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Il mio amore è un giovane dio che dorme espirando ruscelli d'aria, dal corpo magmatico e magnetico, il mio amore è padrone di ogni paesaggio. Mi ha chiesto con cortesia e curiosità di dedicargli un mio ritratto: io ho scelto le parole, ed esse bastano appena per restituirgli la sua grazia.
Ha gli occhi di un'anima nuova - forse un po' troppo furba e ricettiva per il mondo che vuole conquistare - bellissimi, con folte ciglia e pupille vispe, piene di cura per i dettagli. I suoi baci sono tanto delicati ed amabili, in ogni luogo, in ogni momento. Guardarlo mi commuove, la sua pace e la sua semplicità distruggono ogni mio timore, ravvivano la brace domestica che porto nel cuore.
Vorrei non infastidirlo mai, non costringerlo mai a nulla, vorrei vivere di vita contemplativa accanto a lui e offrirgli solo ciò che necessita, ma nel suo infinito calore talvolta mi ricorda che ama ogni parte di me, che nessuna mia azione gli appare superflua o vacua, ed allora prego tra le sue braccia che mai tutto questo cambi.
Il mio amore sa tanto, tanto e meravigliosamente minimalmente: si libera di tutto ciò che non serve e conserva solo il presente.
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