《 Ma sei impazzito per caso?》
《 No, sono stanco.》
《 Per cosa?》
E vidi Christian appoggiare il telefono da qualche parte. Iniziai ad avere una visuale più completa della stanza e vidi le valigie aperte.
《 Non sto più bene qui.》
《 Ma è il tuo sogno.》
《 Era il mio sogno, ora non più. Non riesco più a ballare a fare niente, voglio solo tornare dalla mia famiglia e da te.》
E per quanto quelle ultime due parole mi fecero bene al cuore, tutto il resto era di un'assurdità inaudita.
《 Ma ragionaci un attimo, un sogno non può scomparire da un giorno all'altro.》
《 Ci ho ragionato fin troppo.》
Aveva quella voce ferma di chi non avrebbe cambiato idea facilmente. Ma dovevo tentare, almeno provarci.
《 Ho parlato con Raimondo sai? Ha detto che sono una delusione.》
《Non credo intendesse questo.》
《 Oh invece si, ma ha ragione, sono una delusione》 e faceva avanti e indietro con il fiatone mentre piegava le maglie 《 Non riesco a portare a termine niente, l'ho deluso, non sono mai stato l'allievo che avrebbe voluto. Quello eri tu.》
《 Ma cosa stai dicendo Chri, Raimondo ti adora ed è giusticabile la sua rabbia, stai facendo una cazzata.》
《 Una cazzata? Minchia Matti speravo che almeno tu mi capissi.》
Poi si sedette a terra, spalle a muro, in quel momento capii dove mi aveva poggiato. Stavo fermo ai piedi del letto e lui sulla parete esterna del bagno.
Strinse la sua testa sulle ginocchia e diede un urlo smorzato.
《 Io ti capisco, e ti sosterrò qualunque cosa tu voglia fare, ma ti prego pensaci e se lo hai già fatto pensaci ancora un pò. Questo, che ti piaccia o no, rappresenterà la tua vita una volta fuori e non puoi buttarti giù così.》
《 Ma i commenti...》
《 Tu ti lamenti dei commenti?》
《 No, non solo quelli, è un insieme di cose.》
《 E cosa? Parla con me Chri ti prego.》
Poi prese il suo telefono in mano e mi ritrovai il suo volto rosso in primo piano.
《Mi manchi. Mi manchi da morire, mi sembra che tutto stia andando male dalla tua uscita. Se ci fossi stato tu probabilmente avrei reagito in modo diverso.》
《 Ma io sono qua con te.》
《 Non è la stessa cosa. Avere solo dieci minuti di tempo, non è la stessa cosa di averti accanto sempre, sentire il tuo profumo, ridere delle tue battute che non fanno ridere...》
《 Le mie battute fanno ridere, invece. Te lo può dire Cosmary.》
《 Lei ride solo per cortesia.》
Forse una risata ci sarebbe stata bene, ma non ridemmo.
《Non farlo perchè so che non te lo senti di fare.》
《 Io me ne voglio andare.》
《 Non è vero.》
《 E come fai a saperlo?》
《 Perche se solo avessi voluto andartene realmente a quest'ora staresti già qui affianco a me nel letto. Tu ci tieni a quella scuola e io so che vuoi continuare, il periodo no capita a tutti, ma ricorda cosa mi dicesti durante l'ultima sfida: È solo una questione di testa, e ora mettila da parte e ascolta il cuore.》
Forse lo avevo convinto, ma comunque mi rimase l'immagine di lui disteso affianco a me nella mente.
Non avrebbe dovuto e non avrebbe voluto, sarebbe rimasto e avrebbe spaccato il culo a tutti, di questo ne ero certo.
《 Cosa c'è?》 Ancora qualcosa lo turbava.
《 Non lo so, anzi si. Vorrei che tu fossi qui, fisicamente con la maglia oro.》
E la malinconia fece da padrona, come non ebbe mai fatto.
《 Tu la prenderai per entrambi e io così farò l'anno prossimo.》
《 Ti amo.》
E furono solo quelle due parole, quelle esatte parole a farmi sciogliere. Da che ero disteso nel letto mi alzi con quanta più velocità avessi in corpo. Lui si mise a ridere per la mia goffaggine, e tra le risate continuava a ripeterle, quelle parole.
Poi le risate cessarono e io potetti ricambiare.
《 Ti amo anche io.》
《Lo so.》
《 Beh, avevi il diritto di sentirtelo dire.》
《 Nulla è un diritto con te, solo un meraviglioso piacere.》
《 Da quando sei diventato così filosofo?》
《 Da quando ho trovato la mia musa ispiratrice.》
E fu così che mi rivenne in mente l'immagine di me vestito da Beatrice, immagine oscena che mi aveva messo in testa Cosmary.
Così mi misi a ridere tra la confusione di Christian.
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PER TE AMEREI, ancora una volta
Fanficquando la vita reale ti tira un colpo e l'unica cosa che non ti fa cadere a terra è proprio lui. pt2
