"Insomma, credo che quello schema sia un po' strampalato" Albus gesticolava confusamente, mentre camminava per i corridoi del castello insieme a Scorpius, a cui del Quidditch non poteva importare di meno pur facendo parte della squadra, e a Noah che invece sembrava ascoltare l'amico con interesse. Dopotutto era il capitano della squadra serpeverde ed era suo compito tener conto delle opinioni dei suoi giocatori. Convinzione che scemò velocemente quando si accorse che Lily Luna Potter stava camminando con passo spedito verso di loro e a quel punto la sua attenzione era tutta rivolta a lei.
"Ecco...ciao" Balbettò, arrestando il passo insieme agli amici. Lily piegò il capo, sorridendogli e strizzandogli l'occhio, cosa che lo fece arrossire violentemente e provocò uno sbuffò di risata in Scorpius, malcelato da un finto eccesso di tosse. Noah gli lanciò uno sguardo omicida e si schiarì la gola, pronto a parlare alla ragazza. Ma Lily sembrò già essersi dimenticata della sua presenza.
"Al devi dare un'occhiata al mio tema di pozioni" Passò la pergamena al fratello senza tante cerimonie, sbattendo gli occhioni marroni "Devo consegnarlo domani"
"Domani?" Al sbuffò, ma prese comunque i fogli della sorella "Lily non credo sia giusto che io corregga i tuoi temi perchè..."
"Ah, lo è solo quando è Rose a rivedere i tuoi?" Albus arrossì e tossicchiò imbarazzato, mentre i due alle sue spalle ridevano e la ragazza alzava il mento con aria soddisfatta "Stasera ho gli allenamenti, ma posso passare a prenderlo dopo aver..."
"Posso riportartelo io!" Noah pronunciò quelle parole senza pensarci, così rapidamente che per un attimo pensò, o forse sperò, che gli altri non le avessero sentite. Ma tre paia di occhi lo guardavano perplessi e fu sicuro di sentire un "Rammollito" malcelato uscire dalle labbra del cugino. Aprì la bocca per aggiungere qualsiasi cosa che potesse toglierlo da quell'imbarazzo, ma fu Lily a parlare.
"Grazie Noah, sei sempre così carino" Gli si avvicinò, alzandosi sulle punte dei piedi e lasciandogli un fugace bacio sulla guancia "Al dovresti prendere esempio da lui!" Rimbeccò il fratello che fissava i due con cipiglio dubbioso, poi si rivolse nuovamente a Noah "Allora ti aspetto al campo, finiti gli allenamenti" Alzò una mano e in un turbinio di capelli rossi, andò via.
Scorpius scoppiò in una sonora risata, sotto lo sguardo confuso e un tantino irritato di Albus, ma Noah non sembrava farci caso e comunque non sembrava importargliene. Guardava la ragazza allontanarsi e avvertì una strana eccitazione contorcergli lo stomaco: si sentiva felice.
La sensazione di eccitazione, mista a gioia e a speranza, svanì nel giro di poche ore. Più si avvicinava il momento in cui avrebbe dovuto vedere Lily, più l'avvilimento e la paura prendevano il posto dei sentimenti di euforia provati poco prima. Camminava avanti e indietro nella propria stanza, scompigliando i capelli e mangiando fino all'ultima unghia che gli era rimasta. Borbottava frasi sconnesse ed emanava lamenti sommessi.
"Non ci credo, sei esattamente dove ti ho lasciato un'ora fa!" Scorpius sbattè la porta alle sue spalle e, rientrato in camera, andò a sedersi sul letto, ripescando il libricino tra le lenzuola "Finalmente hai una scusa per passare un po' di tempo con lei, approfittane e non rompere i cogl..."
"Ma non capisci?" Noah si fermò davanti al cugino, la voce bassa e preoccupata "Non avrei dovuto chiederglielo e..."
"Sì, effettivamente sei stato un po' patetico, ma ormai..."
"E se Al avesse capito tutto?" Domandò con evidente timore. Scorpius alzò gli occhi su di lui e sbuffò una risata.
"Ti prego, quando si tratta di cose del genere, Al è più orbo della professoressa Trelawney" Il ragazzo allungò il mento, mimando la cecità dell'anziana docente e per un solo istante sul viso di Noah comparve un sorrisino divertito "Andiamo, non pensarci troppo e lascia semplicemente che le cose accadano"
"Il punto è che non può accadere niente" Sospirò sconsolato Noah, accasciandosi sul letto "E che non so come..."
"Togliertela dalla testa?" Concluse per lui Scorpius e il cugino annuì.
Ci aveva provato, eccome se l'aveva fatto! Da che, solo l'anno prima, si era accorto che Lily iniziava a piacergli un po' troppo, aveva cercato in tutti i modi di evitarla, di scacciarla dai propri pensieri, di far finta che non esistesse. Ma bastava incrociarne lo sguardo in Sala Grande, osservarla ridere insieme alle sue amiche o ammirarne la bellezza da lontano, che subito i suoi propositi andavano al diavolo. Non sapeva esattamente quando e perchè fosse cominciato tutto, ma un giorno semplicemente l'aveva vista sotto una luce diversa. E da quel giorno, per lui, era iniziato il tormento. Sospirò un'ultima volta e in tutto e per tutto sembrò un condannato destinato al bacio di un Dissennatore.
Camminò prima svelto verso il campo di Quidditch, poi più lentamente e di nuovo aumentò l'andatura, senza sapere esattamente cosa stesse facendo. Si fermò quando la vide e per un istante restò impalato ad osservarla: rideva e la lunga coda alta si muoveva a destra e a sinistra e l'immagine di lui che la teneva ben salda nella mano, mentre la prendeva da dietro, gli balenò in testa con la stessa rapidità con cui la fece sparire. Quello non era decisamente il momento per i suoi sogni ad occhi aperti, soprattutto se riguardavano lui e lei, nudi e ansanti. Si avvicinò alla grifondoro nello stesso momento in cui una delle sue cugine, probabilmente Lucy pensò, si allontanava. Non c'era nessun altro perchè gli altri giocatori erano corsi agli spogliatoi.
"Sei venuto" Gli sorrise Lily, un sorriso impertinente che gli fece ribollire il sangue.
"Certo. Al è tornato poco fa dalla biblioteca e..." Le porse la pergamena "Credo abbia detto che fosse tutto abbastanza buono, eccetto qualche piccola imprecisione"
"Beh, Al è un perfezionista quando si tratta di pozioni" Scrollò le spalle "Buon per me" Piegò i fogli e li infilò in una tasca dei pantaloni, incurante del fatto che avessero potuto stropicciarsi "Grazie" Cinguettò e poggiò la schiena al muro, piegando il capo a guardare Noah.
"Oh, n-non c'è problema" Affondò le mani nelle tasche e si guardò intorno, non perchè non conoscesse il campo in ogni suo più piccolo dettaglio, ma in quel modo pensava di guadagnare un po' di tempo così da decidere cosa dire.
"Io ti piaccio" Ancora una volta fu Lily a parlare e la sua non era una domanda, ma un'affermazione sicura. Diritta al punto. Diritta allo stomaco. Noah si voltò verso di lei, bocca aperta, ma senza emettere alcun suono. La ragazza alzò appena un angolo della bocca in un sorriso consapevole e, staccatosi dalla parete, si avvicinò al serpeverde, afferrandogli un lembo della camicia e tirandolo appena verso di lei.
"Lily" Noah posò la mano su quella di lei, in un debole tentativo di allontanarla.
"Mi hai mai immaginata sotto di te?" Chiese lei con tono innocente e a Noah sembrò di impazzire.
Se l'aveva immaginata sotto di lui? Sotto, sopra, di lato...in ogni posizione che fosse possibile praticare, in ogni posizione in cui l'avrebbe fatta gemere di piacere e gridare il suo nome.
"Lily" Ripetè Noah con tono implorante, ma la ragazza lo ignorò e lentamente, senza che lui opponesse resistenza, lo spinse contro il muro.
"Io l'ho fatto, sai?" Gli sorrise maliziosa, muovendo le dita sul petto di lui, su e giù, con lentezza "Molte volte" Si morse un labbro e subito dopo lo leccò. Noah era sul punto di esplodere "E mi toccavo...e venivo sussurrando il tuo nome"
Noah avrebbe sfidato chiunque a restare fermo e impassibile dopo un'affermazione simile, perciò afferrò finalmente la coda di Lily e si insinuò nella sua bocca, voracemente, come se non avesse aspettato altro per tutta la vita. Inizialmente sorpresa, Lily si aggrappò a lui, ma velocemente rispose al bacio e le loro lingue si intrecciarono e danzarono affamate. E restarono così, a nutrirsi degli ansimi dell'altro, a baciarsi e toccarsi fino a che il buio non iniziò a calare, nascondendoli ancora di più alla vista del mondo.
Quando rientrò in sala comune quella sera, Noah aveva un sorrisino ebete a dipingergli il volto e uno sguardo così vacuo e stralunato che alcuni si chiesero se non fosse sotto l'influsso di una qualche pozione. Ma Scorpius quando lo vide capì all'istante e sospirando gli rivolse uno sguardo compassionevole e consapevole.
"Amico, sei fottuto".
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Seasons Of Love
Fiksi PenggemarNuova generazione. Nuovi personaggi. La stessa magia: l'amore.