Dodici

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Zaffira

Siamo a novembre e quindi sono all'ottavo mese di gravidanza e quindi fra un mese dovrei partorire. Ma questi mesi per me sono stato un vero inferno non sono stata affatto bene sia fisicamente che psicologicamente per tutti il periodo di gravidanza. La pancia mi è cresciuta molto, ovviamente, ma hi affatto preso peso, sono molto dimagrita moltissima per il fatto che non mangiavo molto, in realtà non mangiamo affatto ma vomitavo molto spesso. Da quando sono ritornata nel mio regno mi sono chiusa nella mia stanza e non ne sono più uscita. I miei genitori con le mie sorelle fanno di tutti per farmi uscire da qui e farmi distrarmi dal mio dolore ma hanno avuto poco successo. Sono finita sotto flebo per tre volte per il fatto che la mia mancanza di una corretta nutrizione è quindi il bambino.. si ho scoperto che è un maschietto, rischiava molto e rischia tutt'ora quindi dalla terza volta che sono finita al letto con una flebo nel braccio o ricominciato a mangiare, poco, e diciamo che più o meno o preso un po' di peso ma non è cambiato niente.

Non riesco a smettere di pensare a quello che mi ha fatto Kerem. Ogni volta che mi faccio la domanda non riesco a trovare una risposta, mi sono sempre comportata bene. Lo rendevo felice, gli dimostravo il mio amore sempre, ogni giorno, ero sempre presente per lui, lo soddisfavo e anche molto, io gli bastavo.. ma sicuramente non era così. Ma nonostante tutto lo amo e lo amerò sempre, l'odio che provavo per lui e scemato dopo un giorno lontano da lui. Mi sono chiusa in me stessa, posso le intere giornate su una sedia posta davanti alla finestra e fissare il vuoto.

Non c'è la faccio più.

Questo dolore che sento e così insopportabile, mi sento morire.

La mia mente viaggia indietro nel passato e rivivo tutti i momenti felici passati con Kerem e scoppio per l'ennesima volta piangere.

Basta.

Topazio

E stato un errore. Non avremmo dovuto agire in quel modo per far sì che Zaffira tornasse a casa. Mia figlia non sta bene, il bambino non sta bene, ho parlato con il medico e mi a riferito che la gravidanza è in grave rischio perché mangia poco e beve poco. C'è la possibilità che Zaffira non c'è la possa fare durante il parto per il fatto che il suo organismo non è  abbastanza forte da sopportare il parto. Mi sento ogni giorno con Ares e lui la pensa esattamente come me e mi racconta che neanche Kerem sta molto bene. E dimagrito anche lui, beve troppo alcool e si droga molto, tanto che molto spesso è andato in overdose. I nostri figli poco a poco stanno morendo e siamo stati noi a fargli questo e non me lo potrò mai perdonare. Ares mi ha detto che molto presto partiranno per Parigi e per fare un attacco e porre fine a questa storia. Gli chiesto di non agire contro mia sorella e i suoi figli perché risponderanno dei loro crimini di fronte alla corte reale di Deltora.

Ares

Siamo atterrati a Parigi già da diverse ore e adesso siamo nel bel mezzo di uno scontro a fuoco contro i francesi. Abbiamo fatto un attacco a sorpresa alla villa di Gerard. Ho perso di vista Kerem dopo qualche minuto e iniziato tutto. Ovunque guardi vedo sangue, per terra senza vita ci sono i corpi dei miei uomini e quelli dei nostri nemici. Tra tanti uomini francesi non vedo Gerard e le tre persone che sono l'ira di Kerem. Ma poi le vedo che osservano tutta dalla finestra all'interno della villa, li vede anche kerem che getta un urlo di rabbia e grazie a suo fratello, Lavent e Belinay che gli proteggono le spalle riesce ad entrare in casa.

