capitolo 26

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Sono passati più di dieci minuti, credo, da quando Pansy mi parla di lei e di Blaise.

*Pansy:* Sei sicura di ascoltarmi?

*Io:* Sì, sì.

*Pansy:* Non mi sembra proprio. A cosa stai pensando?

*Io:* Penso a Mattheo...

*Pansy:* Avanti, dimmi...

*Io:* Poco fa ho cercato di leggere la sua mente.

*Pansy:* E che ti pareva? Cosa hai scoperto?

"Le racconto tutto."

*Pansy:* Non ne sono certa... questa situazione mi insospettisce. Non credi che lui possa sapere che stai leggendo la sua mente? È il figlio di Voldemort, anche se è morto, potrebbe aver ereditato qualche potere.

*Io:* Anch'io lo credo, Pansy. Sono convinta che lui sappia quando qualcuno lo legge nella mente, e penso che abbia pensato questo di proposito.

*Pansy:* Penso di sì...

*Pansy:* Senti, cerca di dimenticartelo e dai il tempo a lui di dirti la verità.

*Io:* Ci provo...

*Pansy:* Ti prego, non soffrire per lui. Aspetta che sia lui a fare il primo passo, va bene?

*Io:* Va bene...

Mi abbraccia e sento che Mattheo ha pensato a quella cosa proprio perché sapeva che lo stavo leggendo nella mente. Cerco di distrarmi in qualche modo.

*Skip time*

*Io:* Pansy, dovremmo andare a mangiare.

*Pansy:* Infatti, andiamo.

Ci incamminiamo insieme verso la Sala Grande, camminando a passo corto. Tutti ci guardano; ho indossato un pantaloncino aderente con una magliettina dentro.

C'era Tom che mi fissava con un'espressione da sognatore.

*Io:* Che c'è, Riddle? Ti sei perso nel tuo mondo?

Non mi risponde.

*Draco:* Huhuhu, come siamo aggressivi stamattina, sorellina.

*Io:* Draco, io sapevo del furetto, ma nessuno mi aveva detto che sei un gufo.

Pansy scoppia a ridere.

*Draco:* Ha-ha-ha, divertente..

Alza gli occhi al cielo e mi siedo accanto a lui.

Poco dopo, Eduard arriva correndo, tutto scombussolato.

*Io:* E tu? Ogni volta è la stessa storia. Dai, siediti qui.

Indico il posto di sinistra vicino a me.

*Eduard:* Scusami, mi sono svegliato un po' tardi.

*Io:* Un po'?

*Eduard:* Eh sì...

*Io:* Che mi racconti?

*Eduard:* Potrei farti la stessa domanda.

Dice, indicandomi Mattheo, che era in fondo al tavolo, intento a parlare con alcuni ragazzi che non conoscevo.

*Io:* Per ora stiamo prendendo una pausa, aspetto che sia lui a fare il primo passo.

Dico in modo un po' più serio.

*Eduard:* Ok..

*Pansy:* Come mai mangi così poco?

*Io:* Pomeriggio voglio andare a fare un po' di palestra.

*Pansy:* Nel mondo dei Babbani?

*Io:* Sì.

𝑈𝑛 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒 \\ Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora