Capitolo 8

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Notte del 7 Febbraio 1959
Checco: <<Ragazzi!>>
John: <<E non urlare che sta dormendo la Parrucchieri.>>
Checco: <<Aiutateci a scappare.>>
Al: <<Così, dal nulla?>>
Checco: <<In cambio avrete 500.000 lire.>>
Al: <<Volete scappare adesso o aspettiamo?>>
Checco: <<Ora iniziamo a ragionare.>>
Elena: <<Io preferirei andar via adesso.>>
Al: <<E andiamo via, che ci vuole? L’importante è che non si svegli.>> Dice indicando Viola con lo sguardo.
John: <<Mi raccomando però, zitti.>>
Elena: <<Certo.>>
Al: <<Ha detto che dovete stare zitti e, cosa fa lei? Parla.>>
Elena: <<Ma è maleducazione non rispondere.>>
John: <<Basta!>>
Al: <<Scusa Johnny.>>
Elena: <<Scusa.>>
Una volta fuori si accorgono che manca Checco.
John: <<Ma Checco dov’è?>>
Al: <<Credo sia ancora dentro.>>
Elena: <<E andate a prenderlo.>>
Al: <<Vacci tu.>>
Elena: <<Non esiste più la galanteria di una volta.>>
Checco: <<Ragazzi!>>
Al: <<Ma quanto c’hai messo?>>
Checco: <<Ho preso l’anello.>>
John: <<L’anello?>>
Checco: <<Sì, quello che serve per le proposte di matrimonio.>>
Elena: <<E dove l’hai trovato?>>
Checco: <<L’ho preso in prestito da Viola.>>
Al: <<Ma sei scemo? Se quella se ne accorge ci ammazza.>>
Checco: <<Non ci troverà mai.>>
John: <<Dove andiamo adesso?>>
Checco: <<A casa di mio padre.>>
Al: <<Ma a scuola non ci andiamo più?>>
Checco: <<E che te ne frega della scuola? Non hai mai studiato in vita tua e pensi alla scuola?>>
Al: <<Hai ragione.>>
Elena: <<Dove abita tuo padre?>>
Checco: <<A Roma.>>
John: <<E come ci arriviamo a Roma? Nessuno di noi ha la patente.>>
Al: <<Io sì.>>
John: <<Quelle false non contano.>>
Al: <<E che sarà mai? L’importante è arrivare a Roma.>>
John: <<Sì, ma io vorrei arrivarci vivo.>>
Al: <<E guida tu allora.>>
Checco: <<Vi state preoccupando di questo per niente, non abbiamo una macchina.>>
Al: <<La rubiamo.>>
Elena: <<Rubate in fretta, la Parrucchieri potrebbe svegliarsi da un momento all’altro.>>
Al: <<Giusto… prendiamo una delle macchine che hanno i Nissroni.>>
Checco: <<Ottima idea.>>
John: <<Io non ho mai rubato in vita mia.>>
Al: <<Una volta che provi, non riesci più a smettere.>>
John: <<Tipo le droghe?>>
Al: <<Tipo le droghe.>>
Elena: <<Ma che discorsi fate?>>
Checco: <<Appunto ragazzi, c’è una presenza femminile qui.>>
Al: <<Non è colpa nostra se è una ragazza.>>
John: <<Non l’abbiamo mica partorita noi.>>
Elena: <<E menomale.>>
Checco: <<Dai, sbrighiamoci.>>


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