Noah

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Se ne stava placidamente disteso sull'erba, sulle rive del lago, a fingere di studiare mentre sfogliava le pagine del tomo di incantesimi. Poco distante da lui c'era Albus che invece sembrava davvero concentrato sul suo tema; di fianco Scorpius, che non si era nemmeno disturbato a portare un libro. Era un pomeriggio abbastanza caldo per essere solo la fine di marzo e avevano deciso di approfittarne per starsene all'aperto. Noah non aveva voglia di studiare, da mesi ormai non aveva voglia di fare niente. Eccetto che guardarla, sognarla e...comportarsi con lei come un emerito cretino. Avrebbe potuto semplicemente ignorarla e invece pur di parlarle e starle vicino, attento che lei non capisse quanto la desiderasse, finiva col trattarla male, rimproverarla continuamente e farsi detestare ogni giorno di più.

Forse è meglio così pensò afflitto.

"Ehi Al" I tre si voltarono alla voce di Dean Finnigan che dopo aver salutato il vecchio amico, si apprestò a fare un cenno anche agli altri due.

"Dean ciao" Albus gli sorrise e gli fece cenno di avvicinarsi "Tutto bene?" Chiese gentile.

"S-sì, o meglio..." L'altro sospirò e si accasciò accanto al serpeverde "E' per sai..." Sorrise imbarazzato e lanciò una rapida occhiata a Noah e Scorpius, quest'ultimo sembrava in catalessi.

"E' per Lily?" Al sbuffò una risata e gli diede una gomitata amichevole. Fu in quell'istante che Noah si voltò del tutto verso i due, e persino suo cugino ora sembrava essersi risvegliato dal sonno profondo "Non c'è verso?"

"Ecco...no" Rispose Dean con aria sconsolata "Le ho chiesto di uscire diverse volte negli ultimi due mesi, ma ha sempre detto di no" Si passò una mano sul viso "Non volevo arrivare a tanto, ma..." Fece una piccola pausa, guardando l'amico dritto negli occhi.

"Tranquillo, le parlerò io" Lo anticipò Albus, allungando il braccio per dargli lievi pacche sulla spalla. L'altro sembrò risollevarsi perchè ricambiò con un largo sorriso.

"Non sai quanto te ne sono grato, Al!" Gli strinse la mano e si rialzò "Allora...aspetterò" Agitò la mano per salutare tutti e corse via.

"Che roba..." Albus scuoteva il capo, sghignazzando e incrociò lo sguardo di Noah proprio in quel momento "Che c'è?"

"Ti rendi conto?" Chiese l'amico con tono duro e Scorpius, accanto a lui, si schiarì piano la gola come a richiamarne l'attenzione "Hai sentito cosa ti ha detto, no? Lily lo rifiutato e non una volta sola" Si voltò completamente verso l'amico "Non le piace, chiaramente, e dovresti rispettare la sua decisione, senza fare promesse che non puoi mantenere o immischiarti in cose che non ti riguardano" Concluse secco e lui stesso un po' frastornato da ciò che aveva detto.

"Cose che non mi riguardano? E' mia sorella!" Al Sbuffò una risata senza allegria "Cosa importa a te, piuttosto!" Lo guardò accigliato, ma Noah non rispose subito.

"Va bene, perchè non parliamo d'altro?" Intervenne Scorpius, ma il cugino si rialzò e si incamminò lontano dai due sentendo in lontananza la voce di Al "Ma che diavolo gli è preso?"

Già, cosa diavolo gli era preso? Per un attimo aveva rischiato che il suo migliore amico capisse tutto, che si accorgesse dei sentimenti che nutriva per sua sorella, per un attimo aveva rischiato di mandare tutto al diavolo e forse, allo stesso tempo, aveva sperato di farlo. Camminò senza pensarci verso l'aula di erbologia e vi entrò cauto, chiudendosi piano la porta alle spalle. Sapeva bene che lei era lì, che alcuni pomeriggi al mese accettava di dare una mano al professor Longbottom e si occupava delle sue preziose piante. Era girata di spalle e non si era ancora accorta della sua presenza: aveva di nuovo quella coda alta che lo faceva impazzire, la camicia un po' allentata e le maniche arrotolate, sicuramente a causa del caldo. Si voltò nell'istante in cui Noah avanzò di qualche passo e si ritrovarono vicini.

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