Combattete

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Lui non lo sa, ma noi abbiamo un piano.

Un nostro piano.

Sto vivendo un incubo. E' l'unica spiegazione. Mi sveglierò e sarò ancora con tutti i miei amici, nascosti nella clinica veterinaria a inventarci qualcosa.

Non avrò ancora fatto l'esca con Theo e Liam in uno zoo abbandonato. Mio fratello non avrà rischiato di morire soffocato insieme a Malia. Ma soprattutto non troverò la mia casa mezza distrutta circondata da ambulanze.

Una mano afferra la mia riportandomi alla realtà. Scott è di fianco a me nella sala d'attesa. Mamma è dietro quelle grandi porte della sala operatoria da ore e noi ancora non ne sappiamo nulla. Solo qualche sprazzo di conversazione che percepiamo con il nostro super udito.

Osservo il mio gemello teso quasi quanto me. Stringo la presa nella sua mano e mi concentro per sentire come vanno le cose a mamma.

Scoppio in un pianto silenzioso quando sento il dottore dire che è fuori pericolo. Mio fratello mi stringe a se e sento dei passi avvicinarsi.

"Che cosa è successo?" chiede subito Malia preoccupata, guardandomi.

Mio fratello spiega velocemente quello che abbiamo sentito e poi mi trascina verso il corridoio dove ci sono le stanze.

Troviamo mamma stesa in un letto. Non sembra neanche lei per quanto è pallida. Un ulteriore lacrima scende mentre mi siedo delicatamente al bordo del letto.

"Ehy ciao" ci saluta lei, sotto effetto di anestetici.

Si vede che Scott è sconvolto nel vederla così quanto me.

"Aspettiamo fuori d'accordo?" decide infine il mio gemello sospirando.

Sto per seguirlo, ma mia madre mi afferra la mano e ci richiama entrambi dicendo "No. Aspettate ragazzi. Fermi... Ascoltatemi bene. Soprattutto tu Scott... Voi non centrate niente"

"Ma ne sono responsabile. Adesso riposa" ribatte mio fratello, testardo.

"Vorrei soltanto... dirvi..."prova a dire mia madre con affanno.

Preoccupata gli accarezzo un braccio, per calmarla e con tono dolce dico "Mamma riposa"

"Io non posso!" esclama lei con voce tremolante. "Non fuggite. Combattete."

Mi scambio uno sguardo con il mio gemello distrutto quanto me. La mamma si addormenta e, dopo un bacio sulla fronte, lasciamo la stanza.

Seguo mio fratello che sta correndo nell'ala dell'ospedale dove è ricoverato papà.

Al nostro arrivo però troviamo un letto vuoto. Il mio cuore impazzisce e gli occhi si riempiono di lacrime quando sento qualcuno chiamarci.

"Dov'è nostro padre?" chiede mio fratello.

Lo sceriffo che ci ha raggiunto, risponde "Trasferito al San Francisco Memorial. Starà bene"

"Ok. E invece Mason?" continua Scott.

"Lui non è grave" ci informa Stilinski.

"E Lydia?" chiedo io preoccupata.

"Sta bene anche lei. Il proiettile non ha colpito organi vitali" mi tranquillizza l'uomo. "Ragazzi, la fortuna è con noi"

"Potevano morire" protesta Scott.

"Però vivranno." ribatte lo sceriffo. "Ci saranno due agenti. Ventiquattr'ore su ventiquattro. Nessuno metterà piede qui senza la mia autorizzazione"

Mio fratello si allontana con l'intenzione di andarsene, ma l'uomo lo ferma ancora "Scott. So bene come ti senti in questo momento. Anche te Emma. Ma tutto il dipartimento dello sceriffo investigherà. Io vi pometto che scoprirò chi è stato"

Emma Mccall- Ultimi IstantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora