabili, particolari hobby o sport e buona parte del suo tempo libero lo passa in rete o per gli affari propri. Scoprire la causa della scomparsa dei Pokémon è letteralmente la sua unica motivazione d'esistere.
> evita di condividere con gli altri informazioni personali, sia per evitare interessi che preoccupazioni. Può risultare fastidioso rimanere in sua compagnia oltre il tempo necessario, anche perché non è il massimo dell'intrattenimento. È permaloso, precisino e con pure un pizzico di arroganza.
> se si superano questi ostacoli, si può conoscere quanto possegga un buon numero di conoscenze da farci delle lunghe chiacchierate. Se ingrana abbastanza può parlare anche per ore, ma le sue battute sono apprezzabili solo a un ristretto numero di persone.
> ciò che lo attanaglia da quando ha lasciato Hoenn per la prima volta è la paura del fallimento. Son state numerose le notti passate in bianco per via di costanti paranoie, cosa che lo ha portato ad avere bisogno di assumere calmanti prima di andare a dormire. La sua memoria funziona come le pare, facendogli ricordare a vita situazioni imbarazzanti o delusioni di qualunque tipo.
Backstory: Gin è proveniente dalla regione di Hoenn, dove ha vissuto per la maggior parte della sua infanzia nella ora città di Porto Alghepoli. I suoi genitori, anche se erano scienziati piuttosto facoltosi, vennero screditati dall'industria per cui lavoravano a causa delle loro ricerche all'apparenza inutili. Essi, difatti, credevano ancora nell'esistenza dei Pokémon, tanto che hanno formulato diverse teorie sulla loro sopravvivenza. Etichettati come complottisti, ebbero ascolto solo da una comunità dell'internet, che col tempo e col proseguimento delle loro ricerche, si è allargata sempre di più.
Volendo riscattare l'onore dei suoi genitori e volendo perseguire la loro causa, Gin ha così cominciato a viaggiare e a documentarsi sui misteri del mondo, chiedendosi ogni volta come un certo luogo, habitat o costruzione venisse influito dalla presenza di quelle magiche creature. Come per seguire le orme degli ormai scomparsi Ranger, è passato da una regione all'altra grazie anche alla facilità che il progresso tecnologico aveva portato. Raramente è tornato nella sua regione d'origine come tappa per poter ricaricare i propri congegni o fare rifornimento. Non avendo più i mostri tascabili come compagni, si deve affidare a dei particolari robot per poter esplorare laddove un qualsiasi essere umano non si sarebbe spinto.