cap II

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la mattina seguente si svegliò molto più presto del normale, udite udite, per la prima volta in 19 anni di vita, aveva preceduto la sveglia. erano le 7:23, molto molto presto se consideriamo che di solito nel weekend si svegliava alle 14, se non più tardi, e questo principalmente perché dai, era quasi un adulto, aveva finalmente la sua libertà e la sua pace e tranquillità, se non fosse per bakugo che ogni volta rompeva il cazzo.
MA NON È QUESTO IL PUNTO, sero per qualche motivo era rilassatissimo, e per "per qualche motivo" intendo che lui era il tipo a cui l'ansia veniva si e no 6,7 secondi prima della cosa per cui doveva avere ansia.
decise di alzarsi dal letto, disattivare la sveglia e andare in bagno, con tutta la calma di quest'universo. prese il suo FANTASTICO spazzolino che gli aveva regalato denki, (arancione e nero di qualche cinese scrauso che li vendeva in una bancarella alla festa del paese dov'era nato denki, saitama) e ci mise un po' di dentifricio alla menta anche se consapevole che l'alito di menta gli sarebbe durato 2 secondi per il fumo. si mise lo spazzolino in bocca e iniziò a spogliarsi per entrare in doccia, ripeto, tutto questo con tutta la calma del mondo. entrò in doccia, mentre si bagnava con l'acqua calda manco fosse quella dove si mette la pasta, si lavava i denti, tutto come sua abitudine.
una delle sue abitudini migliori era quella di avere molta cura dei suoi capelli, usava solo shampoo vegani e che non danneggiavano i capelli, perché se doveva proprio tenere a qualcosa, sarebbero stati i capelli (oltre a todoroki ovviamente).
dopo mezz'ora, uscì dalla doccia, si mise un asciugamano bianco attorno alla vita e tornò in camera per prendere i vestiti che si sarebbe messo. sero era pieno zeppo di tatuaggi da testa a piedi e aveva piercing ovunque fosse possibile, certo, lo criticavano in molti e ai bambini faceva paura ma hey, lui era un bonazzo, era questa la sua convinzione.
mentre si vestiva rifletté sul fatto che in quel momento c'era troppo silenzio, non lo sopportava, il silenzio era una delle cose che odiava di più, decise di mettere un po' di canzoni per illuminare un po' l'atmosfera ecco, mise la sua playlist del momento, e per puro destino partì la sua canzone preferita "sweet child o' mine" dei guns n roses. iniziò a canticchiare mentre si vestiva.
una volta finito di vestirsi tornò in bagno e si mise i vari oli e creme per i capelli, per poi prendere la spazzola è iniziare a pettinarli a ritmo di musica, appena finito prese dallo scaffale in basso a destra il phon, era uno di quei phon piccoli bianchi. si prese di santa pazienza e iniziò ad asciugarli, rendendoli più lisci con la spazzola.
appena finito di asciugare i capelli, si guardò allo specchio, aveva tatuaggi ovunque tranne che in viso, in viso non ne aveva neanche uno, e non voleva farsene. si pettinò i capelli un'ultima volta, si mise il suo profumo preferito, che sapeva di liquirizia e cannella, si mise un po' di ombretto nero sugli occhi e dell'eyeliner.
erano ancora le 8:38, per questo decise di mettere apposto un po' la camera, mise a posto il letto e sistemò sulla scrivania, piegò il pigiama e lo mise accuratamente sotto il cuscino, si mise ad innaffiare il suo bonsai e poi prese il telefono e il portafoglio e uscì, era giusto in tempo, tutto perfetto, tutto perfettamente in ordine, nulla di sbagliato e stranamente non aveva dimenticato nulla.
si diresse verso la porta d'ingresso dei dormitori, non c'era ancora nessuno, tutto così silenzioso e calmo, prese il telefono che aveva nella tasca dei pantaloni e decise di mandare un messaggio a todoroki.
"hey :) io sono fuori, ti aspetto!"
una volta inviato sorrise, cazzo se era in ansia in quel momento, ma allo stesso tempo non vedeva l'ora di vedere quel bel faccino. ovviamente todoroki gli lasciò il visualizzato, come gli era solito fare, ma dopo qualche minuto, precisamente alle 8:57, lo raggiunse, aveva una felpa rosa pastello e dei pantaloni bianchi abbastanza stretti, tanto da mettere in evidenza la forma delle sue gambe. sero lo guardò, arrossendo di botta, cazzo, quei pantaloni erano i suoi nuovi preferiti.
"hey sero, ti sei vestito bene oggi, mi piace la tua giacca."
disse todoroki, con le guance leggermente tinte di rosso, era credo uno dei primi complimenti che gli avesse mai fatto, infatti le guance di sero diventarono ancora più rosse di prima, se le sentiva bollenti, come l'acqua della doccia di prima.
" oh, grazie roki, anche a me piace la tua felpa, ti sta bene il rosa!"
