ONE

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"Cazzo"

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"Cazzo"

La parola aveva un sapore straniero sulla mia lingua. Questo era un nuovo territorio per me. Provengo da una famiglia abbastanza ricca, ricca nel senso che potevo permettermi le cose che desideravo, e di classe. E per quanto cercassi di separarmi da quello stile di vita, non sarei mai così trash da parlare così, come un criminale... come loro.

"Io sono inutile, tu sei inutile, il gatto che vive nel cassonetto fuori è inutile! È una parola! Una cazzo di parola, Heilee! Una parola! Non lasciare che questo influisca..."

Si fece strada la voce di mia madre chiamarmi o meglio urlare il mio nome giù per le scale un "Heilee,tutto bene...?"

"Puttana" ho detto come un bisbiglio un'ultima volta guardando il mio riflesso nello specchio del bagno. Gli sputerei con piacere quella parola in faccia.

E ancora oggi Heilee si ritrovò a piangere in bagno davanti uno specchio da sola, continuando a dire cattiverie su se stessa e altri senza pensare se quelle stesse parole avessero un senso messe insieme

Piangere.

È qualcosa che pensiamo sia normale farlo, qualcosa che facciamo tutti, ma probabilmente io lo faccio un po' troppo rispetto agli altri.

Beh, molto più di altri

Per quanto possa sembrare deprimente, non credo di poter nemmeno ricordare un giorno in cui non ho pianto o provato una sorta di tristezza.

Il tuo primo pensiero potrebbe essere che è a causa di una relazione tossica o di genitori violenti. Ma no.

Il problema 'Sono io'.

Il mio corpo, la mia personalità, il mio aspetto, il modo in cui parlo, il modo in cui balbetto, il modo in cui non riesco nemmeno a interagire con un essere umano senza innervosirmi. Anche se è famiglia.

E mi odio per questo. Odio me stessa come odio questo mondo schifoso.

"Heilee!" Sento mia madre chiamare il mio nome da giù per le scale, facendomi ritornare nella vita reale tirandomi fuori dai miei pensieri.

"Sì?" grido di rimando, senza preoccuparmi di uscire dal bagno che avevo affianco a camera mia non avendo alcuna voglia.

"Heilee!" Lei grida di nuovo e io sbuffo e grido di nuovo un 'Si!' più forte, solo per lei di RIchiamare di nuovo il mio nome.

Sbuffando ad alta voce, ho finalmente avuto la motivazione per alzarmi in piedi e aprire la porta del bagno e di ritrovarmi la faccia di mia madre in fondo le scale

"Heilee Morgan! perché non hai risposto? Ti stavo chiamando!" Inizia lei con tono arabbiato,

"I-io ho risposto, mamma. Sei tu che n-non mi hai sentito." dico con calma cercando di evitare il mio balbettare mentre scendo le scale sempre con fare calmo.
"Beh, parla più forte la prossima volta!" Dice e il mio fastidio aumenta,

HIS Addiction. (BWWM)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora