Sonno e sogno

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Io adoro dormire, nel mio letto, bello al caldo, avvolto nelle coperte. Ma ciò che preferisco sono i sogni. Non solo quel precetto di progetti futuri, ma anche quelle finestre d'immaginazioni che appaiono in fase REM (aka waifu maid). E mi ricordo ogni mio sogno. Uno particolarmente divertente per me era stato verso quando nacque mio fratello, lo presi in braccio e lo guardai negli occhi. Poi lui mi tocca con un dito, mi fa volare contro 6-7 muri e mi sveglio, per poi soffocare una risata e dubitare per la fisica.

Poi ci sono i sogni seri, per esempio, uno che riguarda un momento in Afghanistan, io e i miei cugini con imbraccio un fucile, non mi ricordo quale... ma credo il mio fosse un M13 (*COD's ex-meta intensifies*) e per sbaglio, partì un colpo verso mio cugino, che colpito gridò e cadde sul pavimento della trincea. Non preoccupatevi, era tutto ok. Lo curammo, per poi uscire ma il primo poco dopo colpito risultai io da un proiettile da un AWP (*CS:GO's meta intensifies*), in testa, per poi morire e svegliarmi con un sospiro per scaricare tutta la serietà di quel momento teso e sinceramente molto unico.

Poi ci sono i sogni... anzi, diciamo direttamente incubi. Ci sono solo un paio di persone che amo (mio fratello, mia madre, mio padre, la mia cugina, e... la mia sorellastra, o sorella, prendetela come volete), e ora immaginate questa scena: voi siete incatenati in una stanza di manicomio e davanti a voi avete le persone che amate. Dal nulla fluttuano armi di tortura e cose del genere, che iniziano a torturarli e ucciderli, senza che voi possiate fare nulla. Il risultato della stanza sono arti strappati a terra, sangue a volontà, e loro stesi a terra morti. Mi svegliai di colpo all'urlo di lei... non potevo sopportare di vederla così... e questo è un sogno ormai ricorrente...

E infine ci sono i sogni a me strappalacrime. Di notte, cielo stellato, su una collinetta, io e lei, colei che amo di più, amando quella vista perfetta che ammiravo in sua compagnia. Mi girai verso di lei, incrociai il suo sguardo, mi curvai verso di lei come lei fece verso di me, chiusi gli occhi, ormai potendo respirare la sua stessa aria, come lei fece e mi sentii poggiare qualcosa sulle labbra. Qualcosa come cotone.

Aprii gli occhi e notai che ero abbracciato al mio cuscino, dove avevo poggiato le labbra. Immediatamente scoppiai in lacrime silenziose. Non potevo sopportare di stare senza di lei. Non volevo stare senza di lei. Avevo bisogno di lei, dei suoi occhi, della sua perfetta voce, delle sue braccia, del suo calore, delle sue labbra. E tuttora ne ho bisogno. Ma purtroppo... non posso avere niente di lei. Solo la sua chat e le sue chiamate.

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