𝐼𝐿 𝑀𝐼𝒪 𝒟𝒪𝒩𝒪.

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"Per accettare chi sei, devi prima capire cosa sei, e una volta scoperto, non avere paura di ciò che è dentro te."

Mary Silver.

Riaprii gli occhi, mi trovai sdraiata, su un pavimento gelido

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Riaprii gli occhi, mi trovai sdraiata, su un pavimento gelido.
Mi alzai di scatto, e guardandomi intorno, notai che ero in una specie di stanza, completamente al buio.
Ero da sola, e ciò mi fece rabbrividire.
Ebbi un flash, di ciò che successe prima che arrivassi qui, e si creò un nodo nella bocca del mio stomaco, che me lo fece intorcigliare e dolere.
Damon, era stato ucciso, ed io pure, da quella Katherine.
Allora, le orecchie che mi ronzavano, e quel nome ripetuto più volte sul mio diario, erano tutti segni, che lei sarebbe stata un pericolo per tutti noi.
Ma, dove mi trovavo ora, e se ero morta, come pensavo, come mai Damon, non era qui con me?
D'un tratto, accanto ai ricordi della mia vita nel 1864, si accantonarono altri ricordi, che erano nascosti nel cofanetto del mio subconscio.
Iniziai a vedere nella mia mente, tre figure adulte, e iniziai a ricordare che erano i miei genitori, il mio diario, che mi aveva regalato mia nonna Onda, lo sciamano, che ci aveva trasformati tutti in pietra, la vita passata sotto forma di statua, e la moglie di tale sciamano, che mi trasforma in umana, facendomi vivere nel 1864.
E dopo che tutte queste informazioni, si liberarono, completando finalmente il puzzle di domande che avevo in testa, capii tutto.
Io ero una Banshee, come aveva detto Katherine, e Damon, lui non era affatto morto, essendo un vampiro, era immortale.
Quanto avrei voluto avere quelle informazioni prima, così che avrei potuto uccidere Katherine, e vivere la mia storia d'amore con Damon.
Invece no, ora sono qui, intrappolata in uno spazio del tutto sconosciuto, da sola.
Sospirai, e mi sedetti a terra, rassegnandomi del mio futuro.

<<Ti ricordavo molto più combattiva...>>

Disse una voce familiare, ma ci misi qualche minuto per capire, che fosse mia nonna Onda

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Disse una voce familiare, ma ci misi qualche minuto per capire, che fosse mia nonna Onda.
Mi alzai, e premetti i pugni.

<<Nonna?>>

Vidi una figura, comparire dal buio più totale, e dopo tanto tempo, rividi lei, mia nonna Onda, alla stessa mia età, con quei suoi capelli rosso chiaro, e mossi, che le scendono sulle spalle, gli occhi azzurri, e il sorriso gentile.

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