- Kerem.. aspetta -

Grazie ai miei uomini che mi proteggono riesco anch'io ad entrere in casa. Anche qui che un caos tremendo, dal piano superiore si sentono urli e rumori assordanti. Salgo le scale e appena arrivo nel corridoio vedo Kerem che si prende a pugni con il cugino di Zaffira; Diamond. Il lontananza vedo Gerard puntare la sua pistola verso Kerem, sparo un colpo verso di lui e lo colpisco alla spalla facendogli cadere dalle mani alla pistola.

Kerem

Continuo a prendere a pugni questo verme che è sotto di me. Lo voglio uccidere, deve sparire dalla faccia della terra e dopo di lui toccherà alle due puttane che ha per madre e sorella. Perché è colpa loro di quello che mi è successo, del fatto che sto soffrendo, e colpa loro che lo persa, che è lontana da me, che mi odia.. e tutta colpa loro.

- Io ti ammazzo verme.. essere ripugnante, per colpa vostra lo persa, la donna che amo in questo momento è lontana da me che mi odia ed  incinta di mio figlio, quando avrò finito con te penserò a quelle due anche loro assaggeranno la mia ora come la stai assaggiando tu in questo momento -

Urlo mentre continuo a prenderlo a pugni. Le nostre faccie sono piene di sangue, di graffi e lividi. Poi d'un tratto in tutto il corridoio si sente il rumore assordante di una pistola. Le mie urla cessano, le mie mani si fermano, nessuno parla, nessuno si muovono.

Diamond:Va all'inferno mafioso pezzo di merda

Un dolore acuto mi si presenta al centro del petto che velocemente si espande in tutto il mio corpo, abbasso lo sguardo e vedo la canna di una pistola puntata contro di me che sputa il fumo dopo aver fatto partire il colpo verso il mio cuore. Vedo il mio sangue spargersi sul pavimento, la vista inizia ad offuscarsi, le forze le sento lentamente abbandonarmi.

- Lanet olsun... orospu çocuğu - (maledetto.. figlio di puttana)

Mi lascio cadere di lato sul pavimento, vedo Diamond sorridere vittorioso per poi alzarsi a fatica e scappare.

No.

Non può fuggire.

Io devo ucciderlo.

Sento le urla di mio padre e rumori di spari.

Zaffira.

Mia amata.

Mio cuore.

Mia anima.

Mio bellissimo gioiello dagli occhi lucenti.

Mi ero promesso che li avrei uccisi e poi sarei volato da te per dirti tutta la verità. Stare al tuo fianco nel giorno della nascita di nostro figlio è poi ti avrei sposato ma pur troppo tutto questo non avverrà mai.. spero che potrai perdonarmi e che racconterai a nostro figlio di me.

Papà:Kerem.. kerem resisti figlio mio.. resta sveglio

- P-pa-pà.. t-ti pre-go.. pro-met-timi che dirai tut-ta la ve-rità a Zaffira. Digli che n-non lo mai tra-dita.. che lo sem-pre amata e che l'ame-rò per sempre -

Papà:Sta zitto.. glielo dirai tu stesso cretino, forza figliolo resisti sei mio figlio hai preso pallottole peggiori di queste è non se mai morto

- Io n-non rie-sco a vivere sen-za Zaf-fira -

Papà:Ssh tranquillo.. andrà tutto bene.. DEMIR, LEVENT.. AIUTATEMI

Arrivano mio fratello e mio cugino seguiti dai nostri uomini che mi sollevano e mi portano fuori da li. La villa adesso e in totale silenzio, non c'è più nessuno apparte quei uomini stesi per terra morti. Mi mettono sui sedili posteriori della macchina e partiamo verso il jat che ci riporterà a casa. Ed è lì che i miei occhi iniziarono a chiudersi lentamente sotto i continui richiami di mio padre e poi...

Fu buio totale.

Spazio Autrice

Ecco a voi subito il dodicesimo capitolo aggiornato.

Fatemi sapere che cosa ne pensate e se ci sono piccoli errori, perdonatemi.

Baci 😘

Amore Regale (Mafia Romance) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora