Simili

224 9 2
                                    

Sarà un lungo viaggio, penso sospirando.

Il viaggio procede serenamente e anche quando arriviamo al confine con la nostra città natale sembra tutto normale.

Solo quando prendiamo la curva, mio fratello inchioda. Dove prima si scorgeva una bellissima panoramica di Beacon Hills, adesso si vede la distruzione. Case crollate su loro stesse e desolazione totale.

"Avranno spostato tutti in un luogo sicuro" mormoro io con gli occhi sbarrati dal terrore.

Senza neanche rispondere, Scott fa ripartire la macchina e dà tutto gas verso la strada che porta a casa nostra.

La vista che ci si presenta davanti è da spezzare il cuore. La casa che è stata protagonista di tutta la nostra vita, sin dalla nostra nascita, è completamente rasa al suolo. Non ne rimane nulla, neanche un ricordo.

Con le lacrime agli occhi, dico "M-meglio cercare gli altri"

Ci avviciniamo alla scuola, che solitamente viene indicata come punto di ritrovo per catastrofi naturali, e la troviamo circondata da tende e persone dallo sguardo perso.

Accostiamo la macchina e scendiamo.

Non faccio neanche in tempo a guardarmi intorno che due braccia mi avvolgono e mi stringono a sé. È la mamma che tira subito nell'abbraccio anche mio fratello.

Quando mi stacco da lei, la osservo attentamente. Ha un graffio vicino all'occhio, ma non è nulla di grave. È coperta di fuliggine, polvere e nella maglietta scorgo macchie di sangue.

"Non è mio. L'ospedale è crollato e non abbiamo molte attrezzature con noi. Ma miracolosamente stiamo tutti bene." Ci rassicura mamma.

Annuisco e l'abbraccio di nuovo.

Stiles e Lydia non sono ancora arrivati. Scott va a cercare Malia mentre io aiuto medici e infermieri con i feriti. Metto a disposizione i miei poteri.

Facendo crescere viticci, formo delle piccole capanne. Non saranno tante, ma almeno offriranno riparo ai feriti, anziani e bambini.

Solo verso sera mentre sto per crollare dalla stanchezza, sento un'altra macchina arrivare.

Corro subito a vedere chi è e mi ritrovo affiancata da mio fratello, Theo e Malia. Abbraccio quest'ultima che non vedo da mesi.

I fari ci illuminano e strizzando gli occhi vedo la macchina di Lyds.

Non ha tempo di uscire dall'auto che la mia migliore amica mi ha addosso. Mi è mancata così tanto! Mi sembra d'essere tornata a quando vivevo a San Francisco e la vedevo, se andava tutto bene, due volte all'anno.

Poi passo a Stiles. Anche lui mi è mancato. In qualche modo ci siamo ancora più avvicinati quando si è messo con Lyds e io con Theo. Prima di partire per i rispettivi college abbiamo fatto anche qualche uscita a quattro e a sei quando si aggiungeva anche mio fratello con Malia.

"Com'è la situazione?" chiede il mio migliore amico.

"Nessun morto. Molti feriti quando siamo arrivati. Io ho fatto il possibile e ho anche formato della mini-case con un po' di rami. Alcuni entrano negli edifici per trovare rifornimenti e i rimanenti danno una mano come possono" riassumo io.

"Em quanto hai aiutato tu? Sei pallidissima" mi chiede la rossa, avvicinandosi per guardarmi preoccupata.

Scuoto la testa e questo movimento mi causa un gran giramento di testa. Mi devo tenere per un attimo a Theo che mi guarda preoccupato.

Avvolgendomi le spalle con un braccio, mi sussurra "Andiamo a letto"

Scuotendo più lentamente la testa, dico "No. Voglio restare"

"È inutile stare qui. Meglio andare tutti a riposarci. Dobbiamo essere in forze per domani" suggerisce a tutti mio fratello.

Ovviamente la notte non trascorre tranquillamente come ci aspettavamo. Una lunga e forte scossa ci risveglia.

Anzi mi correggo, mi risveglia. Non sono nel mio sacco a pelo. Sono in pigiama di fianco al Nemeton e sento che ho appena ripreso le mie forme umane. Ah sì, novità! So trasformarmi in un vero lupo, una lupa dal manto bianchissimo. Ma ancora non sono capace di controllare quella forma. Non mi succede mai fuori da Beacon Hills.

Comunque, ritornando a noi, mi guardo intorno e noto che il Nemeton non è come al solito. Nelle venature del tronco tagliato scorre un liquido luminoso. È un po' come se la luce vera e propria si fosse liquefatta e scorresse nelle crepe dell'albero.

"Emma!" sento urlare in lontananza. Nello stesso momento sento un fruscio provenire dalla parte opposta della voce.

Corro in direzione dell'ultimo suono. I miei amici possono aspettare.

Mi ritrovo in una radura e al centro c'è un lupo. Mi correggo una lupa. Brillanti occhi verdi che caratterizzano noi Guardiane. Il manto è rossiccio.

Mi metto in ginocchio, continuando a non staccargli gli occhi di dosso, incantata. Voglio che capisca che non ha nulla da temere.

Piano piano si avvicina. Proprio mentre io allungo la mano per accarezzarla, lei mostra i denti a qualcosa alle mie spalle e poi scappa.

"No! Torna qui!" grido io facendo un passo nella direzione in cui è sparita.

"Emma!" grida la voce di mio fratello, prima che spunti dal punto in cui la lupa ha ringhiato.

"Che diavolo ci fai qui! Ci siamo svegliati e non ti abbiamo trovata. Ci siamo preoccupati" mi sgrida lui, mentre tutti gli altri miei amici ci raggiungono.

Avvicinandomi, dico "Ce n'è un'altra. C'è un'altra Guardiana qua"

"Ne sei sicura?" chiede il mio ragazzo guardandosi intorno.

"Sicurissima. Aveva i miei stessi occhi verdi. Quando vi ha percepito è scappata." Spiego io un po' emozionata.

Ho incontrato una mia simile. Da quello che ho capito dalle ricerche che siamo sette come i Nemeton presenti in tutto il mondo. Oltre ad essere collegate dal destino di un vero alfa, siamo collegate al Nemeton più vicino a noi al momento della nostra prima morte.

"Emma! Sei ferita!" esclama Lydia allarmata.

Mi esamino e noto solo ora che ho la maglietta sporca di sangue. La sollevo e quasi svengo alla vista. Uno squarcio mi passa per tutto il fianco. Probabilmente è stato quando ero trasformata, ma stranamente non provo dolore.

"Em, perché brilli?" mi chiede stranito Stiles.

Ma che diavolo sta succedendo?! Anche il mio migliore amico ha ragione. Sono circondata da una lieve luce argentata.

Prima che apra bocca una nuova scossa forte come le altre scuote la terra e io mi piego in due attraversata da un dolore insopportabile.

Non riesco a trattenere urla di dolore. È come se diversi TIR mi passassero sopra mentre una psicopatica mi accoltella ripetutamente il ventre.

Sento i miei amici precipitarsi al mio fianco, ma non riesco a sentire quello che mi dicono.

**Angolo Autrice**
Sto migliorando!😂
Solo un giorno in ritardo 💪🏻
Ecco a voi un nuovo capitolo per rallegrare un po' questo brutto periodo.
Spero stiate tutti bene
Prossimo aggiornamento 1 di aprile
Un bacione
Eli 😘

Emma Mccall- Ultimi IstantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora