James

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James non si considerava una persona scaramantica ma c'erano alcune cosucce che amava fare prima di una partita. Lasciava il letto molto presto quel giorno, sgranocchiava qualcosa, andava da solo al campo di Quidditch e faceva qualche corsetta di riscaldamento, poi si sedeva su uno dei gradoni e osservava ciò che lo circondava. Amava la quiete di quelle ore, il silenzio che lo avvolgeva riusciva a calmarlo e a permettergli di trovare la giusta concentrazione. E restava lì, in attesa che i suoi giocatori lo raggiungessero. Un'altra cosa che amava fare era un breve ma ispirato discorsetto, in cerchio, con la sua squadra al completo.

Il giorno della partita contro i serpeverde però, non riuscì a concentrarsi come avrebbe voluto perché l'immagine di Lisa continuava a tornargli alla mente. Non avevano ancora parlato del motivo per cui si erano allontanati anni prima, né lui le aveva chiesto scusa per ciò che le aveva fatto. Ci aveva provato, ma i suoi erano stati tentativi così deboli che per un attimo si vergognó di considerarli tali. La verità era che non aveva nessunissima voglia farlo, di riprendere l'argomento. Aveva passato anni nella totale indifferenza, anni in cui aveva addirittura quasi dimenticato la sua malefatta, e poi lei era ripiombata nella sua vita e, sebbene la cosa lo entusiasmasse, aveva anche risvegliato un angoscioso senso di rimorso. Ma si era accorto che, nei giorni che avevano preceduto la partita, Lisa era apparsa più distante, quasi infastidita dalla sua presenza. E lui non riusciva a biasimarla. Il Quidditch era un macigno tra di loro ed entrambi, in realtà, avevano evitato di farne cenno. 

Oltre a questo, a pochi minuti dal fischio di inizio, la sua squadra non era al completo.

 "Lily dove diavolo è finita Rose?" Sbraitó il capitano contro sua sorella che lo guardò leggermente intimorita, scuotendo piano il capo ad indicare quanto non ne sapesse assolutamente nulla.

"Eccomi, sono qui!" La ragazza in questione correva a perdifiato verso i suoi compagni di squadra, arrestando il passo quando fu abbastanza vicina da notare lo sguardo omicida del cugino "Mi... Mi dispiace!" si scusó, tenendosi un fianco e accasciandosi appena per riprendere fiato.

"Bene, ti avadakedavrizzeró più tardi, ora dobbiamo giocare una partita!" E visto che non c'era più tempo da perdere, inforcarono tutti le scope e sfrecciarono in campo.

Tutto sommato James fu soddisfatto della partita. Non avevano vinto con uno scarto altissimo, ma non aveva importanza. Per qualche strana ragione, sia Nott che Malfoy non erano stati brillanti come loro solito. Il primo aveva marcava poco i cacciatori avversari e quando si era ritrovato troppo vicino a Lily, per non urtala, aveva virato così in fretta da finire contro gli stendardi appesi ad alcune colonne. L'altro, invece, aveva mancato più di una volta gli anelli protetti da Rose, il che gli sembrò strano perchè solitamente Scorpius riusciva da solo a segnare la maggior parte dei punti per la sua squadra. Ed Albus, che di solito gli dava filo da torcere, quella mattina sembrava troppo distratto per concentrarsi sulla ricerca del boccino d'oro.

Buon per me! Pensò James, bevendo un altro sorso di un qualcosa di non ben definibile che Fred aveva recuperato per festeggiare la vittoria. La sala comune era piena e chiassosa e più volte il grifondoro si scoprì a spostare lo sguardo da un punto all'altro, sperando di vederla.

"Sai che è venuta alla partita?" James si voltò alle parole di Molly, osservando sua cugina con sorpresa ed incredulità "Sorprendente, vero?"

E lo era. Lisa Wood non aveva più assistito ad una partita di Quidditch da quando, anni prima, era stata cacciata dalla squadra. Per un solo istante, James pensò o forse sperò che l'avesse fatto per lui, per vederlo e incoraggiarlo, per essergli vicina.

"Confermo!" Gli urlò Fred in un orecchio e James dovette gettare il capo indietro, spingendolo via con una manata L'ho vista proprio mentre tiravo un bolide a Noah Nott su indicazione di Lily" Sghignazzò "A proposito..." E mise le mani ai lati della bocca, latrando per farsi sentire dalla cugina all'altro capo della stanza "Lily! Com'era quel bolide? Soddisfatta?" La rossa lo sentì e annuì con vigore, alzando il pollice verso Fred che poi trotterellò felice al tavolo degli alcolici.

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