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Ho bevuto molto, ma tu non sei bello, e domani mattina sarò sobria, ma tu continuerai a non esserlo.
Ti piace la mia scollatura? Ti piace la sua?
Ogni donna vale solo narcisisticamente per te, lo sappiamo tutte ormai. Si ride di te. E parlo a ruota, libera, l'alcol mi guida, e giuro di non sopportarti sempre di più man mano che la tolleranza mi abbandona, e sono benedetta per questo. La tua voce non può più toccarmi, il tuo sarcasmo al massimo mi intenerisce, come il triste gioco di un menomato.
Hai sempre meno da offrire, da te imparo solo il triste, lo sporco, la base animale dell'umanità, e mi fai morali ingiuste che si dissolvono in azioni empie, e mi dai tristezza, come un animale mutilato, come un inconsapevole bastardo. Vola lontano da me, e maledici i tuoi nidi, posati dove non posso raggiungerti, con tutti coloro che ti somigliano, con tutto ciò che ho abbandonato.
La tua bellezza muore ogni giorno, insieme alla tua speranza. Sai di essere vicino allo schianto, ma ti illudi, oh, uccello nero. E la penna esplode, e l'amaro mi tinge, mi disperdo come calamaro nell'oceano - Addio, amore mio, addio.
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