L'avventura misteriosa || avventura

2.

Il portale magico

Il portale era un'imponente struttura dorata, profumava di cioccolata calda e aveva incastonati tanti piccoli smeraldini verde, brillanti come foglie di un albero in primavera. Era grossissimo e rigorosamente inciso con ghirigori intriganti. Vicino ad esso c'era una preziosissima gemma color cielo stellato, luccicava e abbagliava tutti. <<È la pietra Miriade >> disse con fermezza Lidia che dava l'impressione di una che ingurgitasse i libri.

 <<Una Miria-cosa?>> proseguii impaziente.

<<È una pietra magica! Ho qualcosa letto su lei e potrebbe scatenare una catastrofe se viene utilizzata in modo errato>>. Dopo questa frase espressa letteralmente in due minuti (tempo da record per Lilly) tacque e cadde nel sortilegio del silenzio. 

Ben dopo cinque minuti di non-baccano ci guardammo senza esprimere nessuna parola, ora il Biz-Biz degli insetti non ci infastidiva più. Bastò uno sguardo per chiarirci. Quello di Lidia era stupefacente. Non avevo mai visto il barlume nei suoi occhi. Era diversa, coraggiosa e sprintosa. Lì ci increspammo come le onde degli oceani, eravamo indecisi su che prendere la decisione. Ci osservammo ancora un po' e non bastò neanche una parola che già dentro...

Prememmo di corsa la Miriade, o come cavolo si chiama, e ci trovammo nel vuoto più profondo.

In un decimo di centesimo di millesimo di secondo, venimmo risucchiati da uno strano vortice celeste con qualche sfumatura più chiara, tendente al bianco latte.

La forza con cui venimmo inghiottiti dal portale era indescrivibile; era come se fossimo una nave che, in mezzo a delle onde altissime, affonda.

Il tempo, per noi, era interminabile... ci sentimmo come in uno strano incubo dove noi eravamo minuscoli e c'era un corridoio infinito da sorpassare. Quanto tempo sarà passato?

 <<In realtà, sulla Terra, passato sarebbe solo un minuto>> precisisò la mia avventuriera rispondendo alla mia domanda come se fosse riuscito a leggermi nellamente. La lasciai stare con aria ingrata e scontenta per la precisazione appena ricevuta. Non so se ferii molto quella bambina, forse perché non me lo ha mai riferito, o forse perché non lo aveva mai dimostrato. Fatto sta che ci trovammo in quel posto pauroso...

≈Spazio autrice≈

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