侘寂 - Wabi sabi - La bellezza dell'imperfezione - DabixHawks Omegaverse

10.

Hawks e Dabi si trovano in una stanza più piccola di quella precedente. L'infermiera deve continuare a fare le punture ai vari detenuti e di conseguenza i due non possono continuare ad occupare la sala adibita.

Hawks è ancora scosso dall'avvenimento precedente. I suoi istinti, la sua libido l'hanno tradito, trascinandolo in un atto lussurioso e privo di ogni forma professionale. Ma nonostante ciò, dentro di se, avverte un peso nei confronti del moro, una preoccupazione. La pastiglia ingoiata in precedenza dal moro. Il corpo dell'Alpha non ha bisogno di ingerire soppressori come l'Omega, sostanzialmente non ne è abituato, di conseguenza prendendolo quando non c'è l'esatto bisogno, potrebbe comportare reazioni sconsiderevoli al corpo dell'Alpha.

Hawks:"Kitoya.." lo richiama.

Dabi in risposta mugugna.

Hawks:"Hai ingoiato la pastiglia giusto?"

Dabi in silenzio annuisce.

Hawks:"Per voi Alpha..non..non è sconsigliato prenderle quando non c'è il bisogno?"

Dabi corruccia la fronte e si alza in piedi dal lettino su cui era comodamente seduto.

Dabi:"No, mi sent-"si blocca dipoi inginocchiarsi a terra e portarsi una mano sul petto. Nel suo viso si forma un'espressione dolorante.

Hawks spaventato si avvicina al detenuto, inginocchiandosi a sua volta.
Gli poggia le mani sulle spalle e lo guarda cercando di carpire quale sia il posto che gli causa tanto dolore.
Non trovando risposta ma solo strani mugugni si alza in piedi dirigendosi verso la porta.
Ma Dabi, lo afferra cingendo le braccia sul bacino poggiando la testa sul ventre del biondo.

Hawks confuso lo guarda e, quasi come per istinto, gli poggia una mano sui capelli.
La sua mano candida sprofonda nella chioma corvina e spigolosa del moro. Inaspettatamente sono morbidi anche se a tratti li trova ruvidi, come se fossero bruciati.

Dabi alza lo sguardo incrociando gli occhi ambrati del biondo. Il suo viso però, non mostra espressioni di dolore, anzi, sembra divertito agli occhi di Hawks che lo guarda confuso.
Dabi sorride dipoi tirare fuori la lingua e mostrare con sguardo fiero là pastiglia ancora intera.

Hawks gli lancia delle piume contro, che lo sbattono sul pavimento, al che il moro, ancora libero (senza manette) oppone resistenza.
Hawks continua a far volare le piume rosse verso il moro finché, non arrendendosi al fatto che riesce a schivarle tutte, si mette a cavalcioni su di lui, ancorandolo a terra, portando una mano sul collo. Dabi sorride divertito, e si blocca. Rimane fermo. Non oppone più resistenza. Guarda intensamente il biondo, che con un'espressione corrucciata continua a mettere forza.  Dabi allunga una mano, cercando un contatto.

Hawks lo nota ma, ciò che sente al momento, mettendolo completamente a disagio, è l'erezione del moro sotto il sedere.
Si alza velocemente ricomponendosi cercando di darsi un contegno.

Hawks:"Sei un coglione Kitoya " afferma duramente.

Dabi in risposta si alza, sputa la pastiglia in un cestino e si avvicina al biondo.

Dabi:"Che carino, ti sei preoccupato per me?" Sorride.

Hawks:"Preoccupato ? Tch. Pensavo solo a quanto sarebbe stato noioso dover chiamare un'ambulanza." Afferma orgogliosamente, tenendo le braccia conserte ed evitando il contatto visivo con il moro.

Dabi:"L'orgoglio è proprio una brutta bestia." dice avvicinando una mano vicino al viso del biondo, con l'intento di accarezzarlo, ma viene bloccato subito da una mano di quest'ultimo.

Hawks:"Senti. Ora mi sono stufato di giocare con te. Vedo che stai bene. Quindi ora ti fai riportare nella tua fresca cella."

Hawks così prende le manette, serrando in definitiva la libertà del detenuto. Lo trascina fuori dalla sala e va incontro all'infermiera.

Hawks:"La ringrazio per tutto ciò che ha fatto, ora il detenuto si sente meglio."

Mirko:"Oh, d'accordo.. comunque.."si avvicina ad Hawks "potremmo vederci..conoscerci meglio.." dice portando una mano sulla chioma del biondo.

Il diretto interessato sorride ma, al moro dietro di lui, questo non va bene, anzi. Lo fa solo che innervosire.
Infastidito, tira indietro bruscamente la guardia, che tenendo il detenuto saldamente per le manette, lo segue compiendo goffamente qualche passo indietro.

Hawks lo fulmina con lo sguardo e, l'infermiera intimorita dallo sguardo assassino del moro, si congeda per poi scappare via. Letteralmente.

Hawks riaccompagna Dabi in cella, e al suo arrivo viene subito accolto dal collega.

Present Mic:"Hawks!"

Hawks:"Hey Present Mic" lo richiama portando però  la sua attenzione nel serrare la cella.

Present Mic:"Questo detenuto ti ha dato problemi eh?"

Hawks:"Abbastanza, ma...dov'è il mio sostituto? Non dirmi che alla fine sei rimasto da solo!"

Present Mic:"Tranquillo, è andato via poco fa, oltretutto sei rimasto tutto quel tempo via che ti sei saltato il pranzo!"

Hawks:"Pranzo? Ma che ore sono?"

Present Mic:"È sera e tra poco il tuo turno finisce.."

Hawks ringrazia il collega per avergli ricordato questo particolare.
Il biondo, fa un paio di giri del piano osservando le celle pensando alle parole del collega.
"Quindi io mi sono fottuto una giornata intera di lavoro per stare dietro a quel detenuto?!" Pensa tra se e se, continuando a girovagare senza una precisa metà.
"Oltretutto, pranzo? Io non ho sentito fame.."
"Forse dev'essere per il calore.."
"La mia libido mi ha reso sazio senza che io me ne rendessi conto"
"Kitoya..."
"Mi sono lasciato andare con un detenuto...sono la vergogna dei carcerieri"
"Anche se..devo essere sincero con me stesso...non mi è dispiaciuto in fondo.. forse lo rifarei.."
"Ma cosa sto dicendo? Probabilmente è il mio istinto di Omega che parla ."

Present Mic:"Hawks!" lo richiama interrompendo
l'afflusso di pensieri del biondo.

Hawks lo guarda, e il collega senza proferire parola gli alza un dito in direzione dell'orologio.
Hawks deve staccare.
Si congeda e sotto lo sguardo persistente del detenuto Kitoya Toudoro, prende l'ascensore e sparisce.

Esce fuori dal carcere e spicca il volo per rientrare a casa. Arriva al suo appartamento, si prepara la cena e intanto pensa e ripensa, rimuginando sulle sue azioni.
Anche se lo nega a se stesso per via del suo orgoglio, lui stesso comprende che quel detenuto, l'ha completamente mandato in tilt.