5

2K 107 143
                                    

Mini minuscolo piccolissimo spazio autrice!! Ciao a tuttə e grazie a coloro che, adesso che sto ripubblicando la storia - con le dedite correzioni - si stanno apprestando a leggerla <3 Volevo avvisarvi che, una volta messo il prossimo capitolo (che sarà l'ultimo!!) mi sposterò sul nuovo profilo testatralenuvol quindi, se vi va, seguitemi lì che ho già iniziato a pubblicare qualcosa!

Manuel aveva stentato a crederci quando lesse il messaggio inviatogli su Instagram da Riccardo: esattamente, dopo avergli quasi rotto il setto nasale cos'altro voleva da lui?

Simone inoltre non sapeva niente di quel futuro incontro tra i due, o almeno così diceva il testo scritto dal ragazzo - sarebbero stati solo loro due con lo scopo di risolvere tutto.

Beh, l'unico modo di risolvere tutto sarebbe stato far tornare quel figlio di papà al suo habitat naturale - sui Parioli -  lasciando stare Simone con lui. Doveva tornare tutto come un anno e mezzo prima, evitando tutta la sofferenza che Manuel aveva provocato al corvino.

Nonostante questo era stato a sentire cosa gli aveva detto Chicca e adesso si trovava lì. Era seduto su una sedia nera con uno scomodo cuscino posto sopra, davanti a sé aveva un tavolino del medesimo colore della sedia con al centro un vasetto di fiori affiancato da una scatolina con bustine di zucchero, sia semplice che di canna.

Erano quasi le sette di sera e Riccardo ancora non arrivava, ma non esisteva un'ora più decente per vedersi e finire di discutere, senza rompere nessun setto nasale questa volta magari?

«Ciao - una voce arrivò dalle sue spalle - Scusa il ritardo, ho trovato traffico.» il che, considerando l'ora,  poteva pure essere vero

«Non te preoccupa'. Sto qua da soli cinque minuti.» si percepiva che Manuel si trovasse lì semplicemente per fare un favore a qualcuno. Quel qualcuno era Simone, nonostante non sapesse dell'incontro tra i due - avrebbe sicuramente apprezzato che il suo ragazzo fosse andato d'accordo con il suo migliore amico, o comunque che i due fossero riusciti a trovarsi nella medesima stanza senza comportarsi in maniera incivile.

I due ragazzi furono raggiunti da un cameriere che, avendo sì e no una ventina d'anni, domandò loro cosa volessero ordinare. Entrambi optarono per un anonimo caffè corto: si erano trovati lì solamente perché c'erano altre persone e, obbligatoriamente, avrebbero dovuto mantenere un comportamento adeguato.

Manuel non avrebbe mai accettato di vedersi in altri posti, considerando che il pariolino non si era fatto alcun tipo di problema a percuoterlo davanti a tutti fuori da una discoteca.

«Ti devo delle scuse - prese parola il biondo - So' stato uno stronzo.»

«Te c'hanno obbligato a fallo?»

Riccardo scosse la testa. «Sono serio, mi dispiace. Ho esagerato.»

«Mhm. Si, ti sei comportato da stronzo.»

«Manco te però hai avuto un gran bell'atteggiamento.»

«C'hai ragione. Io ho baciato Simone pe' primo però nessuno lo ha obbligato poi.» Manuel sapeva di aver esagerato spezzando quella freccia a suo favore però era una specie di rivincita che voleva prendersi. A giurare dall'espressione che aveva assunto l'altro, poteva dire di averla avuta.

«Non voglio parlà de quello ora - tirò corto lui - Semplicemente volevo dirti che non sono come m'hai visto l'altra sera, sono diverso. Purtroppo molto spesso non ragiono, non mi sto giustificando, assolutamente, e quando penso che le persone a cui tengo possano soffrire me va 'n bambola il cervello.»

Another Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora