Jealous Yoongi

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Ciao sono Y/n e sono la paziente 80097 del centro psichiatrico Central Psychiatric Hospital di Seoul.
Sono qui dopo che ho provato più e più volte a togliermi la vita. Sono qui da più di 6 mesi e anche se so che mi riempiono di pasticche dalla mattina alla sera e che la psichiatra vuole aiutarmi davvero a stare meglio, quello che mi ha fatto davvero bene qui dentro è aver incontrato Yoongi.
Lui è un ragazzo, come dire, unico. È qui da poco più di 4 mesi e anche se all'inizio avvicinarsi a lui era quasi una impresa visto che anche per alcuni infermieri novelli era impossibile stargli accanto, ora che la terapia sta avendo anche degli effetti su di lui, lo hanno lasciato praticare gli spazi comuni insieme agli altri pazienti.
La prima volta ci siamo presentati come la paziente 80097 e il paziente 80104.
Ammetto di non aver mai chiesto ne a lui ne agli infermieri come mai si trovasse qui anche lui, ma da quando abbiamo iniziato a parlare non ho pensato minimamente a questo. Ho pensato a quanto mi sentissi bene a sentirlo suonare al piano, o quanto i suoi silenzi fossero complementari alla mia immensa voglia di comunicare tutti i miei pensieri.
Oggi sono tre mesi che parliamo e anche se non ci è consentito avere nulla che viene dall'esterno, sono riuscita a rubare una penna dalla tasca dell' infermiere. Voglio regalargliela. So che ama disegnare solo che con quei pennarelli da bambino che ci lasciano usare è complicato. Magari con una penna può farlo meglio.

Passo per la sala comune scambiandomi con lui uno sguardo complice. Lui già sa dove incontrarmi, non c'è bisogno che anche altri scoprano il nostro posto.
Così dopo essermi accertata che abbia capito, mi incammino per il corridoio verso il sottoscala che porta al piano inferiore dove ci sono le docce e le palestre.
Ma per il corridoio mi imbatto nel dottore e un infermiere. Quando posso evito sempre questi due, mi fanno una cattiva impressione. Per fortuna noi donne tendenzialmente veniamo visitate da dottoresse e infermiere donne, ma nulla vieta a loro di fare un controllo quando vogliono.
-chi abbiamo qui?- chiede il dottore con uno strano sorrisetto furbo sul viso.
-lei è la paziente 80097. Lee Y/n- gli risponde l'infermiere mettendosi dietro di me, facendomi ritrovare così circondata tra il suo corpo e quello del dottore che subito mi squadra dalla testa ai piedi e si scambia di nuovo un sorrisetto complice con l'infermiere.
-credo che la paziente abbia bisogno di una bella doccia. Non credi anche tu?- chiede il dottore avvicinandosi al mio collo con il suo viso.
-si concordo. Ma sa è una paziente pericolosa, richiede una supervisione speciale- commenta l'infermiere mentre da dietro mi palpeggia il sedere.
Vorrei urlare per farmi aiutare, ma qui se lo fai l'unico aiuto che ottieni è Alprazolam, meglio noto come xanax. Così ti fanno tranquillizzare e ti mettono a letto.
Così senza lasciarmi neppure il tempo di replicare mi portano al piano di sotto senza che nessuno si renda conto minimamene della mia espressione spaventata e appena arrivati alle docce mi spingono dentro a una di esse.
-spogliati! Ora!- mi urla l'infermiere con tono intimidatorio.
-ma io..-
Ma il dottore mi tira un forte schiaffo per poi afferrare il mio viso con una mano e stringerlo forte avvicinando il suo viso al mio.
-80097 tu qui non sei altro che un numero. Se ti ordiniamo di spoglairti, tu lo fai senza fiatare, chiaro o no?-
Io annuisco subito iniziando a sentire gli occhi pieni di lacrime, mi sbottono la camicetta e appena la lancio atterra oltre le loro gambe sento di aver lanciato con essa anche la penna. Mi sento ancora più stupida, ho perso l'unico regalo che potevo fare a Yoongi, sono così stupida e ingenua! Poi mentre inizio a slacciarmi anche il jeans, infondo alla sala docce, quasi in penombra noto la figura di Yoongi, e la sua faccia non è molto contenta.
Decido di fare finta di nulla, così appena il mio jeans è  a terra, i due allungano subito le mani sul mio corpo palpeggiandomi e spostando più e più volte la coppa dal mio seno per stringerlo fra le loro mani.
-sei davvero carina sai, quasi quasi chiedo alla dottoressa se posso farti terapia io- commenta il dottore mentre con la mano scorre tutta la mia coscia per poi passare all'interno coscia massaggiando in modo disgusto la mia intimità da sopra gli slip.
Pochi istanti e non si capisce più nulla. Yoongi infila la penna nel collo del dottore, credo gli abbia perforato la trachea perché non solo c'è sangue che spruzza ovunque ma il pezzo di merda cade  subito a terra a peso morto. L'infermiere scioccato prova a scappare ma per sua sfortuna o grazie al karma inciampa nella mia camicetta e senza avere il tempo di potersi rimettere in piedi, Yoongi gli sale sulla schiena e afferrandolo per i capelli inizia a sbattere violentemente la sua testa sul pavimento di piccole mattonelle bianche. Più e più volte, sempre più violentemente finché della faccia dell'infermiere non si riconoscono neppure più i tratti generali.
-questo è quello che si meritano i pezzi di merda come voi, ora prova a allungare le mani all'inferno stronzo!- e da un l'ultima botta con il viso dell'infermiere sul pavimento.
Sento forse le ossa del cranio del malcapitato distruggersi ulteriormente e anche se dovrei sentirmi schifata dal tutto, in fondo non mi sento per nulla inorridita.
Yoongi si alza poi dall'uomo per poi portarsi le mani piene di sangue al naso e sentire l'odore che sembra mandarlo completamente in estasi.
-vieni qui gattina, ora sei al sicuro con me- mi dice allungando una mano verso di me per rassicurarmi e invitarmi a raggiungerlo. Io afferro i jeans e la camicetta in fretta e furia e lo raggiungo stringendomi forte al suo petto sentendomi seriamente al sicuro accanto a lui.
-chi ti tocca, è morto. Ora scappiamo via da qui. Ho un piano- e mi tira via con se, verso quella libertà che tanto abbiamo inseguito per mesi.

ONE SHOT ON BTS 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora