Capitolo 1

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🎶I Wanna be myself (i don't care)🎶
🎶Yeah, I gotta be myself (Just don't care)🎶
🎶And now that I left it all behind me🎶
🎶I'm flying high, I'm flying high🎶

Ding

"Che fastidio quando mi interrompono mentre ascolto le mie canzoni" dissi mentre prendevo il cellulare dalla tasca e scendevo dallo skate.

Eomma❤️
Tesoro, finalmente tuo padre ha trovato un buon lavoro,
lo pagano il doppio e potrà passare più tempo con noi😍🤩

Io
Bene, ne sono felice❤️

Eomma❤️
Ma è a Seoul... dovremmo trasferisci tesoro,
spero non sia un problema, infondo ti ambienti molto facilmente😘

Io
Si, infatti ahahah, non sarà un problema

Spensi il cellulare, sistemai le cuffie e mi sedetti sullo skate ad ammirare il panorama. Dopo circa un minuto però...
"TRASLOCARE?! MERDA!"

Mi alzai di colpo dallo skate e tolsi gli auricolari. Presi il cellulare e chiamai mi madre, che come al solito non rispondeva.

<Sarà proprio brutto, ma forse è meglio così> pensai.

Infondo, dopo il lutto di sua nonna, Taehyung, il mio migliore amico, ha chiuso tutti i rapporti con me e la mia famiglia e non c'erano molte persone della mia età nel mio paesino, quindi non avevo molti amici e poi potevo ricominciare la mia vita e dimenticare tutte le cose brutte che erano successe nei miei anni di adolescenza in questo posto.

"Meglio, io e Jimin ci ambienteremo meglio"
Jimin era mio fratello, aveva 27 anni compiuti da poco, ma è sempre stato con me e la mia famiglia.

Tornai a casa in skate, perché mi seccavo camminare, ma quando arrivai i miei stavano già impacchettando il tutto.

"Oh, eccoti Lisa, ti stavo giusto per chiamare, aiutami con questo scatolone, non riesco a chiuderlo. Portalo nel vialetto una volta chiuso" disse mia madre un po' affaticata

"Ehm... okay? Ma perché state già facendo i bagagli? Quando dobbiamo partire?" chiesi ancora un po' confusa
"Partirete tra esattamente 3 giorni" mi urlò Jimin dalla cucina

"HAI DETTO *PARTIRETE*?!" Urlai così forte che pensavo mi avessero sentito anche i vicini.

<Senza mio fratello non riuscirei a fare nulla, non posso...>
Jimin venne in salotto e mi disse

"Si Lisa... scusami. Qua ho tutto, tra un po' mi sposo pure, non posso andare via, sono sicuro che potrai farcela, anzi, ne sono certo."

Mi crollò il mondo addosso. Cosa voleva dire? Non poteva lasciarmi da sola in un posto che non conoscevo e non poteva di certo abbandonarmi con i miei genitori... non avevano mai capito nulla su di me. Solo Jimin sapeva tutto, solo lui.

Mi vennero le lacrime agli occhi e corsi in camera. Mia madre provò a chiamarmi, ma Jimin, che come al solito aveva capito che volevo un po' di tempo, la fermò. Era il fratello perfetto sotto tutti gli aspetti e io non l'avrei più rivisto, se non per le feste o le occasioni rare... volevo solo passare una serata tranquilla in skate, non doveva andare così.

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