Giornate no

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Le giornate no io le ho praticamente almeno 5 volte al mese. È un'attitudine naturale la mia, a differenza di molti però non mi fanno schifo, anzi dopo che ne esco mi sembra quasi sempre di aver aggiunto qualcosa di più alla mia interiorità. Forse per alcuni risulterò una negativa masochista, ma non posso farci nulla, quando un pensiero negativo mi entra nella testa, è difficile smetterla di pensarci, anzi la mia mente si focalizza solo su quello. Delle volte esagero, la ammetto sono un po' melodrammatica, la chiave per uscire per me a un certo punto è l'autoironia e il cercare di ridimensionare la cosa. Alla fine dei conti la cosa che conta è che io abbia una casa e dei beni per nutrirmi, nulla può essere così catastrofico, inoltre la coscienza dello scorrere del tempo mi rassicura tantissimo. Se ho qualcosa da fare di impegnativo che mi mette ansia penso sempre che il giorno successivo sarà passato, e starò  facendo tutt'altro e la mia vita avrà altre preoccupazioni.
Tutto sta nel non disprezzarci troppo quando abbiamo delle giornate così e così, ma accettare che siamo in un momento di vulnerabilità e che per questo in qualche modo stiamo cambiando, anche se siamo solo presi a male per una serie di sfighe infinite che si susseguono una dopo l'altra.
Questo periodo è abbastanza pesante, vorrei scrivere, ma non ho tempo, ho gli esami, ma credo che il mio corso di laurea non mi piace per niente, per cui mi sembra tutto tempo perso,vorrei cercare di capire cosa fare in alternativa, ma devo studiare, sto aspettando che mi fissino questo benedetto esame della patente e vorrei solo avere più tempo libero e la possibilità di fare nuove amicizie. Nulla di tutto ciò ora è fattibile, ma il pensiero che tra due mesi le cose saranno cambiate, nel bene o nel male, almeno mi dà la bella sensazione di non essere statica.

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