Capitlo II

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Capitolo II
il nulla

Erano ormai passate alcune ore, Vova e Bojok si erano incamminati verso l'orizzonte. la sabbia finissima intorno a loro veniva accarezzata da un caldo vento, in tutte le direzioni fino all'orizzonte solo dune, nessuna roccia, nessuna altura, nessun segno di altro che non fossero microscopici granelli di sabbia finissima, quasi polvere.  il sole alto in cielo un paio di spanne cominciava a scaldare molto, rendeva il respiro difficoltoso, l'arsura consumava ogni goccia di sudore e di saliva seccando le mucose e spaccando la pelle.
"Quanto è che camminiamo?" chiese Bojok.
"A occhio e croce saranno 2 ore... non hai un orologio tu?"
"Non lo porto mai, mi da fastidio al polso, tu?"
"io si ne ho uno" disse vova guardandosi il polso
"quindi che ore sono?"
"non saprei, si deve essere fermato, erano le 6.50 del mattino ma ora segna le 15"
"ulteriore prova che siamo morti grande capo..."
"non ho mai visto un morto protestare tanto sai?"
"Beh c'è poco da essere tranquilli, siamo nel mezzo del deserto da ore e camminiamo verso il nulla! a tal proposito, perche stiamo andando in questa direzione?"
"siamo in mezzo a un deserto, di cui ignoriamo il nome e la posizione, una direzione vale l'altra non credi? ho puntato verso nord per non avere il sole in faccia"
"e se verso nord ci fossero mille km di deserto e verso sud solo due?"
"vai verso sud allora!"
"sei sempre così ostile? perché penso staremo insieme parecchio ormai, non credi sia il caso di parlarne?"
"C'é poco da parlare, continuiamo in questa direzione oppure vai dall'altra parte, in mezzo a questa distesa di sabbia non abbiamo molte possibilità di essere utili l'uno all'altro. a meno che nascosta da qualche parte non tieni una bottiglia d'acqua"
"magari... caro pofessore, a tal proposito, come ti chiami?"
"Vova, e non sono professore"
"piacere Bojok, non sono professore nemmeno io, ebbene facciamo come dici tu, se siamo morti Lucifero ci troverà ad ogni modo"

Passarono altre due ore, il sole ormai era alto e il caldo si faceva sempre più insopportabile, i due camminando sempre più con fatica disfacendosi dei vestiti man mano che camminavano, la pelle bruciava al sole e gli occhi gli si asciugavano come dentro un forno.

"Sai amico, credo che tu abbia ragione, non siamo morti, perché moriremo a breve di stenti"
Vova si fermò di colpo.
"ho finito le sigarette, tu ne hai?"
"no amico, niente, non ho più niente, nemmeno il sudore mi è rimasto!"
I due si accasciarono sul ciglio di una duna guardando verso l'orizzonte ancora lontanissimo e costellato di altre migliaia se non milioni di dune. Vova esausto si sdraiò sulla schiena e chiuse gli occhi, Bojok rimase seduto con le gambe incrociate, passò una mano nella sabbia bollente e ne buttò una manciata al vento.

"Come sai che stiamo andando verso nord?"
" perchè il sole è sorto alla nostra destra..."
"il sole sorge a est!"
"esatto"
"e ora è sorto a nord!"
"il sole ti sta dando alla testa?"
"guarda tu stesso!"

Vova si mise seduto, aprì gli occhi impastati di sabbia e vide una forte luce blu all'orizzonte, si stropicciò gli occhi un paio di volte e poi si alzò in piedi, guardò sopra di sè e vide il sole, si volse nuovamente all'orizzonte e fissò qualche secondo quella forte fonte di luce che disegnava come una croce di un blu fluttuante, tendente all'indaco e a tratti al viola.

"questo è veramente strano"
"professore io non sono certo istruito quanto te, ma la stella polare così grande non l'ho mai vista!"
"binario..." esitò Vova "un sistema binario!"
Bojok lo guardò con aria spaventata
"non siamo morti, ma non siamo più sul nostro pianeta!"
"che cosa vuoi dire? aspetta che è questa storia del binario?"
"un sistema binario è un sistema solare con 2 stelle al suo centro. Siamo su un pianeta di un sitema binario"
"ah beh, non siamo morti ma siamo su un' altro pianeta! questo è confortante! ma io non ricordo di aver preso nessuna nave spaziale o disco volante!"
"no nemmeno io, ma qualcosa ci ha portato qui, questo è certo. il disco!"
"non ricordo dischi volanti professore..."
"ma non un disco volante! quel congegnio! il disco! dove l'hai messo?!"
"l'ho buttato nella sabbia 3 ore fa!"
"cosa?!" disse Vova spaventato, "quel disco è il nostro biglietto di ritorno!" cominciò a urlare correndo verso la direzione da dove erano venuti.
"prof! dove corri!?"
"il disco Bojok! dobbiamo ritrovarlo subito!"
Allora Bojok tastandosi addosso estrasse il piccolodisco da una tasca.
"Eccolo professore! non l'avrei mai gettato, ho immaginato che potesse servirci.."
"maledetto stronzo mi hai fatto prendere un colpo!"
"siamo salvi quindi?"
"abbiamo buone possibilità Bojok, molto buone! dammi il disco, vediamo di capire come funziona!"

Vova Prese in mano il disco e cominciò ad esaminarlo attentamente.

"prima di ritrovarci qui, abbiamo spostato una di queste ghiere, ora andando a logica rimettendola nella posizione iniziale dovremmo ritornare dove eravamo, mi segui?"
"io però non ricordo assolutamente quale abbiamo toccato e tantomeno come stava messo in origine, il chè è un bel problema"
"vediamo, quella più esterna mi sembra fosse messa esattamente così, probabilmente abbiamo girato una di queste qui più verso l'interno"

(il Disco)
Il disco in questione è formato da 5 ghiere concentriche di un materiale metallico con riflessi bluastri, su ogni ghiera vi sono alcuni fori disposti in maniera apparentemente disordinata che in alcuni casi coincidono con quelli sottostanti creando una fessura a tutto spessore, in altri no. Ogni ghiera ha una piccola leva anche essa di metallo che gli permette di ruotare, la ghiera più esterna e la terza ghiera hanno delle incisioni come gli indici dei secondi di un orologio analogico, alcune ghiere hanno delle sporgenze che vanno a sovrastare l'anello precedente o successivo. al centro vi sono alcuni simboli simili a ideogrammi. Ad uno sguardo sommario le combinazioni sono dunque praticamente illimitate.
Dopo aver esaminato il disco per alcuni minuti lo sconforto apparve negli occhi di Vova.
"Sono troppe combinazioni, siamo fottuti!"
"Siamo fottuti se rimaniamo qui! proviamo a muovere una delle ghiere a caso!"
"Non sappiamo cosa potrà succedere dopo, e se il disco esplodesse? se ci trasportasse su una stella di neutroni? E' una situazione senza via di fuga! Sei sicuro di non ricordare?"
"forse a destra, quello esterno?!"
"L'hai girato tu, prova a ripetere l'automatismo mentale con cui lo faresti!"
"non sono sicuro di averlo girato io... lo stavamo toccando insieme!"

Il secondo sole, molto più rapidamente del primo si era levato alto in celo. La temperatura si stava facendo insopportabile, la luce da un caldo giallo era mutata in un gelido viola che faceva sembrare la sabbia ancora più infuocata. La situazione stava rapidamente diventando incompatibile con una vita umana, i due ormai boccheggianti erano sfiniti.

"Al diavolo, tanto moriremo comunque!"

Vova mosse una levetta del congegno mentre BoJok lo teneva in mano, un battito di ciglia e si ritrovarono dentro una pozza di fango.

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