Lo sapete, una volta fuori da quella scuola il mondo che avevo lasciato mi sembrò del tutto diverso.
Su e giù, il sole quasi me lo ero dimenticato.
Su e giù, il vento che mi accarezzava i capelli.
Su e giù, le persone che mi riconoscevano per strada.
Su e giù, il mio zoppicare per una lesione.
Ero uscito da solo qualche settimane eppure mi sembrava ancora tutto così nuovo.
Mattia non era più Mattia, anzi,no. Io ero sempre io ma con qualcosa in più, con qualcuno in più.Ricorderò per sempre le lacrime di Chri nel giorno in cui gli dissi che dovevo lasciare la scuola. Le sue guance rosse, gli occhi pieni di lacrime e un insistente ''fra'' che ripeteva ansiosamente.
E pensare che nemmeno una settimana prima ci eravamo detti quelle due parole, solamente quelle due parole che avevano cambiato totalmente la mia vita." Ti amo."
E mentre salutavo con un bacio mia madre, e mandavo a quel paese mio fratello per le continue prese in giro, andai in stazione, ebbi il bisogno di vedere una vecchia amica.
Direzione Brindisi, ecco dove andai.
Cosmary insistette tanto perché io la andassi a trovare, da quando ero uscito non faceva altro che chiamarmi nel bel mezzo della notte e lamentarsi perchè le mancava Alex.
Era in quei momenti che avrei voluto piangere con lei e dirle che anche a me mancava una persona, da morire.Il mio stato d'animo era peggiorato nei giorni successivi al mio abbandono. Mi sentivo così svuotato di tutte le emozioni, l'unica che incombeva era la tristezza che si insidiava minacciosamente anche nel mio processo di guarigione.
Christian prese ciò che c'era della mia vita e lo buttò sotto sopra. Il disordine iniziai a farmelo piacere, fino ad amarlo.
Qualcosa che non riesci a spiegarlo, che non riesci a spiegartelo. È come stare in cima alle montagne russe e non chiudere gli occhi per la paura, hai le vertigini ma vuoi vedere quello che sta per succedere, ma sai già che la parte migliore sarà quando tornerai a terra stabile, e ricorderai il brivido della discesa.
Lui era la mia montagna russa su cui nessuno mai, però, mi aveva avvertito di allacciare la cintura di sicurezza.《 Eccolo.》
《 Ciao Cosmy.》Mi venne a prendere alla stazione.
《 Come va? Mi sei mancata.》L'abbracciai forte, era l'unico ricordo di Amici che avevo, mi sembrò che se mi fossi concentrato avrei potuto rivivere tutti i momenti belli, ma poi un velo di malinconia si appoggiò su di me. I momenti felice li passai il più delle volte con Chri.
《 Bene, dai, piano piano mi riprendo.》
《 Mi fa piacere.》
Poi entrai in macchina e andammo a casa sua, avevo voglia di conoscere la sua fattoria.
In macchina parlammo di tutto, soprattutto del tempo trascorso in casa e di quello che avevamo ritrovato una volta fuori.
《 Mi sono scaricata Twitter.》 Rabbrividii
《Davvero?》
《 Si, devo dire che sono tutti estremamente gentili, soprattutto i tuoi fan.》
Questo significava che aveva letto...
Dopo un minuto di silenzio imbarazzante lei parlò, e quanto volli che non lo avesse fatto.
《 Lo so.》 Disse.
Non ci fu il bisogno di chiedere.
《 E?》 Abbassai lo sguardo sul cruscotto.
《 È bello, e un po si capiva. Quei tuoi seguaci sono astuti, eh. Peggio dell'FBI.》
In effetti era così, ebbi paura per un pò di entrare nei social, anche se sapevo cosa mi sarebbe aspettato. Molti avevano capito, anzi tutti, ma diciamo che i fatti erano diversi da come li descrivevano. Io il sottone e Chri il mascolino represso. Diciamo, una realtà un pò distorta.
《 Anche se hanno una grande fantasia.》 Dissi sorridendo.
《 Perchè non lo dici?》
《 Voglio aspettare Chri, ma...》
Non finii di parlare, mi limitai a sospirare.
《 Ma?》 Rise Cosmary.
《 Ma, cioè, è da egoisti però.》
Continuò a ridere. Sotto a quella risata si nascondeva qualcuno che sapeva, ma voleva che lo dicessi.
Mi rivolse un veloce sguardo, poi ritornò a guardare la strada.
《 Sarebbe bello se gli altri sapessero, e quando vedo qualche tweet o qualcuno che me lo chiede, io non resisto. Infondo quella è la mia realtà.》
Misi le mani in faccia in segno di disperazione. Era da egoisti, voler urlare al mondo quello che si prova senza aspettare l'altro. Ma quello che avevo dentro era qualcosa di forte.
Cercavo di essere il più discreto possibile, ma quel Sentimento che una volta si nascondeva prepotentemente solo dentro di me, ora stava scorrendo da tutti i miei pori della palle, si vedeva dagli occhi, dalle labbra, dalla mia postura, da tutto.
Ciò che avevo evitato per tanto tempo ora si menava come un animale rabbioso per poter uscire e trovare la libertà.'' Ti amo'' Avrei voluto dire. Ti amo, come ultima cosa prima di uscire, ti amo, a quel ragazzo che mi aveva migliorato. Ti amo, invece di un solo abbraccio. Ti amo, per risolvere tutti i problemi.
Ma infondo glielo dissi, nascosto nel palmo della mia mano che asciugava le sue lacrime e tra le righe di quel '' andiamo a bere l'ultimo succo all'ace''
Infondo, glielo dissi con tutto il corpo.
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PER TE AMEREI, ancora una volta
Fanfictionquando la vita reale ti tira un colpo e l'unica cosa che non ti fa cadere a terra è proprio lui. pt2