uno

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prologo

Ed eccoci qui, ormai al sesto anno di Hogwarts.

Vado in quella scuola senza più aspettative, senza più voglia e senza più la felicità di una volta. Da parecchio tempo le persone si sono fatte troppo bizzarre per i miei gusti; insomma, ai giorni d'oggi non sanno intavolare una conversazione senza la presenza di un gossip o senza che giudichino una persona.
Già, è così. Sempre tanto da parlare.

Io mi sono fatta degli amici, certo, ma mi piace di più stare da sola, la sera, sulla torre di astronomia ad ammirare le stelle brillare nel cielo blu della notte, nella speranza di riuscire a brillare come loro.
Forse un giorno, magari, riuscirò a trovare qualcuno che tirerà fuori quella parte luminosa che c'è in me ora racchiusa da una barriera, qualcuno che mi farà splendere come fa la luna con le stelle. Le stelle.

"Sii paziente, piccola mia, e vedrai che arriverà anche per te la persona per la quale non riuscirai a dormire la notte, colui sarà il tuo primo pensiero al mattino e l'ultimo la sera. Oh, arriverà tesoro, forse quando meno te l'aspetti." Diceva così lei. La mamma.

Mia madre, Isabell Brown, una donna forte e bella; ho varie immagini impresse di lei nella mia testa. Purtroppo però, più il tempo scorre, più le quelle piccole macchie di bei tempi si facevano sempre più sfuocate. I ricordi svanivano lentamente e della mia mamma rimaneva ben poco. Lei mi aveva dato il nome di Leilah perché diceva che quella era la stella piú luminosa: che emanava più luce delle altre, e mi raccomandò di brillare come questa.

Glielo promisi.

Ormai non c'era più da quando avevo 9 anni. Dire che ho sofferto non è abbastanza. Una parte di me non vive più, è morta.
È morta con lei.

Mio padre, David Moore, si è risposato circa due anni dopo con il diavolo in persona: Madeline Rosier, purosangue. Destinata ad avere tanto potere e grandi eredità in mano poiché proveniente da una casata molto benestante.
È arrogante, molto arrogante.
Non mi piace affatto come si comporta, disonora la nostra famiglia, la ridicolizza.
D'altronde, cosa ci si aspetta da una famiglia mezzosangue? Ma no, non le avrei permesso tutto questo. Era troppo. Tutto era troppo.

E poi io devo essere coraggiosa giusto? Come una vera griffondoro, perché questo è il loro ruolo. Coraggiosi. Noi siamo coraggiosi.

"Devi splendere, Leilah. Se non per te... fallo per lei."
Me lo ripetevo ogni giorno, come stile di vita. Ormai poi era una routine...

Ma io non ero sola, avevo loro:
Ron Weasley, Harry Potter e Hermione Granger.

Erano loro a farmi brillare. Hermione ed io ci siamo conosciute il primo anno e poi al secondo abbiamo fatto amicizia con Ron ed Harry, adesso siamo praticamente fratelli anche se è palese che Ron abbia una cotta per Hermione e la cosa è più che ricambiata ma entrambi sono degli orgogliosi!

Quanto a me, c'è poco, veramente poco da dire.

Sono di altezza media, il mio corpo ha subito un cambiamento molto radicale circa un anno e mezzo fa. Le mie forme si sono fatte più evidenti e la pancetta che avevo da piccola ha fatto spazio ad una bella pancia piatta avvolta da un vitino ben definito. Il mio naso è macchiato da lentiggini e i miei occhi sono del colore del cielo.

***

Il momento della cena è il peggiore.

In pratica devo subirmi una sorta di ramanzina da una persona che non è mia madre mentre mio padre sta lì fermo ad ascoltare senza intervenire.

Ed eccoci qui. Un'altra estate è trascorsa e la scuola sta per iniziare. Nonostante i notevoli lati negativi di Hogwarts, ci tengo ad esplicitare che è un posto magnifico, per lo meno migliore della mia casa. Non odio mio padre, non fraintendetemi, ma è cambiato, e anche tanto.

Baciami Ancora; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora