9. Un acchiappasogni non basta

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La strega non aveva nessuna intenzione di fare indagini, in quel momento doveva essere pronta per andare a esorcizzare la villa di Anastasia, quindi andò dritta verso casa, poi tutto quel cibo le pesava sullo stomaco. Aveva esagerato, ma la crema al mascarpone non poteva non mangiarla! Le piaceva troppo per rinunciarvi, così eccola a smaltire i sensi di colpa camminando verso il proprio appartamento. Davanti al portone c'era un capannello di gente, che guardava qualcosa. Deianira sbuffò, facendosi strada nella folla, poi li vide.

I tre bulletti che circondavano Wesley a terra. Ogni volta che il ragazzino cercava di alzarsi, uno di loro lo colpiva con una scossa.

Deianira digrignò i denti e si avvicinò alle spalle dell'elettrico. Con un dito gli picchiettò la spalla.

«Che fate?» chiese con aria incuriosita.

I tre fecero un balzo di lato riconoscendola e, in non più di tre secondi, si erano gettati nella folla per sparire.

La strega ghignò e aiutò Wesley a rialzarsi, mentre la folla si disperdeva delusa.

Che razza di canaglie! Lasciare che un ragazzino venga bullizzato così!

«Vieni.» gli disse aprendo il portone e Wesley la seguì in casa.

Gli offrì un tè caldo e si sedette sulla poltrona di fronte a lui.

«Cosa vogliono da te?» una domanda diretta. Era meglio che girarci intorno.

Il ragazzino bevve un sorso e deglutì a fatica, poi parlò.

«Loro hanno dei poteri forti, io no. Pensano che questo dia loro il diritto di trattare male gli altri. Io sono il più debole e...»

«Che assurdità!» sbottò lei «Queste regole da branco di lupi... Mi danno il voltastomaco! Che potere hai, da farli sentire tanto forti?»

Lui la fissava interdetto, ma si riprese.

«Aumento la velocità di crescita delle piante.» sospirò.

Deianira lo scrutava ancora.

«Hai un potere bellissimo. La mia sola presenza le fa morire, tutte le piante.» bevve un altro sorso di tè «Non è un caso che è successo sotto casa mia, vero?»

Wesley la guardò triste.

«Mi hanno inseguito per un po', quindi sono corso qui. Mi ricordavo l'indirizzo dal biglietto da visita. Ho fatto male?»

Deianira gli sorrise.

«Hai fatto bene. Speravo che accettassi il mio aiuto. Raccontami meglio chi sono quei tre bulletti.»

Il ragazzino annuì e bevve un'altra sorsata.

«Loro sono miei compagni di scuola. Sono molto dotati e a scuola fanno i... Superiori. Si comportano come se fossero i migliori. Dash ha il potere del fuoco e comanda il gruppo. Roz controlla l'energia elettrica e gli piace sbruciacchiare tutti. Yuri, invece, può muovere tutti gli oggetti inanimati che vuole, ma preferisce usare cose che tagliano. Quindi il mio potere cosa può fare contro i loro?»

Deianira gli sorrise con aria furba.

«Io mi sono resa forte. Uso le debolezze degli avversari e gliele ritorco contro.»

«Tu hai una grande magia!» piagnucolò Wesley.

«Sì,» ammise la strega «ma finché non ho imparato a controllarla dovevo farmi furba. Tutti hanno un punto debole.»

Wesley annuì, concependo la logica schiacciante del ragionamento e decise di studiare i punti deboli dei suoi bulli e nemici personali.

Deianira vedeva la sicurezza crescere in lui. Sì, avrebbe avuto il suo momento.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16, 2022 ⏰

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