One Shot~ [Matian-Zenzonelli]

la gita (parte 2)

*avviso*

Ci saranno delle parti spinte.

Detto questo buona lettura a tutti!

Il sole era entrato dagli spiragli delle finestre, svegliando Christian che stava dormendo abbracciato al più piccolo.

Aveva sfruttato l'occasione per rimanere incantato a guardare il suo volto rilassato che ancora dormiva, e fu solo nel momento in cui arrivò ad ammiragli le labbra, che si ricordò che proprio quelle, la notte precedente si erano posate su quasi ogni centimetro del suo corpo provocandogli sensazioni che mai aveva provato così intensamente.

Era successo tutto così inaspettatamente, e nessuno dei due l'aveva programmato.
Era accaduto tutto spontaneamente, per volere di entrambi, ed era stata un'esperienza talmente travolgente che Christian nella sua mente pensò che quella che aveva passato con Mattia, era stata la notte più bella della sua vita.

Al solo pensiero il ragazzo venne riscosso da mille piacevoli brividi, sentiva quella sensazione allo stomaco che mai nessuno prima di Mattia era riuscito a provocargli: le cosiddette farfalle nello stomaco.
Che prima di provare, pensava fossero solo un modo di dire inventato da giovani ragazzini alle armi con le loro prime cotte adolescenziali;
perché si, era vero, aveva avuto delle precedenti relazioni con alcune ragazze ma non erano mai durate a lungo e non aveva mai provato emozioni intense come invece avrebbe voluto.

Ma ora, anche lui, grazie a Mattia, aveva iniziato a comprendere quanto in verità, quell'espressione usata metaforicamente, rispecchiasse perfettamente come si sentisse quando passava del tempo con il ragazzo che in quel momento giaceva accanto a lui addormentato tra le sue braccia.

Era proprio quello che lo destabilizzava, Mattia era un ragazzo, ed era riuscito a suscitargli emozioni che neanche tutte le ragazze con cui era stato messe insieme, potevano essere paragonate.

Il più piccolo sembrava così tranquillo e rilassato, che Christian, nonostante sapesse che a breve avrebbe dovuto svegliarlo per scendere a fare la colazione con gli altri, andò a farsi una doccia per lasciarlo riposare ancora un po' e non disturbarlo.

Così si alzò delicatamente in modo da non svegliarlo, e cercando di provocare il minimo rumore possibile, entrò in bagno chiudendosi la porta alle spalle.

Si spogliò, e non appena entrò in doccia aprì l'acqua calda che iniziò a scorrergli su tutto il corpo bagnandolgli la pelle e i capelli scuri.
Iniziò a pensare a tutto quello che era successo la sera prima con Mattia e non poté fare a meno di domandarsi come sarebbe cambiato il loro rapporto da quel momento in poi, se si sarebbe evoluto oppure si sarebbero allontanati l'uno dall'altro, se si sarebbero sentiti in imbarazzo, se avrebbero parlato di ciò che era accaduto...

Troppi pensieri lo stavano assalendo in quel momento, ma non riusciva comunque a preoccuparsi perché appena la sua testa gli suggeriva pensieri negativi, nella sua mente spuntava solo ed esclusivamente l'immagine di Mattia che la sera prima aveva confermato e ricambiato quel sentimento tanto forte quanto indefinito da parte di entrambi.

Quindi arrivò alla conclusione che avrebbe lasciato da parte tutti quei pensieri e che si sarebbe goduto il momento, lasciando che le cose si chiarissero da sole col tempo.

Finì di prepararsi e si asciugò i capelli, facendoli ricci proprio come Mattia gli aveva insegnato ultimamente, e dopodiché uscì dal bagno.

Davanti a lui si presentò nuovamente l'adorabile immagine del biondo, che prorio come Christian aveva immaginato, stava ancora dormendo tranquillo.

Il più grande guardò l'ora e si accorse che erano le 8, loro dovevano essere giù alle 9 meno un quadro perché la colazione sarebbe stata servita a quell'ora.
Conoscendo i tempi lunghi che solitamente impiegava il più piccolo nel prepararsi, si avvicinò al letto a si sdraiò accanto a lui per svegliarlo.