Finalmente era sabato. Per due giorni non avrei dovuto lavorare e soprattutto oggi verranno Abel e Arthur a trovarmi, mi mancano tantissimo. A pranzo andremo a mangiare tutti insieme nel ristorante qui vicino, di pomeriggio gli farò un po' vedere Sidney e di sera andremo tutti insieme al teatro. Direi che possiamo cominciare a scegliere gli abiti per la giornata, prima però devo mangiare. Uscii velocemente dalla mia camera e mi recai nella sala da pranzo per prendere al volo qualche biscotto e bere un po' di latte, mi aspettavo di incontrare Emma e Barbara, invece c'era solo Lawrence.
"Buongiorno Georgie"
"Oh, ciao, dove sono le ragazze?"
"Sono andate a trovare un'amica di Barbara"
"Ah ok, hai già fatto colazione?"
"Si, vado a lavarmi, a dopo"
"A dopo"
Dopo aver finito di fare colazione rimasi un po' in sala da pranzo per pulire e mettere in ordine, quando improvvisamente entrò Lawrence con solo un asciugamano legato in vita e i capelli bagnati.
"Lawrence ma cosa fai"
"Niente volevo un biscotto"
"Ho capito ma non puoi presentarti così"
"Così come?"
Vidi che si stava trattenendo un risatina
"Vabbè lascia stare e vatti a vestire, se continui a girare così per casa ti ammali"
"Va bene mamma"
"Smettila sono seria"
"Ma se stai per scoppiare a ridere"
"Non è vero!"
"Va bene come dici tu"
Quando Lawrence faceva cosi mi faceva proprio imbestialire
Mi andai a vestire velocemente, volevo indossare un abito carino per andare al ristorante decisi di indossare questoQuesto colore richiamava i miei occhi, per questo mi piaceva molto, c'era solo un problema...non riuscivo a stringere i lacci del corpetto perché erano dietro e di solito mi aiutavano o Emma o Barbara, ma dato che non sono a casa dovrò chiedere a...Lawrence. Sinceramente mi vergognavo un po' ma non avevo altra scelta, così tenendomi il vestito nella parte di davanti con le mani andai a bussare alla porta di Lawrence, che per fortuna era accanto alla mia.
"Lawrence, potresti aprirmi un attimo?"
"Ehm si arrivo"
La storia prende un attimo il punto di vista di Lawrance, come se non fosse più Georgie a parlare e pensare, ma lui."Lawrance punto di vista"
Andai ad aprire a Georgie, e improvvisamente me la ritrovai lì davanti con i suoi bellissimi capelli ricci tutti scompigliati e il vestito slacciato, d'impulso davanti a tale bellezza arrossii, appena tornai in me vidi che Georgie mi fissava, chissà cosa stesse pensando.
"Georgie cosa c'è?"
"Scusa potresti allacciarmi il corsetto?"
"Ehm si certo"
Mi avvicinai a lei, presi i due lacci del corsetto e iniziai a stringerli
"Così va bene o è troppo stretto?"
"No è perfetto"
Adesso il punto di vista torna quello di Georgie
Lawrance era davvero bellissimo, aveva una camicia bianca sbottonata e dei pantaloni di velluto marroni, dopo che mi strinse il corsetto lo ringraziai e mi girai per andarmene ma lui mi bloccò tirandomi per il braccio
"Aspetta Georgie"
Si avvicinò e mi spostò una ciocca di capelli da davanti la faccia, io non dicevo niente.
"Sei bellissima"
Si avvicinò sempre di più e fece sfiorare le nostre labbra, così prese coraggio e mi baciò.
Dopo qualche secondo si staccò, penso che capire se io fossi d'accordo o no, allora io lo baciai a mia volta, però si stava trasformando in qualcosa di più, le nostre lingue si muovevano contemporaneamente e improvvisamente lui lasciò perdere la mia bocca e si fiondò sul mio collo. All'improvviso qualcuno bussò alla porta e riportò me e Lawrance alla realtà
"Lawrance tesoro sono io, zia Barbara, appena sei pronto scendi che andiamo, avvisa tu Georgie"
"Si...si certo zia, a...a dopo"
A quel punto io e Lawrence ci guardammo e realizzammo cos'era appena successo.
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Georgie: the sequel
FanficAnno 1860; Georgie, Abel e Arthur tornano finalmente nella loro amata Australia che tanto gli era mancata, una volta arrivati riprenderanno in mano la loro vita precedente e faranno nuove conoscenze