Capitolo 32

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Apro gli occhi.

La luce è accecante.

Nella testa è come se avessi un martello pneumatico che continua a colpire le mie tempie, freneticamente.

Sento la mia schiena appoggiata su qualcosa di morbido. Cerco di capire cosa stia succedendo intorno a me ma soprattutto, dove sono in questo momento. Con le mani tocco quelle lenzuola bianche, sono sdraiato sul mio letto. Nella stanza non c'è nessun altro. Ci sono solo io.

Lentamente, mi metto seduto, anche se a fatica, appoggiandomi con la schiena sulla testata del letto. Non ricordo esattamente cos'è successo dopo aver colpito Tzuda, so solo di averlo ferito in modo grave. Ricordo tutto quel sangue, sulle mie mani, sui miei vestiti. Ad un tratto, sento il petto stringersi in un dolore lancinante. Le lacrime iniziano a bagnare i miei occhi, mentre le mani mi tremano.

L'ho ucciso davvero?
E adesso?
Mi chiuderanno in prigione a vita!

Il senso di angoscia inizia a distruggere la mia mente. Sento l'ansia salire fino alla mia gola, facendomi quasi perdere il respiro.

All'improvviso, vedo una figura avvicinarsi al sottoscritto. Velocemente, mi porto una mano verso la bocca, cercando di trattenere i singhiozzi.

«Yoonbum...»

-Questa voce... è quella di Sangwoo!-

La mia vista inizia a diventare più limpida. Alzo gli occhi verso il viso del biondo. Sento le sue mani accarezzarmi le guance, passando le dita fra i miei capelli spettinati. «S-Sangwoo... io l'ho... ucciso...» sussurro, sentendo un nodo stretto alla gola che a mala pena, mi lascia respirare.
Ma il ragazzo mi smentisce subito. «Non è morto. L'hanno portato all'ospedale, ha solo una ferita alla testa. Ha perso conoscenza dopo che l'hai colpito sul palco. Non è morto, Bum. E comunque... penso di doverti ringraziare per avermi salvato la vita prima... molto probabilmente, se non fosse stato per te, a quest'ora sarei io all'ospedale.» vedo il sorriso di Sangwoo allungarsi, ma quel sorriso sembra essere triste.
Lo guardo in silenzio, mentre i suoi occhi scuri si abbassano sulle coperte del mio letto. Lo osservo meglio, ha dei lividi sul volto, uno che gli copre completamente il sopracciglio destro. Senza accorgermene, la mia mano si alza verso il volto del biondo, cercando di toccare quella pelle color melanzana, che rovina il candore della sua carnagione. Sangwoo rimane in silenzio, accoccolandosi delicatamente sul palmo della mia mano. Lo vedo socchiudere gli occhi, sembra essere stanco. «È stato lui...?» sussurro con voce seria. Sangwoo annuisce soltanto.
Ripensando a quegli attimi di puro terrore che entrambi abbiamo passato, mi piange il cuore vederlo in questo stato. Ad un tratto, tutta quell'angoscia che mi soffocava, si è trasformata in rancore. Se solo avessi tenuto fuori Sangwoo da questo casino, sicuramente adesso non saremmo ridotti così.

«M-mi dispiace Sangwoo... è solo colpa mia... non avrei mai dovuto immischiarti in questa faccenda, tra me e Tzuda...»

«Yoonbum, guardami.» la sua voce sembra essere tornata sicura di sè, come è suo solito essere.

Faccio ciò che mi viene ordinato di fare e, senza che il mio cervello possa elaborare cosa stia succedendo, le labbra del ragazzo decidono di rapire le mie, in un bacio passionale che mi lascia quasi senza fiato. Mi aggrappo disperatamente, alle lenzuola del letto, cercando di riprendere fiato. «E-... q-questo cos'era...?» chiedo, con affanno.

«Smettila di incolparti, queste cose possono succedere, purtroppo... ma di certo non è colpa tua se uno svitato come Tzuda, perda la testa. D'altronde, si è lasciato sfuggire un bocconcino prelibato come te, dal sottoscritto... se fossi stato al suo posto, sarei impazzito anche io a dire la verità... ah ah ah» vedo il sorriso malizioso di Sangwoo, alzarsi verso l'alto. Rimango in silenzio, mentre sento le sue mani alzare la maglietta che indosso. Le sue dita iniziano ad accarezzare la mia pelle candida, fino ad arrivare ai miei capezzoli, ormai inturgiditi del tutto. Sento la mia gola chiudersi, mentre dei gemiti timidi escono liberi dalla mia bocca. La sua lingua adesso sta toccando la mia pelle con fare delicato, sento quella carne morbida e bagnata, stuzzicare i miei capezzoli, mentre i suoi occhi color pece mi fissano dal basso verso l'alto. Sento le gote riscaldarsi, fino a raggiungere le punte delle mie orecchie. Mi mordo il labbro inferiore, continuando ad osservare la scena, mugolando qualche volta. «Oh...» la mia schiena si drizza, sentendo ogni tanto qualche fitta pugnalarmi la carne. All'improvviso, la mia testa inizia a girare, come se fossi in un vortice impazzito. «S-Sangwoo... aspetta...» sento lo stomaco rivoltarsi su se stesso. Velocemente, con le mani afferro le spalle del ragazzo, allontanandolo dal mio petto. Scendo di corsa dal materasso, sfrecciando verso il bagno della stanza. Con le mani, mi aggrappo sui bordi freddi del gabinetto, iniziando a vomitare quel poco che avevo mangiato prima di iniziare a lavorare. Sento i passi di Sangwoo avvicinarsi a me, con fare titubante. «Tutto bene..?» si abbassa verso di me, spostandomi una ciocca di capelli dalla fronte. Sento il sudore scendere lungo le mie tempie, mentre in bocca ho un saporaccio amaro.

«Scusa... mi girava tutto e...» alzo gli occhi verso il viso del biondo. Forse è l'effetto del giramento di testa, ma è così dannatamente bellissimo in questo momento.
«Forse è meglio se sta sera riposi. Su, torniamo sul letto.» lo sento sollevarmi da terra senza fare la men che minima fatica. Mi aggrappo al suo collo con le mani, continuando a fissare quel volto così perfetto nei suoi lineamenti. Le sue labbra, anche se sottili, morbide al tatto. Delicatamente, gli accarezzo una guancia, mentre il ragazzo mi lascia dolcemente, cadere sul materasso. «Non andare... ti prego...» sussurro, afferrando una manica della sua camicia. Sangwoo mi sorride, avvicinandosi alla mia fronte con le labbra. «D'accordo. Ma se non ti senti bene, dimmelo, ok?» mi lascia un bacio delicato sulla pelle, poi si siede di fianco a me, sul letto. Mi avvinghio al suo busto, quasi come se non volessi lasciarlo più allontanare da me. Sento le sue mani possenti, abbracciarmi a sua volta, accarezzandomi i capelli ogni tanto.
«Ti amo... Sangwoo...» mugolo, sentendo le palpebre diventare sempre più pesanti, poi il buio totale mi inghiotte.

» mugolo, sentendo le palpebre diventare sempre più pesanti, poi il buio totale mi inghiotte

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Improvvisamente, il rumore di un tuono mi coglie alla sprovvista. Mi alzo di scatto, spalancando gli occhi per lo spavento.

Sento la pioggia battere contro la finestra della stanza.

La luce bianca dei lampi, illumina ad intermittenza, la mia figura. Distogliendo lo sguardo per un attimo, dalla finestra, lo abbasso verso le coperte del mio letto. Di fianco a me, si è addormentato anche Sangwoo. Sta dormendo beato, a lui i rumori dei tuoni non danno fastidio.

L'ennesimo lampo, illumina il suo volto. Lo guardo attentamente, poi la luce sparisce un'altra volta. Allungo una mano, cercando di immaginare il suo viso nella mia mente, mentre lo tocco. Gli accarezzo la guancia poi, passo un dito sulle sue gote, arrivando fino alla punta del naso, scendendo poi sulle sue labbra. Sono chiuse, serrate. Le percorro tutte, per il lungo della loro forma. Ad un tratto, sento qualcosa di umido, bagnarmi la punta del dito. A quel punto, indietreggio nervosamente, la mano.

Un altro lampo, ci illumina entrambi. Vedo la sagoma del biondo dritta, seduta davanti a me.
«Yoonbum...» sento il suo respiro sfiorarmi le guance. Il suo calore corporeo mi avvolge, facendomi sospirare.
«Che c'è? Non riesci a dormire..?» sento le sue mani appoggiarsi sulle mie, portandosi le mie dita alla bocca. Di nuovo, qualcosa di umido inizia a bagnarmi il dito indice. Quel contatto mi fa drizzare tutta la schiena, facendomi ansimare leggermente. «S-Sangwoo...» sospiro, quasi impotente davanti a quella sensazione. «Dimmi, Yoonbum. Ripetimi ciò che hai detto prima di addormentarti...» questa volta, le sue labbra si sono avvicinate al mio volto. Sento il suo respiro scivolare lungo il mio collo. Porto all'indietro la testa, aspettando che le sue labbra si appoggino sulle mie. Poi, un altro lampo illumina per pochi istanti, i nostri corpi. In quel millesimo di secondo, i nostri occhi s'incrociano, lasciando che la tempesta che si sta scatenando impetuosa all'esterno, parli per noi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 31, 2022 ⏰

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My new life with... you~ Fanfict su Killing StalkingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora