Come ogni mattina il suono della sveglia mi fece risvegliare dal mio coma di sonno profondo. Mi coprii il viso con un cuscino sperando così che quel trillo persistente avrebbe smesso di rimbombarmi nelle orecchie e martellarmi le tempie, ma purtroppo non fu così, mi costrinse a mettermi seduta. Svogliatamente mi allungai verso il comodino e misi fine a quella tortura per le mie orecchie.Tirai un sospiro di sollievo appena la stanza venne invasa dal silenzio, mi stiracchiai e finalmente mi alzai dal letto, mi diressi in bagno per preparami per andare a scuola.
Mi sfilai il pigiama ed entrai in doccia, chiusi gli occhi quando il getto d'acqua colpì il mio corpo, mi beai del lieve torpore che mi donava quella pioggia calda.
Le urla di mio fratello provenienti dall'altra stanza mi fecero riaprire gli occhi, cercai di comprendere che cosa mi stesse dicendo.
<<Nemesi muoviti, devo andare a lavoro>> il solito perfettino, quella mattina non si poteva proprio lamentare perché ero anche anticipo. Mi finii di lavare con calma, ed ignorai le sue inutili lamentele. Uscii dalla doccia e mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo, entrai nella cabina armadio ed esaminai i vestiti appese alle grucce, optai per qualcosa di comodo.
Afferrai il manico dello zaino e andai in cucina. Mio fratello stava appoggiato allo stipite del bancone a bere il suo amato cappuccino, alzò lo sguardo su di me appena si accorse della mia presenza. <<Sono pronta, possiamo andare>>
<<Ok, hai preso tutto? Non vorrei disturbare di nuovo Kyle>> mi osservò con il suo solito sguardo amorevole. Annuii alla sua domanda e mi portai lo zaino in spalla, mio fratello Jacob lasciò la tazza ormai vuota all'interno del lavello, prese la sua ventiquattro ore dal tavolo e finalmente uscimmo di casa.
Il tragitto in auto fu silenzioso ma tranquillo. Quando arrivammo, Jacob fermò la sua Aston Martin di fronte al cancello della scuola, prima che potessi uscire dall'auto mi fermò.
<<Nems ascolta>> mi girai verso di lui e gli prestai la mia totale attenzione. <<So che gli ultimi anni non sono stati facili per te, con la storia di mamma che è fuggita con un altro uomo e papà che è sempre più assente, ma voglio che tu sappia che per qualunque cosa io sono qui>>
<<Lo so Jacob, tu ci sei sempre>> l'unico aggiungerei, ma mi limitai a tenerlo per me. Mi attirò a se e mi strinse in un forte abbraccio. Cercai di liberarmi dalla sua stretta, nonostante adoravo ricevere quelle dimostrazioni d'amore, il mio corpo sembrava rifiutare quel contatto.
<<A dopo fratellone>> uscii velocemente dall'auto, mio fratello ricambiò il saluto nel momento stesso che chiusi lo sportello dell'auto. Mi allontanai il più velocemente possibile, non volevo che le lacrime prendessero il sopravvento o solcassero il mio viso senza il mio consenso.
Lasciai andare un grosso respiro quando arrivai davanti al mio armadietto. Non era facile per me parlare di tutto quello che ci era successo in quei ultimi anni, Jacob ed io non eravamo abituati ad esporre le nostre emozioni e nonostante l'abbandono da parte di nostra madre ci aveva feriti, e non poco, preferivamo far finta che non fosse successo, come se la nostra vita fosse rimasta immutata, e sarebbe potuta rimanere realmente immutata la nostra vita se non fosse stato per le responsabilità che quell'abbandono ci aveva addossato.
Presi il libro di matematica dall'armadietto che poi richiusi. Sobbalzai per lo spavento appena notai la figura possente del migliore amico di mio fratello. <<Kyle! Ma sei coglione, cazzo mi hai spaventata!>>
<<Oggi abbiamo due ore di filosofia insieme cara Nemesi>> annunciò con un ghigno malizioso a contornargli il viso. Mi avvolse un braccio intorno al collo e ci incamminammo verso la classe di filosofia.
Kyle per me non era il migliore amico di Jacob, ma era mio fratello. Avevo solamente tre anni quando Kyle e Jacob avevano stretto amicizia al primo anno di elementare, da lì in poi Kyle era diventato fondamentale per noi.
<<Non so per cosa lamentarmi: se per le due ore di filosofia o per le due ore con te>> ridacchiai. Entrammo in classe e andammo a sederci al nostro solito posto l'uno accanto all'altro.
