Sei ragazzi indagati della morte di uno dei più famosi conduttori televisivi britannici. Riuscirà lo sceriffo Bellick a risolvere il caso? Ma soprattutto, chi ha ucciso Simon Cowell?
«Sanno che eri a Los Angeles. E che hai fatto una rapina a quindici anni.»
«Una rapina?»
«Sì Harry, aveva rubato delle powerade.»
«E poi?»
«E poi? Cazzo Zayn. Quanto avevi intenzione di dirmi che eri in possesso di una pistola?»
«TU COSA?»
«Calma Louis. Riguarda Zayn.»
«Non l'ho ritenuto importante fartelo sapere. Non uso quell'arma al di fuori del poligono.»
«E perché mai dovresti andare a sparare in un poligono?»
«Liam. Non sono cose che ti riguardano.»
«Credono che Zayn sia un assassino, vero?»
«Quel razzista di merda dello sceriffo lo credeva. Stava quasi per dichiarati colpevole.»
«E perché non lo ha fatto?»
«Perché ritrovando il corpo di Simon, e facendo le prime autopsie, sono risaliti al fatto che non sia morto per via di un proiettile.»
«E come è morto?»
«Annegato.»
«Cosa? Annegato?»
«Aveva il femore rotto. Lui lo hanno trovato nelle acque del Tamigi. E a pochi chilometri da lui, sul Ponte di Westminster, hanno trovato la sua bicicletta.»
«Quindi tecnicamente può essere stato un incidente.»
«Sì. Ma vogliono che torni domani.»
«Immagino che sia io il prossimo.»
«Sì, Niall.»
«Ed io allora?»
«Sei innocente.»
ZAYN MALIK È INNOCENTE.
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«Ben tornata signorina Scoot.»
«Salve sceriffo.»
«Quindi, il suo amico Malik è innocente, il corpo è stato ritrovato, ma c'è ancora un assassino a piede libero.»
«Quindi non si tratta di un incidente?»
«Sì ma, guardando le telecamere di quella sera, si vede questa macchina passare. Sono certa che lei conosca quella macchina.»
«Ma è l'auto di Niall.»
«Esatto. Quinto indagato: Niall Horan.»
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«E che prove avete su Niall?»
«Beh. Gli spegnevano i microfoni durante i concerti. Nel primo album è stato scartato più volte. Ed è stato costretto ad esibirsi pochi giorni dopo un intervento. Quindi avrebbe dei vari motivi per commettere un omicidio.»
«Non ci credo. Niall accusato di essere un presunte omicida?»
«Sì, signorina.»
«Ma stiamo parlando dello stesso Niall?»
«Beh, credo di sì. C'è solo un Niall Horan collegato al signor Cowell.»
«Credo che lei si stia sbagliando, signore.»
«Le assicuro di no.»
«Avanti, chiunque guardando Niall penserà che sia un angelo.»
«È di quelli di buon aspetto di cui non bisogna fidarsi.»
«Ma Niall non ha mai fatto nulla. Agente, tante volte lo vedo piangere davanti ai cartoni animati. Come mai potrebbe essere capace di uccidere una persona? L'ultima volta mi ha chiamato nel cuore della notte per uccidere un ragno, non è capace nemmeno a quello.»
«La mente umana è un filo di spago.»
«Certo. E quindi impazzisce all'improvviso. Ma mi faccia il favore.»
«Mi dica dove si trovava la sera del ventisei il signor Horan.»
«Fino all'una del mattino era con me. Avevamo cenato con una pizza e due birre davanti ad un film.»
«Sa dov'è andato dopo?»
«Da quello che so, al the Sun. Un pub sulla Drury Lane.»
«Ed era solo?»
«No. Era con la sua ragazza.»
«Amelia Woolley?»
«Sì. Proprio lei.»
«Potrebbe chiamare la fidanzata?»
«COSA?! No, non se ne parla.»
«Ha qualche problema con la signorina Woolley?»
«Non è niente di grave.»
«Dobbiamo saperlo.»
«Per forza?»
«Sì.»
«Ma non ha nulla a che fare con Simon.»
«Deve dirmelo signorina.»
«Ok, ok. Ha vinto. Diciamo che, ehm, mi piace il suo ragazzo. Contento?»
«Okay. Allora chiamerò il The Sun. E poi monitoriamo tutti gli spostamenti del signor Horan.»
«Può vedere attraverso la geolocalizzazione del suo cellulare. Niall la lascia sempre accesa.»
«Grazie. Attenda qua. Torno subito.»
Restai per un tempo indefinito in quella stanza. Giravo e rigiravo il cellulare tra le mani. Non sapevo se chiamarlo, o semplicemente mandargli un messaggio. Sta volta non sapevo cosa fare. E se Niall fosse seriamente colpevole?
«Signorina Scoot.»
«Sì?»
«Può andare.»
«Di già?»
«Sì.»
«E Niall?»
«Innocente.»
NIALL HORAN È INNOCENTE.
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