8.

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"E quindi gliel'hai detto?" strabuzzò gli occhi Sarah. "Cioè, gliel'hai proprio detto?"

Era passata circa una settimana da quando avevo confessato a JJ che provassi qualcosa nei suoi confronti, ma nonostante ciò ancora non seppi dare risposta ai dubbi che mi aveva creato.

Sarah, quella sera, aveva intenzione di portarmi in un posto, in modo da staccare la spina e lasciarsi i problemi alle spalle.

"Si, Sarah." annuii. "Gliel'ho detto e come risposta ho ricevuto una fuga."

"Guarda il lato positivo." cominciò. "Non è un no netto."

"Che vuoi dire con no netto?"

"Voglio dire che se lui non provasse lo stesso te lo avrebbe detto chiaramente."

"Dai suoi occhi ho notato tutto tranne che una minima possibilità per me." calciai un sassolino. "Non c'è speranza."

"Io credo invece che tu l'abbia scombussolato." si aggiustò i capelli, tirando una ciocca dietro le orecchie. "Se John B lo facesse con me, resterei anch'io esterrefatta."

"Sarah, mi ha raccontato cose che non pensavo potessero mai accadere." puntai i miei occhi nei suoi, come se fossi spaventata. "Stava per diventare padre." sussurrai, ancora incredula.

"Già, e non ti dico cosa ci è voluto per fargli togliere dalla testa il desiderio di avere un bambino, dopo che ha saputo che Veronica lo avesse perso."

"Chi è questa Veronica?"

"Oh, una brava ragazza. Lei e JJ erano molto amici."

"Così tanto amici da scopare?" risi divertita.

"Si, più o meno." rise a sua volta. "È capitato."

"Poi cos'ha fatto?" posai lo sguardo sulla sabbia sotto ai nostri piedi mentre le onde sfioravano la nostra pelle.

"Poi ha insinuato che avesse abortito di sua volontà." fece spallucce. "Effettivamente Veronica non aveva mai voluto diventare madre in così giovane età."

"Quindi JJ crede che Veronica abbia abortito senza dirgli nulla?"

"Si, siamo su quella strada."

"Ma è assurdo." esclamai, ancora più stranita dalla situazione.

"Lo è, ma JJ non lo avevo mai visto così preso." disse. "Non amava Veronica, ma si comportava come se lo facesse. Il bambino sembrava essere una delle sue uniche speranze."

"Aveva già pensato al nome?" sorrisi, immaginandolo con un bambino tra le braccia.

"Certo che si, aveva programmato proprio tutto." sorrise a sua volta. "Voleva chiamarlo John B, nel caso fosse stato maschio." sorrise ancora, provocandolo anche sul mio volto. "Hai idea di quanto fosse felice JB?"

"Immagino." risi. "E se fosse stata una femmina?"

"Madison." semplicemente disse, facendomi bloccare sul posto.

"Voleva chiamare sua figlia Madison?" balbettai nel momento in cui una lacrima mi rigò il viso.

"Ne era super convinto." ammise. "Capisci perché dico che è impossibile che lui non provi nulla?"

"Sono molto preoccupata, ma allo stesso tempo sollevata, Sarah." infilai le mani nei capelli, dopo aver rimosso la lacrima, frustrata. "Non ho idea di cosa pensare."

"Lascia scorrere."

"Lascio scorrere?"

"Si, esatto." rispose, nel mentre ricominciammo a camminare. "Lascia che sia lui a venire da te."

Change - JJDove le storie prendono vita. Scoprilo ora