Kyle stava ripetendo per la seconda volta il primo anno di giurisprudenza, per questo motivo avevamo la maggior parte dei corsi in comune. Kyle era tra migliori studenti dell'istituto, aveva vinto una borsa di studio per entrare in quella università. Aveva perso il primo anno a causa mia, per starmi accanto in un momento difficile e se da un lato apprezzavo questo suo gesto da un lato mi sentivo tremendamente in colpa.
La voce seccata del professore mi fece tornare alla realtà. <<Buongiorno ragazzi, oggi spiegheremo un nuovo argomento, aprite il libro a pagina 222>> sbuffai ed aprii il libro alla pagina detta dal professore.
Aprii anche il quaderno ad una pagina vuota e presi una penna dall'astuccio, così da aver tutto pronto senza perdere tempo inutile.
<<Che rottura di coglioni>> borbottò sottovoce Kyle. <<Hai una penna in più? La mia è scarica>> mi bisbigliò. Annuii ed estrassi una penna che tenevo di scorta dall'astuccio.
La lezione iniziò e appuntai tutto quello che ritenevo più importante.
Verso fine lezione iniziai a sentirmi a disagio, Kyle mi stava fissando insistentemente, il suo sguardo famelico vagava su tutto il mio corpo, mi stava divorando come uno sporco perverso ingordo. Avrei tanto voluto tirargli una sberla in testa per farlo smettere, sapevo che lo stava facendo apposta per farmi irritare.Fortunatamente la campanella suonò, tirandomi fuori da quel disagio. Presi il mio zaino e raccattai i libri velocemente, uscii dalla classe a passo spedito nella speranza di non farmi raggiungere da lui.
Kyle aveva l'abitudine di infastidirmi, sembrava piacergli quando lo urlavo addosso o mi innervosivo per colpa sua. Mi fermai dietro un angolo sicura di averlo seminato, ma purtroppo poco dopo me lo ritrovai davanti.
Sbuffai. <<Che cazzo vuoi adesso?>> gli sbraitai addosso. I miei occhi caddero involontariamente sul suo corpo, Kyle era davvero un bellissimo ragazzo, aveva i capelli rasati di lato ed un ciuffo riccio color cioccolata che gli copriva la fronte, i suoi occhi verdi erano come calamite per chiunque li guardasse, il tatuaggio chaos inciso sotto al suo occhio destro lo rendeva ancora più attraente, le sue labbra erano poco carnose ma rosse come ciliegie, il suo corpo statuario faceva venire i capogiri ad ogni donna che gli passava accanto, il suo corpo era ricoperto da tatuaggi e se non fosse stato che per me era come un fratello ci avrei fatto anch'io un pensierino.
<<Tuo fratello mi ha appena scritto che stasera mangerà fuori, questo vuol dire che stasera saremo solo noi due>> sghignazzò consapevole che ciò mi avrebbe fatto infuriare.
<<Assolutamente no, non ho bisogno di una balia, so che vieni a farmi compagnia solamente perché ti fa pena il fatto che ceno da sola>> nonostante avessi vent'anni a volte Jacob e Kyle mi trattavano ancora come una bambina, erano sempre stati fin troppo protettivi con me, alle volte mi piaceva il loro modo di fare altre volte lo detestavo.
<<Non vengo mica per te, vengo per scroccare Netflix e un divano da dodicimila dollari super comodo e reclinabile>> abbassò e alzò le sopracciglia in modo allusivo, non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridere, era davvero esilarante a volte e quella conversazione mi stava già stancando, era una causa persa cercare di far cambiare idea a Kyle, sapevo perfettamente che il motivo non era né quello detto da me né quello detto da lui, voleva solamente tenermi d'occhio.
Cercai di ignorarlo anche se era molto difficile farlo, andai verso la classe della prossima lezione e per fortuna lui mi seguì in silenzio.
<<Ci vediamo alla prossima lezione>> mi comunicò non appena arrivammo dinanzi alla classe. Lo osservai un'ultima volta e poi annuii, dovevo ammettere che era davvero dolce a volte.Gli diedi un casto bacio sulla guancia. <<A dopo idiota>> lo salutai e poi entrai in classe, notai il suo enorme sorriso, mentre si allontanava sembrava euforico, anche se era un coglione che mi faceva sempre incazzare lo volevo un mondo di bene.
"Avere la tendenza di sabotare ogni momento che si è felici per paura che possa finire tutto da un momento all'altro, intimoriti da ciò non riusciamo a comprendere che solamente noi facciamo finire quel momento che potrebbe essere infinto."
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Naked and Dozing
Romance•La storia è coperta da copyright, sia esterno che interno; vale a dire che ogni tipo di plagio potrà essere punito legalmente• Nemesi Richards è una ragazza di vent'anni alla ricerca di un sollievo che riesce a trovare solamente nell'alcool e nella...