2.

217 15 2
                                    

Mi piego sulle ginocchia, col fiatone e col sudore che mi gocciola da qualsiasi parte del corpo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi piego sulle ginocchia, col fiatone e col sudore che mi gocciola da qualsiasi parte del corpo.
Ho appena terminato l'ennesima giornata di prove, forse la più tosta da quando sono qui dentro.
Ho cercato di dare il massimo per poter apprendere il più velocemente possibile tutte le correzioni del maestro che mi segue in sala. Tra pochi giorni ci sarà la registrazione e non ho assolutamente voglia di deludere Veronica ne tantomeno me stessa.

"È andata bene Serena, dai" dice Francesco, l'assistente della mia coach.

Annuisco, mettendomi seduta per terra. "È tosta però eh?" rispondo ridendo.

"Molto, questa coreografia ha un livello di difficoltà davvero elevato e solo ballerine con tanta forza fisica e studio alle spalle possono portarla a termine. È per questo che Veronica ha deciso di assegnartela." ribatte lui, mettendosi seduto.

"Sono contenta che lei abbia tutta questa fiducia in me. È una cosa che mi riempie d'orgoglio e spero sinceramente di non deluderla." ammetto, legando i capelli in una coda disordinata.

"Sono sicuro che non lo farai. Sei una forte tu. E determinata. Questo forse è il tuo bello, quello che ti rende la ballerina che sei." dice, alzando le spalle.

Annuisco. "Bene maestro, io andrei. Sono le 18:10 e sono letteralmente distrutta."

"Si, hai ragione. Anzi, abbiamo aggiunto 10 minuti in più di lezione." risponde, facendomi ridere.

"Ci vediamo domani allora" grida quasi per via del plexiglas che ci divide, mentre io mi alzo nuovamente per raccogliere le mie cose.

"A domani, maestro. Buona serata!" urlo, salutandolo con un cenno della mano e uscendo dalla sala.

Arrivo velocemente in casetta, dove non trovo quasi nessuno e la cosa mi lascia alquanto stranita.
Poi vedo sbucare il ricciolino biondo dal corridoio dei bagni, con un asciugamano tra una mano, dei vestiti nell'altra e i capelli ancora umidi che gli gocciolano lungo il viso.

"Ciao" dice timidamente, mentre io sono ancora bloccata davanti alla porta a fissarlo come se non avessi mai visto nulla di più bello al mondo.

"Ciao" rispondo, poggiando il borsone - decisamente pesante - sul pavimento. "Dove sono gli altri?" domando, avvicinandomi alla penisola per poter bere un bicchiere di succo all'ace, il mio preferito.

"Alcuni a dormire, altri nelle camere a spettegolare e altri ancora nel terrazzo dall'altra parte. Io ne ho approfittato per fare una doccia." mi informa lui, avvicinandosi di poco a me.

"Vuoi?" chiedo, indicando la scatola del succo, mentre lui risponde scuotendo la testa. "Anch'io ho urgentemente bisogno di una doccia, oggi ho avuto una giornata davvero pesante. Peggio di quella di ieri." continuo, togliendomi la giacca.

𝗘 𝘁𝗶 𝘃𝗼𝗿𝗿𝗲𝗶 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗲|𝖠𝗅𝖻𝖾 𝖾 𝖲𝖾𝗋𝖾𝗇𝖺.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora