Chapter one- La cosa giusta da fare.

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Tutti i corridoi della clinica sembravano essere identici agli occhi di Amelia, totalmente vuoti, affiancati da finestre che davano sul cortile interno. La visuale le sembrava poggiarsi sempre sullo stesso punto, visto da posizioni diverse, le sorse infatti spontaneo il dubbio che in realtà stessero girando a vuoto.

Di certo non aiutava il fatto che la sua guida se ne stesse in silenzio senza effettivamente illustrarle il luogo, o spiegarle dove fossero diretti. Certo, Amelia non era stupida, era capace di leggere i nomi scritti accanto alle varie porte e riconoscerne la funzione; ma sarebbe stato carino per lei iniziare una conversazione con il ragazzo che camminava qualche passo avanti a lei.

Tuttavia, il silenzio che si era creato non era pieno di imbarazzo e disagio, come era successo poco prima con i suoi genitori; era invece un silenzio quasi confortante, riempito da sospiri e sbuffi, che a turno si alternavano a uscire dalle labbra dei due ragazzi.

"Da dove vieni?" Chiese Christian, spezzando totalmente l'atmosfera creatasi, aumentando il passo dopo essersi girato ad osservare la ragazza. "Da Lecce." Rispose allora lei, correndo leggermente per raggiungerlo. Christian sorrise quando la vide affianco a lui, facendole chinare leggermente il capo per l'imbarazzo.

Amelia odiava quando le persone la guardavano, perché sapeva di essere un libro aperto. Era molto semplice capire i suoi sentimenti e pensieri, anche solo da un sopracciglio alzato, o da una piccola smorfia della bocca. E di certo non voleva che quel ragazzo capisse di non esserle indifferente, nonostante lo avesse conosciuto pochi minuti prima.

"Si sente, hai un forte accento." Continuò a camminare lui, schiacciando un pulsante che Amelia capì essere dell'ascensore. Avrebbe voluto poter ribattere e dire che anche la cadenza del moro fosse facilmente riconoscibile, ma il suo italiano sembrava essere invariato, privo di qualsiasi influenza regionale. "Tu invece?" Domandò allora, incuriosita, non appena furono entrati nell'ascensore appena arrivato.

"Qui vicino, abito a Brembo." Le rispose, scoppiando in una fragorosa risata quando notò gli occhi della ragazza sbarrati dalla sorpresa. "So che non sembra, è perché qui c'è gente da tutta Italia, quindi ho perso un po' la cadenza, Quando litigo però si sente, spera di non sperimentarlo mai." Le intimò scherzando, facendola ridacchiare.

"Da quanto tempo sei qui?" Chiese ancora, cercando di capire come lui potesse aver perso così tanto il suo accento, dato che non poteva essere stato un processo corto. "Da circa due anni." La risposta del ragazzo fece irrigidire Amelia totalmente, quindi si ammutolì, assalita da ansie e paure, per qualcosa a cui mai aveva pensato.

Da quando aveva saputo che sua madre avesse l'intenzione di mandarla in quella clinica, aveva dato per scontato che tutto ciò sarebbe durato per non più di pochi mesi al massimo. Mai avrebbe preso in considerazione la possibilità di allungare la sua permanenza per più anni.

"Tranquilla, gli altri se la cavano in meno di un anno, sono io il caso a parte." Christian parve leggerle nel pensiero, cercò quindi di placare, calmare le sue preoccupazioni. La ragazza gli sorrise, ringraziandolo per averla rassicurata; tornarono poi nuovamente in silenzio, questa volta non come la precedente.

"Avanti, so che vuoi chiedermelo. Non mi arrabbio." La incitò, quando la porta dell'ascensore si aprì, mostrando il terzo piano. "Perché tu sei un caso a parte?" Espresse allora il suo dubbio, la sua forte curiosità, il bisogno di capire perché lui fosse diverso, perché si sentisse così attratta da lui.

Christian sospirò pesantemente, indicandole la direzione in cui dovevano andare. I sensi di colpa si fecero largo all'interno della mente di Amelia: nonostante fosse stato lui a darle il permesso di porgli quella domanda, la ragazza sentì di aver di avere oltrepassato una linea possibile, dalla quali si sarebbe dovuta allontanare, invece era stata totalmente arrogante e insensibile.

Candida. |Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora