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Hawks è consapevole che a quella provocazione non deve darci peso. Ma non può non farci caso. Non è la prima volta che gli vengano fatti apprezzamenti di quel genere ma non accetta che siano fatti da un detenuto.
Decide di voltarsi per scoprire chi è il "pezzo di merda" che si è rivolto in quel modo scortese.

Perché si, il suo primo pensiero è stato definirlo pezzo di merda.

Il suo sguardo glaciale, fissa attentamente il detenuto, piegato sul busto appoggiato con le braccia  alle sbarre

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Il suo sguardo glaciale, fissa attentamente il detenuto, piegato sul busto appoggiato con le braccia  alle sbarre.

Hawks :"Vedi di stare al tuo posto." avvilisce così il detenuto.

Dabi:"Però" sorride con aria compiaciuta "..per essere un Omega, hai la lingua tagliente eh ?"

A questa affermazione, Hawks sgrana gli occhi, quasi incredulo. Si chiede come sia possibile che quest'ultimo, abbia capito il suo genere. Forse però, ha tirato ad indovinare, pensa. Decide di non rispondere, guarda il numero della cella e, infine in pochi passi arriva davanti all'ascensore.

Scannerizza con il pass, le porte si aprono e finalmente può andare al suo piano. In pochi secondo Hawks si trova nel corridoio del primo piano. Apparentemente sembra tranquillo. Nessun schiamazzo, tutti i detenuti sono impegnati o a leggere o a dormire. A primo acchito Hawks è convinto che questo piano tranquillo sia il luogo perfetto per lui, anche se è impaziente di salire ai piani alti.


Passano i giorni, per Hawks è come se volassero. Ormai è domenica e il giorno dopo dovrà trasferirsi nel secondo piano. La sua prima settimana è andata piuttosto bene. Il primo piano è tranquillo, i detenuti non recano alcun disturbo. Forse è l'eccitazione della prima settimana di lavoro a fargli pensare che tutto va per il meglio. Ma, nonostante ciò, non riesce a togliersi dalla testa quel detenuto insolente della cella 181. Un ragazzo alto, capelli neri e spinosi, occhi color oceano e una muscolatura definita da ciò che si è potuto intravedere dall'uniforme. Ha varie cicatrici da ustione sul corpo costituite da toppe di pelle violacea bruciata tenute insieme da piercing e anelli di metallo. L'affermazione fatta il primo giorno di lavoro, l'ha scosso terribilmente. Il direttore l'aveva avvisato di stare in guardia, ma non pensava che venisse scoperto il primo giorno, specialmente da uno stupido detenuto.

È mattina, Hawks si sveglia, fa una colazione veloce e poi spicca il volo, atterrando in pochi minuti davanti al carcere. Saluta le guardie all'entrata e varca l'ingresso, dirigendosi verso l'ascensore. Di lì in poi, è sempre la solita routine: pass alla mano, scanner e si sale, stavolta però al secondo piano. Appena si aprono le porte dell'ascensore viene subito accolto dall'uomo cordiale conosciuto il primo giorno.

Present Mic: "Buongiorno ragazzo!"

Hawks:"Buongiorno a lei!Piacere sono Hawks."

Present Mic:"Piacere mio, sono Present Mic"

Concludono con una stretta di mano.

Present Mic:"Allora, queste sono le schede dei detenuti in ordine di collocazione nelle varie celle." dice porgendogli un mazzo di schede.

Hawks le prende in mano e si dirige verso un tavolino a cui è attaccata una sedia, una specie di banco in ferro. Per tutto il tragitto, anche se cerca di non darci troppo peso, è stato seguito con lo sguardo fino a quando non ha preso posto. Decide di continuare ad ignorare lo sguardo del detenuto e, si concentra sulle schede.

Comincia a leggerle, cercando di memorizzare i volti e i nomi, finchè non gli capita tra le mani la scheda del detenuto che alloggia nella cella 181.

"Nome completo: Kitoya Toudoro"
"Soprannome: Dabi"
"Famiglia: Sconosciuta. Si dichiara orfano."
"Età: 25/26"
"Quirk: Cremazione. Genera fiamme blu a massima temperatura dal suo corpo. Può bruciare e sciogliere qualsiasi cosa tocchi ed espellere le fiamme dal suo corpo per attaccare."
"Stato: Criminale. Colpo alla banca centrale giapponese. Nippon Ginkō."
"Genere: Alpha dominante."

"Bene bene..quindi ti chiami Kitoya, eh?" pensa tra se e se. Alza lo guardo e come poteva ben immaginare, Dabi non gli lasciava tregua, fissandolo intensamente.

Lo sguardo che Dabi gli volgeva, era totalmente carnale.
Nonostante Dabi avesse richiamato la sua attenzione nel peggiore modo possibile, non poteva fare a meno di ammirarlo in tutta la sua bellezza. Capelli leggermente spettinati color caramello, con due ciocche inarcate sul volto. Occhi ambrati impreziositi da dei segni neri sotto i dotti lacrimali. Impossibile per lui, non fare caso alle sue splendide ali rosse, costituite da un piumaggio visibilmente soffice, con piume che si allungano gradualmente verso il basso.
Ma per il moro, la vera ciliegina sulla torta, è il genere del biondo. Omega.
Per lui riconoscere gli Omega è come bere un bicchier d'acqua. Il suo istinto da Alpha dominante non sbaglia mai e, anche in questo caso, ha fatto centro.

Hawks dopo aver passato due ore a leggere tutte le schede dei detenuti presenti in quel piano, decide di fare un giro di controllo per il corridoio.
Mentre cammina, oltre a sentirsi quasi bucare la schiena dallo sguardo del moro, la sua attenzione viene richiamata da un detenuto che imperterrito, continua a rivolgersi a lui in modo totalmente inadeguato.

Hawks, capisce che deve farsi valere, anche perché se non da dimostrazione della sua forza dall'inizio, non verrà preso sul serio dalle teste calde che risiedono all'interno delle celle.
Comanda le sue piume, direzionandole verso il detenuto che continua a fare lo spaccone schernendolo.
Le piume viaggiano ad una tale velocità, da essere invisibili all'occhio umano. Passano attraverso le sbarre e bloccano il detenuto per i polsi e per le caviglie, sbattendolo violentemente contro il muro.
Infine una piuma si ferma a mezz'aria davanti al suo collo.
Gli schiamazzi che in precedenza, riempivano il piano, in questo momento sono decisamente diminuiti.

Hawks sorride beffardo avvicinandosi alla cella del detenuto che, come previsto, ha smesso di parlare.

Hawks: "Altro da aggiungere?" Dice piazzandosi con imponenza davanti alle sbarre.

Il detenuto, deglutisce sonoramente e, colto alla sprovvista, accenna un no con la testa. È visibilmente spaventato e lo si capisce dal suo petto che si alza e si abbassa velocemente.

Hawks sorride compiaciuto, richiama le piume a se, regalando la libertà al detenuto che silenziosamente si siede sul letto.

Mentre cammina per il corridoio, molti detenuti evitano il suo sguardo, altri che in precedenza chiacchieravano cessano di parlare.

Nonostante si sia riuscito a creare una posizione di rispetto, c'è ancora qualcuno che, nonostante la dimostrazione regalata in precedenza, continua a tenere un comportamento beffardo nei suoi confronti.

Present Mic, ha assistito a tutta la scena in silenzio, rimanendo sorpreso e ammaliato dal comportamento freddo e imponente del collega più giovane.

Il silenzioso brusio creatosi in precedenza, viene spezzato da dei battiti di mano.

Hawks si volta e nota il moro che applaude di gusto.

"Questo non ha capito un cazzo" pensa scocciato.

Decide di avvicinarsi alla cella 181 e, nel caso, dare una "lezione" al detenuto indisponente.

侘寂 - Wabi sabi - La bellezza dell'imperfezione - DabixHawks OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora