2.

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«Com'è andata?» appena entrata da John B, mi chiese.

«Secondo te?»

«Dal tuo aspetto, deduco male.» rise, prendendomi in giro per i miei vestiti completamente sporchi di fango.

«Maledetta palude.» sbuffai, alzando gli occhi al cielo. «Sono appena diventata un maialino che adora giocare col fango.»

«In effetti.» contestualizzò Sarah.

«Siete molto divertenti.»

«Passiamo alle cose importanti. Cosa ti ha detto JJ?» demandò Pope.

«Quello che mi aspettavo.» mi sedetti, cercando di pulire un minimo la sporcizia che mi si era appiccicata addosso. «Mi ha chiesto perché io sia tornata, dicendomi che non ho il diritto di piombare qui dopo quattro anni.» incrociai le braccia al petto. «In parole povere, non vuole che io stia qui.»

«Come dargli torto, Madison?» contestò Kiara.

Nel mentre ero da JJ, lei aveva raggiunto la casa di John B con una delle sue solite bandane colorate che le tenesse i capelli.

«È palese che tu gli sia mancata e che si aspettava almeno un saluto.»

«Conosci bene il rapporto che si era instaurato tra voi due prima che tu partissi. È ferito, e conoscendolo non gli passerà presto.» affermò la ragazza bionda.

«Già, lo so.» sospirai affranta. «Ho bisogno di fare una doccia.» sollevai le sopracciglia, dopo aver annusato la manica della mia maglietta.

«Ricordi dove sono le mie magliette?» chiese John B, facendomi capire che potessi prenderne una per cambiarmi.

«Come dimenticarlo?» risi, sollevandomi dalla sedia e dirigendomi all'interno della casa. «Hai davvero un modellino della Royal Merchant?» restai esterrefatta, vedendo quanto fosse perfetto.

«Carino, vero?» vidi il suo sorriso dal portico.

«Prendo questa bianca!» esclamai, estraendo una lunga maglia dal cassettone.

«È la mia preferita, Madison!» sbuffò ironicamente. «Non rovinarla, la voglio indietro sana e salva.»

«Tranquillo, John B.»

Mi diressi velocemente verso il bagno, dove una bellissima doccia mi stava pregando di entrarvici.

Legai i miei capelli scuri in una specie di chignon disastroso, lasciando due ciuffetti scorrermi lungo il viso.

Nonostante fossimo all'inizio dell'estate, non appena denudai il mio corpo, sentii una scia di vento che mi fece catapultare all'interno della doccia, dove l'acqua calda iniziò a scorrermi lungo il corpo.

Ripensai a quelle ore che avevo trascorso lì, piene di emozioni tristi e felici.

Ripensai a JJ, con il quale avrei voluto andasse diversamente.

Fortunatamente le ante della doccia non erano trasparenti, ma nonostante ciò cercai di coprirmi di scatto quando qualcuno spalancò la porta.

«John B!» esclamò. «Hai già tradito Sarah, portando nuove ragazze da scopare a cui offri il lusso anche di lavarsi in casa?» chiese, lavandosi le mani, sfregandole rumorosamente.

Era lui.
Era JJ.

«JJ!» rispose l'amico a sua volta. «Quella è Madison!»

«Porca puttana.» disse semplicemente, uscendo e chiudendosi la porta alle spalle violentemente.

«Che cazzo, amico. Potevi dirmelo prima.» gli sentii pronunciare dall'esterno.

Erano tutti qui, per me era il momento di raccontare la vera versione dei fatti e risolvere i vari problemi creati.

Change - JJDove le storie prendono vita. Scoprilo ora