todoroki sorrise senza dire nulla, diciamo che non era la persona più socievole al mondo ecco, parlava solo quando era strettamente necessario. sempre todoroki gli prese la mano con cautela, come se stesse prendendo un po' di cotone per disinfettarsi, e iniziò a camminare verso il bar del fratello, con tutta la calma del mondo. sero nel frattempo era così felice, stringeva la mano di todoroki come se fosse la cosa più preziosa che aveva, tenere la mano di todoroki lo rassicurava, era più piccola della sua ma era calda, un calore che gli vagava per tutto il corpo, le loro mani si intrecciavano perfettamente, sembrava tutto così calmo e perfetto, tutto così meraviglioso e piacevole, una sensazione a cui non avrebbe mai rinunciato.
arrivarono davanti al bar, sero aprì la porta, facendo entrare prima todoroki poi lui, gli piaceva molto fare cose di questo tipo. il fratello, kaji, era sul bancone, aveva sui 20 anni, per l'esattezza 23, aveva lasciato le superiori e si era dato a piccoli lavoretti part-time prima di aprire un bar tutto suo, aveva un figlio, haru, e una fidanzata con cui stava da 6 anni ormai, aki. nonostante avesse una famiglia era un donnaiolo, aveva i capelli rasati e decolorati, piercing principalmente sulle labbra e sulle orecchie, qualche tatuaggio ma non al livello di sero e gli occhi chiari, molto molto chiari, di un azzurro ghiaccio.
"yo, hanta! hai portato il fidanzato?"
"no stronzetto, è un mio amico."
disse sero, arrossendo visibilmente, poi si girò verso todoroki, guardandolo negli occhi
"ordina pure quello che vuoi, tanto offre lui"
"hm, un caffè macchiato per favore."
"per me il solito, lo sai no?"
kaji annuì e si mise a lavoro, nel frattempo todoroki e sero si misero su un tavolo vicino alla finestra, diciamo che il bar era sempre un po' affollato, infatti quasi tutti i tavoli erano sempre pieni, ad eccezione di quel giorno, c'erano giusto 3/4 persone ed era sabato mattina.
"senti todoroki, posso chiederti una cosa?"
"hm, dimmi."
"non è che percaso ti piacciono anche i maschi?"
"oh? nono, credo di essere etero, non mi sono mai posto questa domanda, perché?"
sero si sentì le guance andare in fiamme, doveva inventarsi qualcosa, qualsiasi cosa, non poteva di certo dirgli "no guarda lo dico perché sei un figone e voglio scoparti manco fossi in calore"
"eh, curiosità"
"ok, tu invece? sei etero tu?"
"eh? io? io sono un gay panromantico!"
lo disse con tutta la fierezza del mondo, dimenticandosi che questo era un vero e proprio coming out
"..ti da fastidio per caso?"
disse, mettendo la mano sulla nuca, imbarazzato, tutta la fierezza con cui l'aveva detto stava lentamente lasciando il suo corpo.
"oh, no. non mi interessa molto in realtà, per essere tuo amico voglio che tu sia simpatico, il resto è irrilevante."
fece un respiro di sollievo, lo accettava, phew, peso dal petto tolto, ora rimaneva quello sul cuore, ma non avrebbe detto nulla per oggi su ciò, non voleva accelerare i tempi.
"bene, grazie per accettarmi!"
"di nulla."
arrivò kaji da loro e gli lasciò le bevande sul tavolo per poi tornare al bancone senza accennare una parola, la verità era che aveva capito, sero era perso per todoroki, sorrise, fiero del fratellino, che tanto fratellino non era visto che aveva ormai 19 anni.
il resto dell'"appuntamento" andò a gonfie vele, persero tempo a ridere, insultate endeavor anche in aramaico, e raccontarsi aneddoti a vicenda, todoroki si stava aprendo sempre di più con sero, e sero lo notava e apprezzava tutto ciò, sperando che un giorno quell'apparente amicizia si trasformasse in qualcose di nuovo, magari qualcosa di più, ma per ora si godeva todoroki solo e soltanto come amico, così come faceva anche todoroki stesso, anche lui sotto sotto, innamorato di sero.

~angolo autrice~
~salve, sono di nuovo io, questo capitolo è più lungo di quello precedente perché io non ho letteralmente limiti, avrei potuto scrivere altre 6273627 parole perché è mia abitudine dilungarmi e scrivere tanto.
oggi sono qui per annunciare che ho un profilo role su ig, quindi se volete darci un occhiata è qui
mxnly.sh1t (su kiri ofc)
sono attivissimo su entrambi quindi se volete scrivetemi per fare amicizia o eventualmente per qualche role.
vi anticipo che haru e aki saranno descritti meglio nel prossimo capitolo e che la kiribaku, la izuocha e la denkijirou saranno presentate tra 3/4 capitoli, restate sintonizzati e spero abbiate una buona settimana, mwah <3
-30.01.2022-
parole: 1537~

why should you care? [s.h. + t.s.] &lt;3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora